Da Beckham a Maradona, quando i capelli diventano icona: i top e i flop di sempre

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Il Sun in Inghilterra ha pubblicato la classifica delle acconciature più iconiche della storia del calcio. Vince David Beckham, seguito dalle treccine di Gullit, la rasata di Ronaldo e la permanente di Maradona. Tra i peggiori - colpo al cuore per noi italiani - il codino di Roberto Baggio, con Taribo West e Valderrama. Il più imitato dell'attualità? Cristiano Ronaldo

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Che David Beckham fosse un’icona di stile non lo si scopre certo oggi. Elegante, in campo come fuori dal campo, dove è diventato un vero e proprio marchio portando il suo nome fin dentro il mondo della moda. Di capigliature lo Spice Boy ne ha cambiate tante. Dal rasato ai capelli lunghi con doppio codino ai tempi di Madrid. Dalla cresta colorata nel Mondiale del del 2002 fino ai tagli più hipster moderni, con tanto di barba ad arricchire il suo look. In Inghilterra il Sun ha proposto un sondaggio in collaborazione Head and Shoulders, noto marchio di shampoo e prodotti per i capelli. In palio il titolo di acconciatura più iconica della storia dello sport, ma non sono mancate anche le classifiche dei peggiori look di sempre e un sondaggio tra i calciatori attualmente in attività: chi sarà il più alla moda?

Becks e le treccine: “Pessimo tempismo”

In cima a tutti c’è ovviamene David Beckham, che nel 2003 optò per delle treccine sottili, seguendo la scuola di Allen Iverson nel mondo della Nba. Stando al 25% dei votanti è questa la pettinatura diventata icona nel mondo dello sport, sebbene lo stesso Becks abbia nel tempo ammesso di non aver fatto centro con quel taglio. Il motivo? “Pessimo tempismo - ammise in un’intervista nel 2015 - perché in quel tempo con la nazionale andammo in Sud Africa per incontrare Nelson Mandela, e rimpiango di aver avuto quel taglio di capelli”.

Il podio completo

Alle sue spalle altri grandi campioni, rimasti impressi anche per le loro acconciature. Da notare e sottolineare il tema del sondaggio, particolarmente azzeccato nei suoi esisti: non si trattava di eleggere il taglio più bello di sempre, ma quello rimasto nella storia. Nel mito. Diventato un simbolo e un’icona. Al secondo posto ecco allora le mitiche treccine di Ruud Gullit, quelle che oggi l’olandese non ha più e che negli anni Novanta furono un vero e proprio cult a Milano. Segue dunque, a completare il podio, la rasata di Ronaldo (e, curiosamente, non la mezza luna del Mondiale nippo-coreano del 2002). Chiudono la top 5 la permanente di Diego Armando Maradona e i ricci di Rudi Völler, campione del mondo a Italia 90 proprio sull’Argentina del Pibe de oro.

Tra i peggiori anche Roby Baggio

Eppure il sondaggio non si è fermato solo alle migliori acconciature di sempre, o - per meglio dire - quelle più iconiche. Ecco allora proposto dal Sun anche il gruppo dei 5 peggiori tagli di sempre, dove - colpo al cuore per tutti gli Italiani - c’è anche il mitico codino di Roberto Baggio. L’eroe di Usa ‘94 ha infatti ricevuto l’11% di voti tra le peggiori acconciature di sempre per un calciatore. Insieme a lui, anche le treccine colorate di Taribo West, uno passato per Milano sia sponda Milan sia sponda Inter, l’acconciatura afro di Valderrama, l’eccentrico look del portoghese Abel Xavier e la moicana del tedesco Ziege.

Nel presente vince Neymar

Oltre alle due classifiche appena viste su scala mondiale, il Sun ha ripreso anche i casi iconici (e i casi peggiori) solo però applicati al mondo del football inglese. Se, ovviamente, Beckham continua ad essere primo tra i top, ecco che l’oro dei flop va a un’altra grande leggenda del Manchester United come Sir Bobby Charlton, e il suo celebre (ma mai apprezzato) riporto. Nell’attualità invece due le domande poste ai votanti: eleggere il miglior taglio tra i calciatori di oggi e il giocatore di più grande ispirazione. Nel primo caso vince Neymar, col 37% delle preferenze per il suo recente biondo patinato, seguito dai pazzi ricci di David Luiz e dal ciuffo selvaggio di Fellaini (risultati piuttosto bizzarri). Mentre tra i giocatori che fanno scuola in quanto a ispirazione non c’è invece partita: vince Cristiano Ronaldo, con quasi la metà dei voti, seguito da Neymar, Messi, Griezmann, Pogba e Mario Balotelli.