Come è fatto il Pallone d'Oro. VIDEO

Calcio

È il giorno della consegna del Ballon d'Or 2018, ambito premio targato France Football e destinato al miglior calciatore dell'anno solare. Dal 1956 il trofeo più prestigioso è creato dalla maison Mellerio, oreficeria parigina dalla meticolosa lavorazione: due semisfere d'ottone vengono saldate e riempite di cemento in polvere, poi la rifinitura finale con le incisioni e il bagno nell'oro

PALLONE D'ORO, DATA E ORARIO DELLA PREMIAZIONE

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Scorre il countdown per l’assegnazione del Pallone d'Oro 2018, massimo riconoscimento individuale nel mondo calcistico. L’ambito premio targato France Football, infatti, verrà consegnato in serata al miglior giocatore dell'anno solare. Appuntamento a Parigi nella sede della nota rivista francese che, archiviata la partnership con la FIFA, è tornata all’originaria formula del titolo inaugurato nel 1956. Come nelle edizioni precedenti, i 30 candidati annunciati ad ottobre verranno valutati da 173 giornalisti con il nostro Paolo Condò a rappresentare l’Italia. Se nella storia del Ballon d’Or si sono alternati 25 campioni con l’ultimo decennio monopolizzato dalla coppia Leo Messi-Cristiano Ronaldo, la produzione del trofeo è rimasta immutata alimentando il prestigio del premio più desiderato. Alla base della realizzazione del Pallone d’Oro contribuiscono infatti storia, tradizione e passione.

Come è fatto il Pallone d'Oro?

Dall’istituzione del riconoscimento nel 1956, il Ballon d’Or è prodotto dall’oreficeria parigina Mellerio dalla storia superiore ai 600 anni e particolarmente attenta ai dettagli. Una famiglia originaria della Val d’Ossola abbandonata nel 1515 e trasferitasi nella Capitale francese: da qui la modifica al cognome (Meller) e la fondazione nel 1613 della Maison de Joaillerie Mellerio, prestigiosa casa d’attualità da 14 generazioni che prepara pure il trofeo tennistico del Roland Garros, Open di Francia inserito tra i quattro massimi Slam. Sono stati concepiti solo due disegni nella storia del Pallone d’Oro: il trofeo originale era inciso da due piccole linee su ciascun esagono del pallone, particolare condannato per plagio da una nota casa sportiva tedesca: ecco perché nel 2003 France Football lo ha nuovamente concepito senza queste piccole linee. Non tutti sono a conoscenza del peso effettivo e del valore materiale del Pallone d’Oro, costituito da due semisfere d’ottone (ottenute da piastre distinte) saldate insieme e dalle quali si ottiene il pallone. L’orefice pratica quindi un foro per incastonarlo in seguito su un piedistallo in cristallo di pirite. A questo punto interviene il cesellatore che lo riempie con il cemento in polvere, fase della durata di 15 ore circa che pretende una grande precisione: andranno infatti riprodotte pezze e cuciture che compongono il pallone, intervento sul metallo secondo un disegno precedentemente realizzato a matita sulla sfera liscia.

Dopo essere passato tra le mani di una lucidatrice, tocca all’orafo incidere a mano France Football e l’anno di edizione intagliando tutte le curve delle lettere. A lavorazione conclusa ecco la rifinitura finale ovvero l’immersione in un bagno d'oro puro, passaggio che precede il montaggio sul supporto di pirite preparato da un esperto di pietre preziose. Fine artigianato e massimo prestigio su scala mondiale, tuttavia non è tutto oro (massiccio) ciò che luccica: ecco perché il suo prezzo è stimato sui 13mila euro. Il peso recita invece 12 chili per dimensioni ridotte: 31 centimetri d’altezza e 23 sia di larghezza sia di profondità. Certo è che il valore resta simbolico e non per questo meno ambito, d’altronde basta ripercorrere la bagarre degli ultimi 10 anni tra Messi e Ronaldo per conquistarlo. E in tutto ciò non va trascurato un lavoro lungo 100 ore e 6 mesi per realizzarlo, tempo polverizzato dall’attesa e dalla consegna circoscritta ad una sola serata. Nella quale avviene l’ultimissimo ritocco durante la premiazione: l’incisione del nome del vincitore fresco di annuncio, indicato su una placca dorata fissata alla base del trofeo.