Juve, è un Real Del Piero. La Fiorentina crolla nel finale

Champions League
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CHAMPIONS/4a. Dopo il 2-1 di Torino, i bianconeri passano a Madrid con una doppietta di SuperAlex e volano agli ottavi. Il successo in Spagna mancava dal '62. I viola non vanno oltre l'1-1 con il Bayern Monaco e rischiano l'eliminazione

REAL MADRID - JUVENTUS 0-2
17' e 67' Del Piero
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Yes you can. E Del Piero l'ha fatto. Due a zero al Real. A Madrid, 46 anni dopo l'ultima volta. Ha aperto una teca del museo Bernabeu e ci si è messo dentro con una doppietta. Affianco a Sivori, con tutta la sacralità della storia del pallone coniugata al presente. La Juve è già aritmeticamente agli ottavi di Champions, grazie pure alla vittoria dello Zenit sul Bate. Ma soprattutto con i due gol del capitano taumaturgo. Non uno, due. Dal Real al Real, da Del Piero a Del Piero, 5 vittorie di fila a stracciare la crisi, gli infortuni, le critiche. I risultati, fatti così, sono una poesia. Significano Europa a posto fino al 2009, testa al campionato, una bolla di euforia che non scoppia. E chi vuol esser lieto sia. Il 1962 è lontano, ma i miti si allungano pure al nuovo millennio. Una volta c'era Di Stefano di fronte, stavolta è Raul. Ma non ce n'e'. Due gol, tre a fare la somma con quello di due settimane fa, e Del Piero diventa Real in persona. Lui e basta, con Maradona sugli spalti. I miti si specchiano.

FIORENTINA - BAYEN MONACO 1-1
11' Mutu (F), 76' Borowski (B)
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La Fiorentina gioca, segna, domina il Bayern Monaco, a tratti lo annichilisce, crea palle gol, costringe il numero uno tedesco a due autentici miracoli (entrambi su Gilardino nel primo e nel secondo tempo), ma alla fine paga carissimo l'unico errore difensivo. Così, il gol di Mutu, bellissimo all' 11' del primo tempo, che costringe i tedeschi a rincorrere per tutta la gara, è in utile per poter sperare che la squadra di Prandelli possa proseguire il cammino in Champions League. A Mutu risponde Borowski al 33' della ripresa e addio sogni di gloria. Il calcio è vigliacco, cinico. Ti fa sognare e poi ti manda all' inferno. Questo capita alla Fiorentina, padrona in campo, ma non del risultato. E ora la classifica del girone dice Bayern e Lione otto punti, Fiorentina 3, e mancano due giornate alla fine della fase a girone. Peccato perche' la Fiorentina di questa sera meritava di sperare ancora nell' impresa. Una prodezza di Mutu (11' pt) apre la sfida. Il romeno rompe l'equilibrio con un gran tiro al volo su cross di Zauri dalla destra e fa esplodere lo stadio. E' il gol liberazione, quello atteso, quello che fa sperare e riavvicina la Fiorentina alla qualificazione. La pressione dei viola e' costante. La squadra di Prandelli è spinta da cuore, geometri e lanci lunghi, quelli che partono dalla difesa e vanno a cercare Mutu e gilardino. In mezzo Felipe Melo e Kuzmanovic lottano su tutti i palloni e Santana, schierato ancora come trequartista prova a far saltare gli equilibri. Il Bayern risponde colpo su colpo. La partita è bella, ritmi alti. I tedeschi provano a far paura alla Fiorentina, ma la difesa è attenta e Podolski e Klose non trovano mai modo di impensierire Frey. Ribery, uomo ovunque, è osservato speciale, ma la fantasia e la velocita' del francese si esauriscono sempre molto lontano dall' area di rigore. La squadra di Klinsmann ci prova con le conclusioni da fuori, ma manca la mira. L'1-1 mette seriamente a rischio la qualificazione dei viola.