Lords of Football, Bayern e Borussia a tutta birra a Wembley
Champions LeagueGIANLUCA VIALLI commenta le semifinali di ritorno: il calcio tedesco annienta quello spagnolo assicurando alla Germania la Coppa più bella. Sarà la quinta dei bavaresi o la seconda del Dormund? Ad Heynckes e Klopp l'ardua sentenza
di GIANLUCA VIALLI
"Die Herren des Fußballs". Questa puntata forse dovremmo chiamarla così, visto che a Wembley non solo ci andranno due squadre tedesche, ma due formazioni allenate da due Signori del calcio nati in Germania. Sono loro i Lords of Football di questa edizione della Champions League: Jupp Heynckes e Jurgen Klopp. Il calendario della Bundesliga li mette l'uno di fronte all'altro a venti giorni dalla Finale e viene naturale pensare che non scopriranno le loro carte in una partita dall'esito ininfluente (senza contare il rischio infortuni). Giustamente è tempo di godersi il traguardo raggiunto... e per noi, tempo di valutazioni.
José Mourinho - Al di là del fatto che a molti stia antipatico e come ha detto lui molti non lo amino, io continuo a esserne un estimatore. Non sempre condivido quello che dice e il modo in cui gestisce dal punto di vista mediatico i pre e i post partita; detto questo, le sue squadre corrono sempre, hanno una buona condizione fisica nel corso di tutta la stagione, sono sempre messi bene in campo e i risultati sono straordinari. Sono tante le ragioni per apprezzare Mou, eppure molti continuano a sperare che faccia male.
E' indubbio che ci si aspettasse di più dal suo Real, per il prestigio del club e per gli investimenti fatti, ma questo è il bello del calcio: per fortuna è uno sport che ci regala anche situazioni totalmente inaspettate. A Mourinho che tornerà al Chelsea auguro di vincere ancora molto in Inghilterra. E attenzione all'esito delle massime competizioni europee: se Champions ed Europa League dovessero andare al Bayern e al Chelsea, ad agosto si ripresenterebbe l'eterna sfida dei "Clasico" della scorsa stagione, tra Pep Guardiola e José Mourinho. Imperdibile.
Jurgen Klopp - Klopp è geniale, è veramente un personaggio che spero di poter conoscere meglio e vedere all'opera più da vicino molto presto. Mi piacerebbe vedere anche come sostituiranno Lewandowski e Goetze, e se investiranno quei 60 milioni di euro comprando sei giocatori da 10 milioni, facendoli diventare i nuovi Goetze e Lewandowski.
Klopp ha vinto il duello con Mou perché ha presentato una squadra più compatta, più serena mentalmente e più in forma fisicamente. Non so se è una questione legata alla pausa invernale che permette loro di ricaricare le batterie, però oggi il Borussia Dortmund - nonostante sulla carta abbia giocatori meno costosi e meno famosi del Real - sembra essere una squadra più forte. Il Real è stato superiore nei primi 15' e negli ultimi 15', il resto della partita è stato equilibrato; anzi, il Borussia ha rischiato di portarsi in vantaggio e una prestazione così al Bernabeu non è semplicissima.
Tito Vilanova - Premessa: siamo stati tutti molto critici nei confronti del Barcellona, ma credo che sia giusto così visto che lo abbiamo giustamente elogiato per cinque anni.
E voglio fare i complimenti per il modo in cui il Barcellona gestisce la vittoria e la sconfitta, sempre con grande grazia e signorilità. Sul lavoro di Vilanova: è difficile da valutare, anche per i suoi problemi di salute, che lo hanno tenuto lontano dalla squadra per 3 mesi. Cosa da tenere a mente, perché qualche ingranaggio si inceppa.
A questo aggiungiamo la condizione fisica della squadra, non paragonabile a quella dello scorso campionato: l'impressione è che vada due marce indietro e anche dal punto di vista tattico sono lenti e prevedibili. Dulcis in fundo (per gli avversari), senza Messi sono diventati improvvisamente umani.
Secondo me la paura e le incertezze che incuti agli avversari ti fanno scendere in campo già in vantaggio 1-0, ma questo fattore oggi non c'è più. Il grande errore che si può attribuire a Vilanova, invece, è stato quello di schierare Messi a Monaco in quelle condizioni. Una scelta che ha pregiudicato sia quella partita che il ritorno al Camp Nou.
Jupp Heynckes - Ha dimostrato ancora una volta di essere un grande allenatore. Lo si è visto dal modo in cui è riuscito a motivare la squadra dopo un risultato come quello dell'andata, dalla serenità con la quale ha messo in campo giocatori diffidati senza pensare a un discorso legato alla finale. Ha fatto veramente un capolavoro dal punto di vista della gestione psicologica della squadra; bravissimo nel modo di affrontare il Barcellona, come nessuno mai aveva provato a fare, con questa difesa molto alta, a 30 metri dalla linea di porta. Il suo Bayern è una squadra aggressiva, compatta, disciplinata, con ripartenze a velocità vertiginosa. 7-0 al Barca credo sia un qualcosa che non succederà più per molto tempo, ha dimostrato di essere un vero Lord of Football.
"Die Herren des Fußballs". Questa puntata forse dovremmo chiamarla così, visto che a Wembley non solo ci andranno due squadre tedesche, ma due formazioni allenate da due Signori del calcio nati in Germania. Sono loro i Lords of Football di questa edizione della Champions League: Jupp Heynckes e Jurgen Klopp. Il calendario della Bundesliga li mette l'uno di fronte all'altro a venti giorni dalla Finale e viene naturale pensare che non scopriranno le loro carte in una partita dall'esito ininfluente (senza contare il rischio infortuni). Giustamente è tempo di godersi il traguardo raggiunto... e per noi, tempo di valutazioni.
José Mourinho - Al di là del fatto che a molti stia antipatico e come ha detto lui molti non lo amino, io continuo a esserne un estimatore. Non sempre condivido quello che dice e il modo in cui gestisce dal punto di vista mediatico i pre e i post partita; detto questo, le sue squadre corrono sempre, hanno una buona condizione fisica nel corso di tutta la stagione, sono sempre messi bene in campo e i risultati sono straordinari. Sono tante le ragioni per apprezzare Mou, eppure molti continuano a sperare che faccia male.
E' indubbio che ci si aspettasse di più dal suo Real, per il prestigio del club e per gli investimenti fatti, ma questo è il bello del calcio: per fortuna è uno sport che ci regala anche situazioni totalmente inaspettate. A Mourinho che tornerà al Chelsea auguro di vincere ancora molto in Inghilterra. E attenzione all'esito delle massime competizioni europee: se Champions ed Europa League dovessero andare al Bayern e al Chelsea, ad agosto si ripresenterebbe l'eterna sfida dei "Clasico" della scorsa stagione, tra Pep Guardiola e José Mourinho. Imperdibile.
Jurgen Klopp - Klopp è geniale, è veramente un personaggio che spero di poter conoscere meglio e vedere all'opera più da vicino molto presto. Mi piacerebbe vedere anche come sostituiranno Lewandowski e Goetze, e se investiranno quei 60 milioni di euro comprando sei giocatori da 10 milioni, facendoli diventare i nuovi Goetze e Lewandowski.
Klopp ha vinto il duello con Mou perché ha presentato una squadra più compatta, più serena mentalmente e più in forma fisicamente. Non so se è una questione legata alla pausa invernale che permette loro di ricaricare le batterie, però oggi il Borussia Dortmund - nonostante sulla carta abbia giocatori meno costosi e meno famosi del Real - sembra essere una squadra più forte. Il Real è stato superiore nei primi 15' e negli ultimi 15', il resto della partita è stato equilibrato; anzi, il Borussia ha rischiato di portarsi in vantaggio e una prestazione così al Bernabeu non è semplicissima.
Tito Vilanova - Premessa: siamo stati tutti molto critici nei confronti del Barcellona, ma credo che sia giusto così visto che lo abbiamo giustamente elogiato per cinque anni.
E voglio fare i complimenti per il modo in cui il Barcellona gestisce la vittoria e la sconfitta, sempre con grande grazia e signorilità. Sul lavoro di Vilanova: è difficile da valutare, anche per i suoi problemi di salute, che lo hanno tenuto lontano dalla squadra per 3 mesi. Cosa da tenere a mente, perché qualche ingranaggio si inceppa.
A questo aggiungiamo la condizione fisica della squadra, non paragonabile a quella dello scorso campionato: l'impressione è che vada due marce indietro e anche dal punto di vista tattico sono lenti e prevedibili. Dulcis in fundo (per gli avversari), senza Messi sono diventati improvvisamente umani.
Secondo me la paura e le incertezze che incuti agli avversari ti fanno scendere in campo già in vantaggio 1-0, ma questo fattore oggi non c'è più. Il grande errore che si può attribuire a Vilanova, invece, è stato quello di schierare Messi a Monaco in quelle condizioni. Una scelta che ha pregiudicato sia quella partita che il ritorno al Camp Nou.
Jupp Heynckes - Ha dimostrato ancora una volta di essere un grande allenatore. Lo si è visto dal modo in cui è riuscito a motivare la squadra dopo un risultato come quello dell'andata, dalla serenità con la quale ha messo in campo giocatori diffidati senza pensare a un discorso legato alla finale. Ha fatto veramente un capolavoro dal punto di vista della gestione psicologica della squadra; bravissimo nel modo di affrontare il Barcellona, come nessuno mai aveva provato a fare, con questa difesa molto alta, a 30 metri dalla linea di porta. Il suo Bayern è una squadra aggressiva, compatta, disciplinata, con ripartenze a velocità vertiginosa. 7-0 al Barca credo sia un qualcosa che non succederà più per molto tempo, ha dimostrato di essere un vero Lord of Football.