Mercato, Mbappé brilla e incanta: l'Europa osserva

Champions League
Kylian Mbappé, attaccante del Monaco, esulta dopo il gol al City (getty)
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I paragoni con Titì, il no al Real Madrid, la tripletta al Metz e l'Europeo under 19 vinto contro l’Italia. Fino alla serata dell’Etihad Stadium contro il Manchester City in cui è diventato più giovane marcatore della fase finale della Champions; una scalata inarrestabile

Voilà, un altro gol. Questa volta in Champions League contro il Manchester City agli ottavi di finale. Il dodicesimo della sua stagione in 25 presenze tra tutte le competizioni. Kylian Mbappé, 18 anni, francese, punta centrale del Monaco. Se lo scorso 11 febbraio con la tripletta al Metz in Francia hanno iniziato a parlare di definitiva esplosione, dopo il match dell'Etihad Stadium ha attirato su di sé gli occhi di tutta Europa. E pazienza se la sua squadra alla fine non è riuscita a portarsi a casa la partita; l'attaccante nato a Bondy ha incantato, segnato e strappato applausi. Con buona pace della difesa di Guardiola.

"Somiglia a Titì" - Ci sono punti ed elementi che accomunano il giovane Mbappé a un grandissimo della storia francese ed europea come Thierry Henry. Kylian è passato al Monaco dopo aver frequentato l'Accademia INF Clairefontaine (come Titì), proviene da una famiglia di sportivi (come Titì) e anche lui è nato nella periferia di Parigi. Fin troppo facile accostare due giocatori simili per numerosi aspetti: per statistiche, per carriera - seppur molto breve quella del diciottenne - e per qualità. Per correttezza è giusto dire che ad avvicinare i due attaccanti è stato Wenger, che di certo conosce molto bene Henry e che qualcosa di giovani capisce. Il calciatore classe 1998 poi però ci ha messo del suo; quando diventi il più giovane esordiente della storia del Monaco nel 2015, il più giovane a segnare un gol nel 2016 e riesci a migliorare le statistiche proprio del tuo idolo segnando 12 gol in 37 presenze… Allora forse le voci che girano sul tuo conto non sono tutte frutto della fantasia.

Dall'Europeo under 19 all'Etihad - Vederlo giocare contro Manchester City è stato uno spettacolo all'interno dello spettacolo. Una partita giocata a viso aperto senza alcun tipo di timore nonostante la giovane età visto che è riuscito a far impazzire Otamendi e Stones in occasione della rete segnata a fine primo tempo. Una consacrazione anche a livello europeo, una conferma, il punto più alto di un percorso che è tutt'altro che finito: ieri è diventato il più giovane marcatore anche nella fase finale della Champions League dopo Bojan Krkic. Un altro record, un'altra tappa di una storia iniziata durante gli ultimi Europei Under 19 che la sua Francia ha vinto incantando tutto il mondo. Allora fu bottino pieno per Kylian: 5 presenze, 5 gol, 2 doppiette decisive e finale vinta contro un'Italia cancellata 4-0. Jardim - come il resto dell’Europa, d'altronde - si fida di lui, lo mette di fianco Falcao e gli consegna le chiavi dell'attacco monegasco.

Il no al Real Madrid - Come non innamorarsi di una progressione devastante, oltre a di giocate di grande classe? Nonostante la grande tecnica che il francese ha mostrato in più occasioni, Mbappé non si perde in dribbling inutili ma cerca di essere sempre concreto ed essenziale; sa sacrificarsi anche in fase di ripiegamento per poi riuscire a ripartire infilandosi tra le linee avversarie e ad arrivare davanti alla porta. E se si aggiunge anche una certa personalità nonostante la giovane età... Diventa impossibile non notarlo. Troppo facile alzarsi ad applaudire. Nato il 20 dicembre 1998, a 14 anni ha rifiutato anche la proposta del Real Madrid di Zinedine Zidane. Insieme alla sua famiglia ha scelto un club più adatto alla crescita di un giovane, senza rischiare di perdersi per strada in mezzo a tante figurine. Ha pensato a se stesso senza affrettare i tempi.

Gli occhi delle grandi su di lui -
Ma se per tutti sei un predestinato finisce che le tappe riesci a bruciarle lo stesso. A suon di gol, di record, di partite giocate al servizio della squadra riuscendo ad essere fondamentale. I 55 mila spettatori dell'Etihad (così come i molti che lo hanno già visto in qualche partita di Ligue 1) lo hanno osservato con attenzione. C'è da scommetterci però, non saranno stati gli unici. La vetrina europea l'ha portato ancor di più alla ribalta ed è facile ipotizzare che il suo prezzo finisca per schizzare verso l'alto. Le voci sul suo futuro già corrono. Quattro anni fa aveva preferito la Francia alla Spagna, chissà se Mbappé - presto o tardi - finirà per lasciare Monaco per iniziare per continuare la sua scalata in una grandissima. Da Bondy a Montecarlo, dalla Francia all'Europa, il suo talento ora illumina e incanta tutti. Il viaggio di Kylian è appena cominciato.