Allegri: "Due gare giuste per la finale". Buffon: "Monaco spavaldo"

Champions League
Allegri e Buffon i protagonisti della conferenza stampa alla vigilia di Monaco-Juventus (Foto LaPresse)

La conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Monaco. L'allenatore bianconero: "Guardando i dati è normale che ci si può immaginare una  partita in un certo modo, ma le partite sono diverse l'una dall'altra". Il capitano: "Sarà una partita equilibrata"

La Juventus è a Montecarlo, dove domani sera sfiderà Falcao, Mbappé e compagni nell'andata delle semifinali di Champions League. Come sempre, nel giorno di vigilia, la squadra bianconera ha sostenuto l'allenamento di rifinitura allo Juventus Center prima della partenza per il Principato. Attorno alle 18.10, invece, il consueto "giro di campo" per prendere confidenza con lo Stadio Louis II e dalle 18.45 la conferenza stampa della vigilia con l'allenatore Massimiliano Allegri e il portiere Gigi Buffon.

Le parole del capitano

In conferenza stampa, oltre all'allenatore Massimiliano Allegri, anche Gianluigi Buffon ha presentato a parole la sfida in programma domani sera: "Credo che se la Juventus e il Monaco sono arrivate qui, a giocarsi una finale, al di là di quelli che potevano essere gli obiettivi iniziali, evidentemente l'hanno meritato. Sono squadre con valori e i pensieri di inizio stagionenon contano. Sarà un match equilibrato tra due squadre molto importanti che si sono guadagnate questa posizione con qualità e personalità. Il vantaggio dell'esperienza? Nelle due gare il fatto di sapere che la qualificazione si gioca in 180 minuti può venire più incontro alla Juventus. Ma il Monaco è una formazione giovane e con vitalità che ha entusiasmo e una sana incoscienza. Loro hanno buttato fuori squadre importanti come City e Dortmund; di certi i valori non mancano al Monaco".

"La finale sarebbe la conclusione logica del nostro percorso"

"Due anni fa eravamo più tesi perché sapevamo la forza del Barcellona in finale, quando è così non puoi arrivare rilassato a certe partite. Poi credo che l'approccio alle gare sia una cosa personale; da una parte due anni fa eravamo tranquilli perché eravamo arrivati fin lì senza sperarlo, mentre ora - se riuscissimo ad arrivare alla fine - sarebbe la conclusione logica del nostro percorso. Secondo me qusto tipo di attitudine è importante. Il derby di Madrid? Lo guarderò sicuramente, certe partite vanno viste anche per osservare delle potenziali rivali. Ma non faccio il tifo per nessuno, sono disinteressato; chi vincerà sarà comunque difficile da affrontare. Mi piace la compattezza e lo spirito dell'Atletico, ma il Real in Champions è nato sotto una stella molto luminosa. Questo secondo me è proprio frutto dell'attitudine che ti viene stando sempre a certi livelli".

Sul tifo e su Higuain

"Mi aspetto lo stadio pieno domani, la capienza non è molta ed è normale. Mi aspetto anche entusiasmo da parte dei tifosi locali per una squadra che sta volando anche in campionato. La vittoria porta entusiasmo. I tifosi italiani? A noi il sostegno non è mai mancato, nemmeno quando giochiamo a Tokyo; i nostri si faranno sentire. Il contributo di Higuain? E' chiaro che per noi chiunque segni va bene, Gonzalo - anche nelle due gare col Barça - ha fatto sì che innanzitutto non prendessimo gol, e poi è stato utile per il nostro gioco. Si è sempre fatto trovare al posto giusto, servendo i compagni e aiutando la squadra. Tutti si aspettano il gol da lui ma io spero che non perda mai l'atteggiamento che ha sempre fatto vedere con la Juventus".

Su Mbappé e sull'attacco del Monaco

"So che affrontiamo una squadra spavalda e garibaldina, a cui piace attaccare e lo fa molto bene. L'allenatore è bravo a insegnare calcio e ha dei giocatori con qualità fuori dal comune. Hanno fatto una valanga di gol, Mbappé è un po' la stella ma così come Falcao e altri crea grandi pericoli. Ho un rispetto totale per gli avversari di domani e credo che qualsiasi tipo di risultato dovesse arrivare, tutto sarà ancora aperto in vista del ritorno. E' tutto imprevedibile. Se questa potrebbe essere la mia ultima occasione di giocare una semifinale? L'ha detto anche Falcao, un ragazzo che è legato alla realtà. Il più delle volte è così ma io penso che ognuno dentro di sé culla sempre il desiderio che il futuro possa riservare un'altra chance. Credo sia questo il modo di pensare giusto per un'atleta, non deve essere presuntuoso ma convinto di poter far ricredere anche la carta d'identità".

Sul "fioretto" fatto prima del Barça e sulla possibile vittoria della Champions

"Un voto in caso di passaggio del turno come prima del Barcellona? Beh, quello era un modo come un altro per mantenersi giovani e auto-stimolarsi; però molte volte l'ho fatto in passato, i portieri devono smuovere le acque se c'è un po' di apatia. Io devo ravvivarmi ma il presidente è stato bravo, il capo è lui e non mi ha permesso di fare nulla senza il suo permesso. Se poi dovessimo vincere la Coppa... Mi piace dire la verità, per me giocare una semifinale di Champions o iniziare ogni anno questa competizione è entusiasmante. Non è un assillo ma mi rende felice a prescindere dal risultato finale. Così posso esprimere la mia essenza e il motivo per cui sono nato. Le motivazioni sono sempre tante, l'approccio è sereno e propositivo e se dovessimo vincere non cambierebbe niente. Ho un contratto fino al 2018 e altri traguardi da raggiungere".

Ancora sulla gara e sull'avversario

"Non penso che il Monaco si snaturerà, penso che vogliano continuare con la loro filosofia che finora è stata premiante. Credo vogliano far sì che tutti si accorgano di loro, della loro realtà. Questa è una formazione molto brillante, che gioca un calcio totale e si fa guardare con grande piacere. Nel momento in cui riesci a trasferire questo tipo di mentalità a una squadra sia impossibile pensare di tornare indietro solo perché si affronta una squadra come la Juventus".

Parola all'allenatore

Poi è arrivato il momento di Allegri, che ha risposto alle domande dei giornalisti. Subito una riflessione sulla possibile formazione: "Se giocherà Marchisio non cambierà nulla sul sistema di gioco ma ci saranno delle modifiche sulle caratteristiche della squadra. Claudio sta bene, è in buona condizione. Se siamo ottimisti? Il Monaco qui non ha mai perso, è una squadra veloce che gioca in verticale e ha con ottimi giocatori, sono molto diversi da quelli affrontati due anni fa. Hanno vinto 13 partite delle ultime 15, bisogna avere grande rispetto di questa squadra. Per arrivare in finale bisogna giocare due partite giuste, perché contro di loro è molto complicato. L'arbitro sarà all'altezza del match".

Sull'entusiasmo per lo scudetto più vicino e sul futuro

"Avere nove punti di vantaggio sulla Roma è bello, ma questo non ha cambiato nulla nella preparazione di questa gara. Dovremo tornare a Torino e vincere il derby. Rispetto a due anni fa le statistiche dicono che i monegaschi hanno fatto passi avanti soprattutto il fase realizzativa. Jardim, poi, ha fatto un lavoro incredibile e gli vanno fatti i complimenti. Il mio futuro? Ci incontreremo con la società, ma ora abbiamo ben altro a cui pensare. Per quanto riguarda Higuain è stato acquistato per migliorare questa squadra e sta facendo un'annata importante, non va valutato solo per i gol che fa. Sono contento per quello che fa vedere, deve stare sereno e lo è; come la squadra sta facendo un'annata straordinaria". 

Sull'attacco del Monaco

"Falcao prima dell'infortunio era tra i migliori calciatori del mondo, ora sta tornando al top. Per lui e per l'attacco parlano i numeri; ha giocatori che si trovano bene insieme, Mbappé è straordinario, ha tecnica e velocità negli spazi. Anche Bernardo Silva è cresciuto molto. Poi ha qualità anche in altre zone del campo. Alla fine una squadra vince perché è organizzata ma perché ha anche grandi individualità. Cosa dirò ai miei giocatori? Che non dobbiamo fare una gara come il primo tempo fatto a Bergamo, perché avremmo delle difficoltà viste le caratteristiche dell'avversario".