Napoli, Sarri: "Colmare il gap con le big non sarà facile"

Champions League
Missione compiuta, Maurizio Sarri porta il Napoli ai gironi (lapresse)
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Fantasia, spettacolo e bel gioco: sì, il Napoli vola ai gironi di Champions League per il secondo anno consecutivo. Dal 2-0 del San Paolo a quello di Nizza, "perché adesso abbiamo molta più consapevolezza di noi stessi. Ma non sarà facile colmare il gap con le big", queste le parole di Sarri nel dopo partita

Fantasia a confronto, sfumature di bel gioco. Azzurro e rossonero, due squadre che creano: divertono. E che si affrontano per un grande sogno comune, la Champions League. Un percorso che, dopo questa sera, vedrà il Napoli protagonista. Non ce la fa il Nizza, fuori. Dal 2-0 del San Paolo ad altri due gol, questa volta in Francia: in Costa Azzurra. Grazie alla cinquantesima rete di Insigne in maglia azzurra e a un bell'inserimento di Callejon, bravo a stappare la partita a inizio ripresa. Ah, il gioco: che bellezza. Spettacolo vero. Merito soprattutto di quel 'maestro atypique' fenomenale nel dare armonia al gruppo. Sì, proprio lui: Maurizio Sarri. Oltre ogni richiesta, davvero super: "Abbiamo fatto bene. Questa è la nostra strada per fare risultato. Non possiamo gestire la partita. Noi difendiamo alto e imponiamo il nostro gioco, ragioniamo così. Questo è il giusto premio per noi. Ora è troppo presto per capire se anche quest'anno avremo ancora i difetti dell'anno scorso. Colmare il gap con le big non è facile, sarà dura se giocheremo col Real Madrid".

Questione di consapevolezza

"Questo è il peggior sorteggio che ci potesse capitare", disse Jean-Pierre Rivère - il presidente dei francesi - subito dopo l’urna di Nyon. E così è stato. Difficile contenere l'orchestra azzurra: bella, storica, in Champions League per il secondo anno consecutivo. Adesso, però, testa ai prossimi giorni: "Certi eventi delle partite ci condizionano ancora. La paura è quando abbiamo troppo in mano la partita, diventiamo leziosi e corriamo diversi rischi. Ma la squadra è più consapevole. La Juventus, per usare un paragone ciclistico, è come se fosse la Sky: vince sempre. Con un predominio importante, e per noi non è nemmeno facile avvicinarci. Non abbiamo mai parlato dell'eventualità di spendere i soldi incassati con la qualificazione sul mercato. Non c'è alcuna connesione tra la partita di questa sera e il mercato. Se andrà via qualcuno, magari qualcuno arriverà". Ha continuato Sarri ai microfoni del dopo partita.

Magnifico

Sono cinquanta, tutti meravigliosi. Insigne è così, stupisce: pennella grandi gol e magie. E soprattuto vola in Champions League: "Abbiamo fatto una grande gara di squadra, non era facile. Loro sono un buon gruppo, ogni tanto ci hanno messo in difficoltà ma siamo stati uniti. Questa è la mia maglia, l’ho sempre sognata: il Barcellona? Beh, è il sogno di tutti, ma io ho in testa solo il Napoli. Questa era una prova di maturità. Ci godiamo questa qualificazione. Ma pensiamo subito all’Atalanta. Non possiamo decidere chi sarà l’anti Juve, noi pensiamo solo a fare bene. Riguardo al girone siamo tranquilli, ce la giocheremo con tutti. La nostra forza è che siamo rimasti tutti assieme e uniti". Queste le parole di Insigne nel dopo gara, seguite da quelle di Hamsik: "La nostra forza è quella di essere rimasti assieme, uniti. Anche l’anno scorso abbiamo fatto un grande girone di Champions League e giocato bene col Real Madrid. I tre anni del lavoro di Sarri si vedono eccome, giochiamo a memoria: c'è un'intesa infinita. Proviamo tante volte le situazioni che vedete in campo. A centrocampo è vietato perdere palla, preferiamo scaricarla in maniera semplice. E le statistiche riguardo ai passaggi precisi parlano a nostro favore, mie e di Jorginho: più del 90 % dei passaggi completati".

Attacco e difesa

Perfezione. Gruppo. Unità. Dalla difesa all'attacco. "Abbiamo passato il preliminare, questo vale una stagione. Fino alla fine abbiamo giocato il nostro calcio, siamo contenti. L’andata era una cosa, qui contava imprimere di nuovo il nostro calcio. Ora siamo contenti, torniamo a casa tranquilli". Parole e musica di Callejon, che oggi si è inserito come solo lui sa fare. E poi la difesa, presidiata da Koulibaly: "Era una partita molto difficile, il Nizza voleva attaccare tanto: noi, come sempre, abbiamo creato il nostro calcio. Nel secondo tempo siamo cresciuti. Balotelli? Lui è sempre molto pericoloso, ma noi eravamo concentrati sulle nostre idee. Ora siamo nel girone, vogliamo andare avanti. L’allenatore ci ha fatto lavorare tanto, siamo un gruppo unito. Festeggiamo assieme e viviamo bene. Insigne è davvero prezioso, è forte: in Italia lo sappiamo tutti, anche all’estero tutti parlano di lui".

"Fa un po' male"

Calma, nulla di grave. Il soggetto è lui, Mertens. Dries ha creato tanto, si è sbattuto: forse ha sprecato qualcosa, vero. Ma l'obiettivo è conquistato totalmente. "Abbiamo vinto, quella è la cosa più importante. Oggi abbiamo dimostrato che possiamo giocare molto bene. Abbiamo vinto anche qui 2-0, e se vedi la partita ti rendi conto che potevamo fare ancora di più. Il nostro obiettivo era chiaro, volevamo andare in Champions. Sarri dice sempre che è roba nostra, che dobbiamo giocare in queste manifestazioni". Ah, e quel pestone rimediato contro il Verona? "Fa ancora un po’ male ma entro domenica andrà sicuramente meglio".