"Juventus più umana": l'analisi del momento bianconero

Champions League
Mario Mandzukic, attaccante della Juventus (getty)
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Paolo Condò, Massimo Ambrosini, Stefano De Grandis e Gianfranco Teotino analizzano il momento e i cambiamenti della Juventus di Massimiliano Allegri, fermata domenica dalla Lazio allo Stadium oggi in campo con lo Sporting

La Juventus cerca sé stessa. La sconfitta casalinga in campionato contro la Lazio - l'imbattibilità allo Stadium durava da 57 partite - ha ridimensionato la ambizioni dei bianconeri di Allegri, chiamati ora a rispondere alle critiche e a tornare la corazzata di un tempo. La prima occasione per il riscatto arriverà stasera in Champions League, competizione in cui la Juve può già giocarsi una grossa fetta di qualificazione agli ottavi: contro ci sarà lo Sporting di Lisbona, diretta rivale per il secondo posto. Abbiamo raccolto quattro voci - quelle di Paolo Condò, Massimo Ambrosini, Stefano De Grandis e Gianfranco Teotino - per analizzare il delicato momento dei bianconeri.

Paolo Condò: "Dybala il futuro della Juve"

"La Juventus sta già cambiando in profondità in questa stagione. Proprio perchè parte della squadra - la difesa, in questo caso, per questioni anagrafiche - sta diventano umana, questa è ed è destinata a essere la Juventus di Dybala. La Juve del ciclo, dei sei scudetti, è stata quella della BBC, della difesa granitica, vero simbolo dell'identità bianconera. Il vero futuro è Dybala. Si può poi discutere della scelta di Allegri di lasciarlo in panchina contro la Lazio, quando nessuno dei connazionali è stato nel weekend risparmiato, da Icardi a Messi. La Juve era arrivata nell'ultima stagione ad avere quattro fonti di gioco: Bonucci, Dani Alves, Pjanic e appunto Dybala: nessuno di questi quattro sabato sera era in campo".

Massimo Ambrosini: "Juve più umana"

"Il problema della Juventus non è da incarnare nel proprio allenatore. Primo perchè la Juventus in questo momento non è in crisi, avendo perso due partite. Prima di pensare che la Juve sia fuori dai giochi, io personalmente aspetterei un po'. Secondo: la Juve non riesce nelle partite a essere concentrata per 90 minuti e appena molla la presa prende gol. Quante volte nell'ultima stagione abbiamo lodato gli 1-0 della Juve senza tiri presi? Ora ne prendono perchè fanno degli errori, stanno diventando più umani. E in passato non lo sono stati"

De Grandis: "La vecchia difesa a 3 era una sicurezza"

"Secondo me la Juventus ha perso qualcosa a centrocampo con l'assenza di Pjanic nelle ultime settimane. Se vogliamo parlare della difesa, il discorso va fatto sul modulo. Credo che con la difesa a 4 la coppia Chiellini-Barzagli non sia tanto peggiore della coppia Barzagli-Bonucci o Chiellini-Bonucci. In alcune partite però in passato si mettevano a tre e onestamente blindavano il risultato molto bene. Oggi la Juve perde qualcosa anche perchè tutta la difesa ha un anno in più, compreso Buffon: hanno perso qualcosa nella capacità di difendersi, di blindare le partite. E questo si è visto domenica contro la Lazio"

Gianfranco Teotino: "Allegri soffre la sindrome di Sarri"

"Sarò abbastanza severo parlando della gestione recentissima della Juventus. Mi è venuto un dubbio su Massimiliano Allegri: mi sembra che soffra un po' della sindrome di Sarri. Cioè che voglia dimostrare di essere più bravo di Sarri, facendo però tutto l'opposto di ciò che fa l'allenatore del Napoli. Vuole vincere basandosi più sulla forza fisica che sul gioco, vuole fare turnover perchè lui non ha i titolarissimi, vuole far riposare chi torna dalle nazionali. Mi sembra stia facendo tutto il contrario"