Champions, ecco i quattro allenatori più pericolosi: Guardiola, Mourinho, Conte e Pochettino

Champions League

Gli ospiti di Bonan e Di Marzio, durante L'Originale, hanno individuato i quattro allenatori più pericolosi in Champions League: Guardiola, Mourinho, Conte e Pochettino. Lunedì, alle 12, i sorteggi degli ottavi in diretta su skysport.it

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La Juventus ha battuto l'Olympiacos e si è assicurata il passaggio del turno, ma al secondo posto, dietro al Barcellona. Pericoli numero uno il Psg e il City di Guardiola, ma anche Mourinho e una tra Real Madrid e Tottenham. La Roma, invece, ha vinto il girone e quindi giocherà contro una seconda classificata. A L'Originale, su Sky Sport, gli ospiti di Alessandro Bonan e Gianluca Di Marzio hanno individuato i quattro allenatori da non incontrare mai: Pochettino, Mourinho, Conte e Guardiola.

Massara: "Guardiola vince sempre"

"Ognuno di loro è pericoloso per un motivo diverso. Guardiola vince sempre: l'ultimo risultato diverso da un successo è datato 21 agosto ed è quel pareggio in casa contro l'Everton. Ha modellato il City come aveva fatto con il Barcellona. Anche Mourinho deve essere evitato perché domenica si gioca uno scontro decisivo per il campionato: con il City a +8 potrebbe concentrarsi solo sulla Champions. Ha un'ottima difesa con 9 gol subiti e poi Ibrahimovic potrebbe tornare in forma a febbraio". E poi ancora Antonio Conte: "Si concentra di più su questa competizione perché è lontano dalla vetta in Premier. Pochettino? In campionato soffre ma in Champions sa come superare le grandi squadre".

Condò: "Mourinho è il più pericoloso"

"E' un allenatore che va evitato sempre perché ti incarta anche con le chiacchiere. Certo, potrebbe essere un esame di maturità importante contro di lui: sarebbero partite difficili, pericolose, ma anche stimolanti".

Nosotti: "Allegri e Di Francesco? Ecco i punti in comune"

"Sono due allenatori in grado di entrare nella testa dei giocatori e di trasferire idee di calcio ben precise. Il gioco è al centro della loro idea. Gestione ed empatia sono i punti di forza: si spiegano bene, li sanno gestire bene e mettono al centro del loro progetto il gioco".

Condò: "Sarri? E' troppo abituato agli elogi"

"Negli ultimi tre anni, Sarri è stato il più elogiato. È troppo abituato ai complimenti, anche se commette errori viene perdonato. Il Napoli ha giocato male contro la Juventus perché era stanco. Quando Sarri in conferenza ha detto 'Per dare ragione a chi dice che non cambio mai, domani giocherei in dieci' non mi è piaciuto".