Roma, De Rossi: "Arrivare primi ci ripulisce dalle batoste europee che abbiamo preso in passato"

Champions League

La Roma batte il Qarabag, centrando la qualificazione agli ottavi di Champions. E complice il pareggio tra Chelsea e Atletico Madrid, i giallorossi passano da primi in classifica, nonostante i pronostici che li vedevano fuori al momento del sorteggio. Un primo posto che per De Rossi vale tanto, soprattutto a livello di immagine: "Siamo in una nuova dimensione". 

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La Roma si gode la sua notte europea. Da prima classificata, in un girone in cui la maggior parte degli addetti ai lavori la dava come spacciata, vista la presenza di Chelsea e Atletico Madrid. Ora i giallorossi possono guardare con più serenità al sorteggio, anche se i pericoli (Bayern Monaco e Real Madrid soprattutto) non mancano.  Ma al di là di questi aspetti, è un primo posto che vale tanto, soprattutto a livello di immagine. E' questo il concetto espresso nel post-partita dal capitano giallorosso, Daniele De Rossi: "Sapevamo che non sarebbe stato facile, anzi. Poi però abbiamo realizzato quello che sognavamo tutti e che probabilmente nessuno auspicava quando c'è stato il sorteggio ad agosto. Questo primo posto è importante per la nostra autostima e per la nostra immagine in Europa: dopo aver preso delle brutte batoste, forse questa qualificazione ripulisce un po' la nostra immagine. E tutto questo è bello".

"Nessuna polemica con Spalletti, sono molto legato a lui"

Non solo Roma-Qarabag, però. Le sue parole in conferenza stampa su Luciano Spalletti avevano fatto discutere, così De Rossi precisa: "Ho visto dei titoli un po' disonesti riguardo Spalletti, io ho detto che con noi ha fatto un grande lavoro, soprattutto con me. Sono molto legato a lui, volevo ribadirlo. Di Francesco? Ha stupito tutti, portandoci in una nuova dimensione europea nella quale affrontiamo tutte le squadre con la stessa mentalità". Inevitabile parlare anche della Nazionale: la ferita ancora brucia. "Sarebbe importante ricominciare da Ancelotti dopo questo brutto risultato, ripartire da un grande allenatore e da una grande persona con una buona immagine sarebbe la cosa che serve alla nostra Italia che ha fallito un traguardo importante. Non so se in passato Ancelotti mi abbia cercato, ma forse era lui che voleva venire alla Roma, non ricordo..."