Basilea-Manchester City 0-4, tutto facile per Pep: quarti ipotecati

Champions League
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Vince e convince il City di Guardiola al St. Jakob-Park di Basilea. Gundogan, Bernardo Silva e Aguero chiudono la partita già a metà primo tempo. Il tedesco ex Dortmund cala il poker nella ripresa. Svizzeri asfaltati, qualificazione in pugno  

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BASILEA-MANCHESTER CITY 0-4

14', 53' Gundogan, 18' Bernardo Silva, 23' Aguero (MC)

TABELLINO

Basilea (3-4-2-1): Vaclik; Lacroix, Xhaka, Suchy; Lang, Frei, Dié, Riveros; Elyounoussi (85' Bua), Stocker (71' Ajeti); Oberlin. All: Wicky

Manchester City (4-3-3): Ederson; Walker, Kompany, Stones, Delph; De Bruyne (63' David Silva), Fernandinho, Gundogan; Bernardo Silva, Aguero (86' Danilo), Sterling (57' Sané). All. Guardiola

Ammoniti: 38' Xhaka (B), 59' Fernandinho (MC), 90' Dié (B), 90' Gundogan (MC)

Sono bastati nove minuti al City di Guardiola, a dare dimostrazione che la squadra è una corazzata anche in Europa, proprio là dove negli ultimi anni la squadra aveva sempre fallito. Fuori agli ottavi nell’ultima Champions con già Pep in panchina. La semifinale dell’anno prima e poi mai raggiunti i quarti. Il City ha sempre sofferto il mal di Coppa, ma quest’anno le cose sembrano andare diversamente. La Premier è dominata, con 16 punti di vantaggio sulla seconda, c’è una finale di Coppa di Lega prossima da giocare. In più l’FA Cup: City su quattro fronti, e tutti apertissimi. Molto meno aperto è invece il discorso qualificazione in Champions, col Basilea schiantato con tre gol tra il 14’ e il 23’. Gundogan, Bernardo Silva dunque Aguero: ko tecnico dopo metà primo tempo. Una gara senza storia che nel secondo tempo non ha cambiato il proprio copione, con ancora Gundogan a segnare pennellando un destro a giro sotto la traversa. Finisce 4-0 per il City, probabilmente la squadra più in forma d’Europa. 

Così in campo

Il City deve rinunciare a Gabriel Jesus, mentre David Silva e Sané sono in panchina, le assenze non sembrano però pesare in campo, visto il primo tempo largamente dominato dagli uomini di Guardiola. Il catalano mette in campo la squadra col classico 4-3-3 che sta segnando tutta la stagione degli inglesi. Kompany si prende fascia di capitano e difesa, Gundogan è a centrocampo con Fernandinho e De Bruyne. Bernardo Silva in attacco con Sterling a supportare Aguero. L’undici di partenza fa tremare le gambe, come sempre. Il Basilea risponde con un 3-4-2-1 inedito, pronto a scivolare in una difesa a cinque con Lang e Riveros - esterni di centrocampo - prossimi ad abbassarsi sulla linea difensiva. Oberlin invece gioca solo in attacco pronto a sfruttare la sua velocità nelle ripartenze.

Un’amnesia, tre gol

La partita dura poco, vero, ma le premesse del match sembrano tutt’altro che negative per gli svizzeri, partiti forti sopratutto sulle azioni di contropiede. Dopo un primo colpo di testa di Gundogan ben alzato sopra la traversa dal portiere Vaclik è proprio Oberlin a scatenarsi. Su lancio lungo dalla difesa il City è distratto, e il numero 19 in rossoblù si invola solo davanti a Ederson. Il risultato è un pasticcio, con una giocata a metà tra un dribbling e un tiro che finisce nel nulla. Ma tempo altri sei minuti e ancora Oberlin guizza in area saltando Otamendi. Il contrasto tra i due sembra esserci, ma Eriksson non concede rigore. Scampato il doppio pericolo a questo punto inizia l’assolo del City, incontrastato per tutto il resto del primo tempo. Prima arriva l’inzuccata di Gundogan di testa su angolo di De Bruyne (78° assist in carriera per il belga, 19° in stagione). Dunque segna Bernardo Silva, che batte Vaclik di sinistro in piena area. Al 23’ chiude poi i giochi Aguero calciando da fuori a fil di palo: portiere immobile, palla in rete e partita praticamente già chiusa.

Poker 

Il ritmo non cambia nel secondo tempo, praticamente iniziato esattamene allo stesso modo dei primi 45 minuti. Ovvero: paura City e gioia City, tutto in pochi minuti. Prima, al 49’, subito occasione per Elyounoussi, l’esterno sinistro del Basilea rientra sul destro e calcia cercando l’incrocio, ma Ederson smanaccia in calcio d’angolo. Passano altri quattro minuti ed ecco il poker del City, col piazzato dal limite dell’area di Gundogan che si infila proprio sotto la traversa: 4-0. La reazione degli svizzeri questa volta c’è, con ancora Oberlin (di testa) e Elyounoussi ad avvicinarsi al gol, ma mai senza avere successo.

Finale

Gli ultimi quindici minuti di partita non sono una semplice passerella, non per una squadra abituata a giocare su ogni rete, visto il peso della differenza gol nella Premier League. In più la qualificazione è - teoricamente - ancora aperta, e il City di Guardiola non vuole distrarsi nemmeno per un secondo. Al 75’ Gundogan sfiora la tripletta divorandosi il facile gol del 5-0. Entrano in campo anche David Silva e Sané, ma la spinta offensiva si è ormai placata. Il City controlla gli ultimi minuti, vince la 34^ partita stagionale contando tutte le competizioni, una in più di quanto fatto in tutta la stagione scorsa. E soprattutto ha quasi già staccato il pass per i quarti di finale.