Marani: "Roma e Juve, successi tattici degli allenatori. Un arbitro dovrebbe capire certe situazioni"

Champions League

Matteo Marani

Prove superate per il calcio italiano. Anche se per la Juve la corsa è finita, il Made in Italy è ancora un marchio che funziona. A partire dagli allenatori, che hanno vinto il confronto con i colleghi spagnoli

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Il calcio italiano ha dato una buona prova di se stesso, soprattutto da un punto di vista tattico. Roma e Juve sono state due successi degli allenatori (anche se la Juve ha terminato al Bernabeu la sua corsa). Di Francesco ha messo in difficoltà Valverde con una soluzione tattica nuova, che ha esaltato al meglio gli attaccanti. Allegri ha vinto nettamente la sfida con Zidane: è stato un Real molto pallido, che ha fatto molta fatica nel possesso palla.

Rimpianti

Se solo la Juve avesse giocato all’andata con lo stesso modulo utilizzato al Bernabeu (cioè con tre uomini a centrocampo), forse sarebbe andata in maniera diversa. La Juve ha giocato la finale dell’anno scorso e la partita di ieri regalando un centrocampista al Real: abbiamo appena visto la differenza nel giocare con Matuidi in campo. L’altro punto è Mandzukic, che ha ricordato a tutti che giocatore è: ricordiamoci che all’andata è entrato solo al 24’ del secondo sul 2-0 per il Real Madrid. Ieri ha ricordato a tutti chi è Mandzukic in campo…

L’arbitro di Real-Juve? Su Buffon avrebbe dovuto capire, altrimenti fai il notaio…

Buffon? Difficile giudicare chi parla a caldo, ha sbagliato i termini, ma mi metto nei suoi panni: vedersi sfuggire l’ultima grande opportunità di vincere l’unica cosa che gli manca in carriera e che, in qualche modo, la accarezza a pochi istanti dalla fine...

L'arbitro deve capire le situzioni

Quello che avrei fatto- e parlo anche di chi lavora nella comunicazione del club bianconero- è di far parlare Buffon oggi. Mentre sul campo la reazione è istintiva ed in qualche modo va anche compresa. Il vero errore sta nella non-gestione del momento e non aver capire che, semmai, era Benatia da espellere e non Buffon. Un portiere con una storia e che stava giocato una partita con un significato particolare. Altrimenti fai il notaio, non l’arbitro, che deve capire i momenti, le situazioni e gli uomini…Oliver (l’arbitro di Real-Juve) è giovane, ha solo 33 anni: credo che questa volta Collina abbia avuto sfortuna. Se vuoi mandare un arbitro per farlo crescere, dove lo mandi? In una partita con quella di ieri, è perfetta: una gara di grande prestigio, con un risultato che ti mette tutto sommato a riparo, ma poi succede che il calcio sovverte tutti gli equilibri…E, improvvisamente questo ragazzo è apparso molto immaturo, acerbo, perché si è venuto a trovare in una situazione difficilissima.

Era rigore?

In presa diretta ho detto di sì, ed ho avuto quell’attimo di esitazione che ha avuto anche l’arbitro. Oggi ho fatto un sondaggio con alcuni arbitri e, anche loro hanno opinioni discordanti: c’è chi è convito che fosse rigore netto e chi invece sostiene che non fosse da fischiare.