Finale di Champions, Zidane: "Nessuno ha più fame del Real Madrid"

Champions League

L'allenatore del Real Madrid risponde in conferenza stampa in occasione del Media Day organizzato dalla squadra spagnola in vista della finalissima di Champions, in programma sabato a Kiev. Zizou ha ribadito la fame dei suoi ragazzi, a caccia del terzo titolo consecutivo, complimentandosi con gli avversari: "Klopp ha fatto un lavoro formidabile, il Liverpool ha meritato la finale quanto noi"

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La finale di Champions League tra Real Madrid e Liverpool si avvicina. Solo quattro giorni e le due squadre si daranno battaglia in quel di Kiev. Nel frattempo vengono fuori le voci e le emozioni di coloro che saranno protagonisti in campo e in panchina, a partire dall'allenatore dei Blancos, Zinedine Zidane, a caccia del terzo successo consecutivo. "Non c'è un momento particolare di questi anni per cui io mi senta orgoglioso - ha detto Zizou nell'Open Media Day riservato al club spagnolo -. Lo sono ogni giorno, per quello che riusciamo a fare, anche quando abbiamo delle difficoltà. I miei ragazzi hanno sempre il desiderio di far bene e migliorarsi. Abbiamo la possibilità di giocare la terza finale e qualcuno ha detto che il Liverpool potrebbe avere più fame di noi, ma come si può dire una cosa del genere? Sicuramente la squadra di Klopp ha le sue ambizioni, così come le abbiamo noi, ma non potete dirmi che saremo meno affamati di loro. Siamo il Real e in questo club non ci si accontenta mai, si punta sempre più in alto. Non credo siamo uguali ai Reds, giochiamo in modo diverso, ma loro meritano quanto noi questa finale. Il mio compito è quello di preparare bene la partita, come sempre, provando a sfruttare le carenze dell'avversario con le nostre armi. Già essere arrivati in finale dopo averne vinto due di fila è incredibile, ora abbiamo la possibilità di giocarcela per la terza volta e saremo più agguerriti che mai. In questo caso l'esperienza non conta. Meglio Salah o Ronaldo? Parlo solo dei miei giocatori, certamente è sempre meglio avere Cristiano perché è il migliore e lo dimostra ogni anno. Loro hanno disputato una grande stagione, non solo in Champions. Sono una bella squadra, possono metterti in difficoltà in qualsiasi momento e lo sappiamo. Non ci aspettiamo sorprese, siamo consapevoli delle difficoltà. Qual è il confine tra il successo e il fallimento? Il fallimento per me è restare a casa fuori dalla Coppa. A Madrid si vuole vincere tutto, ma non sempre è possibile. Se riesci a creare l'illusione non vi è fallimento, se invece non lo fai hai fallito. Nella vita ci sono alti e bassi, ma per me ciò che conta è quello che io vivo giorno per giorno. Io sono sempre positivo, è una qualità che mi hanno insegnato i miei genitori. Se sono il miglior allenatore? Non tatticamente, ma siete voi a giudicare e non io. Certamente la passione non mi manca".

"La forza di questa squadra è il gruppo"

Zidane si è soffermato poi sui singoli, ribadendo però l'importanza del gruppo: "La verità è che se non tutti vanno d'accordo è difficile conquistare la vittoria - ha spiegato il francese -. Il talento non basta, a quello va aggiunto il lavoro quotidiano. Certamente il nostro è un gruppo che funziona bene. Quest'anno ho utilizzato meno la BBC? Ho 25 giocatori a disposizione e tutti devono avere un'opportunità, altrimenti quello che dico a loro non serve a nulla. Questo non vuol dire che quei tre non giocheranno di nuovo insieme, ma al momento non ho intenzione di dire chi scenderà in campo. Bale ha giocato bene, segnato gol e avuto continuità, soprattutto in allenamento. Gli automatismi tra Ronaldo e Benzema funzionano perché hanno un gruppo solido alle spalle. Ci lavoriamo ogni giorno e voglio sottolinearlo perché ci sono grandi giocatori che non giocheranno la finale. A volte mi fa male la testa prima della partita perché vorrei farli giocare tutti, ma chi resta in panchina sa che può entrare e fare la differenza. Per questo non comunico mai ai miei con grande anticipo chi giocherà, altrimenti ucciderei psicologicamente chi rimane fuori. Cristiano non si innervosisce se non segna, perché sa che la volta successiva poi farà altri due e tre gol. Per questo è il migliore. Ci sono giocatori che avvertono la pressone e chi si carica dopo le critiche". Infine l'allenatore del Real ha dato un giudizio sul suo collega e avversario di sabato: "Non conosco Klopp - ha concluso Zidane -, ma il suo lavoro è stato formidabile. Lo ha dimostrato già a Dortmund e ora anche a Liverpool".

Sergio Ramos: "Nessuno ci ha regalato questa finale. Al Real si vince tutti insieme"

Anche il capitano del Real, Sergio Ramos, si è intrattenuto con i cronisti presenti al Media Day. "Abbiamo l'opportunità di difendere di nuovo il nostro titolo - ha detto il numero 4 -. Sembra che ci abbiano regalato di nuovo la finale, ma è difficile riuscire ad arrivarci. Dobbiamo godercela e speriamo di poter vincere. Abbiamo reso agli occhi della gente facile ciò che in realtà è difficile. Sono a Madrid da tanto tempo e ho passato 7-8 anni senza riuscire a far bene in Champions League. Abbiamo avuto squadre diverse in passato, con molte crepe all'interno, ma ora c'è una grande atmosfera. Qui c'è uno spirito di squadra importante, non c'è nessun protagonista individuale che vuole prevalere sugli altri. Quando la squadra vince, singolarmente vinciamo tutti. Ci sono momenti in cui non vinci, ma quando riesci a farlo è una sensazione incredibile. L'Atletico stava andando a prendere lo champagne per festeggiare la Champions, ma poi la storia è cambiata. Preferisco non segnare un gol in 20 anni e vincere la Champions, l'anno scorso è stato Marco Asensio a togliermi la rete. La critica non ci allontana mai dal nostro obiettivo né l'adulazione ci esalta. Durante il nostro percorso abbiamo superato rivali molto duri, non a caso giocheremo un'altra finale".

Cristiano Ronaldo: "Adoro la Champions. Il Liverpool mi ricorda il Real di qualche anno fa"

Non potevano mancare poi le parole di Cristiano Ronaldo, capocannoniere del torneo con 15 gol: "Siamo entusiasti di rigiocare la finale, vincere sarebbe storico - ha affermato il Pallone d'oro portoghese -. Probabilmente non abbiamo molta consapevolezza di ciò che possiamo fare, ottenere tre successi di fila, ed è anche meglio perché così ci concentriamo solo sul gioco. Personalmente mi sento bene e ho visto alla grande anche i miei compagni. Adoro giocare questa competizione, sono sempre belle partite e per vincere devi battere i migliori al mondo. È un torneo in cui succede sempre qualcosa, come capitato contro la Juve. È stata una stagione spettacolare, ho segnato in ogni partita della fase a gironi. Devi essere sempre motivato, in questo club non puoi permetterti di rilassarti e a me la Champions dà sempre grandi stimoli. Sabato voglio fare una grande partita, giocare bene e se possibile segnare, ma la cosa più importante sarà vincere, a prescindere da chi farà gol. Le finali sono sempre speciali, indipendentemente dal rivale. Non penso che sarà una gara facile perché se il Liverpool è arrivato fin qui è perché lo ha meritato. I Reds mi ricordano molto il Real di qualche anno fa, con i tre attaccanti veloci. Li rispetto molto, ma penso che noi siamo migliori".

Isco: "Mi sento come un turo. Non pensavo di giocare quattro finali di Champions in cinque anni"

I dubbi di Zidane in vista di sabato riguardano le condizioni fisiche di alcuni suoi giocatori, come Isco, Caravaj e Bale. "Ho avuto un dolore alla spalla per tre settimane - ha spiegato l'ex Malaga -, ma ho lavorato bene sull'aspetto fisico e ora mi sento come un toro. È incredibile giocare così tante finali, è ciò per cui lavoriamo tutta la stagione. Quando sono arrivato a Madrid ho pensato che avrei potuto giocare qualche finale di Champions, ma non quattro in cinque anni. Speriamo di poter dare un'altra gioia ai nostri tifosi. La chiave del nostro successo è che siamo tutti uniti, anche se alla fine sono solo undici a scendere in campo".

Carvajal: "Con il Psg la svolta"

Sensazioni positive anche per Carvajal: "A Villarreal mi sono sentito bene e mi sento preparato - ha detto il terzino -. Quando abbiamo vinto la Décima, Casillas e Arbeloa mi hanno detto che in un anno ero riuscito a vincere la Coppa, mentre loro avevano dovuto attendere molte stagioni. La chiave di svolta quest'anno è stata la partita con il Psg. Molti si chiedevano come avremmo affrontato la sfida, ma noi siamo andati a Parigi e abbiamo vinto. È stato un duro colpo per tutta l'Europa. Non abbiamo smesso di guardare video di Mbappé, Cavani e Neymar e ci siamo detti «alla fine noi non siamo così male». Li abbiamo lasciati parlare fuori dal campo e noi abbiamo risposto dentro".

Bale: "Sono pronto, vogliamo fare la storia"

È carico per la super sfida anche Gareth Bale, tormentato quest'anno dagli infortuni: "Mi sento bene, pronto per la finale - ha sostenuto il gallese -. È un'occasione storica per noi. Stiamo lavorando molto bene, sappiamo che sarà difficile perché l'avversario è di livello, ma spero che vinceremo di nuovo il trofeo. Non importa chi è il rivale perché noi vogliamo continuare a vincere titoli, è per questo che sono venuto in questo grande club. Dovremo dare il 110%".