Accadde oggi: finale Champions Manchester-Bayern, tre minuti di follia e fu "treble" per i Red Devils

Champions League

Domenico Motisi

Era il 26 maggio 1999, al Camp Nou di Barcellona si affrontavano gli uomini di Sir Alex Ferguson e i tedeschi guidati da Ottmar Hitzfeld. Una partita memorabile che i bavaresi vincevano fino al 90’, ma nei minuti di recupero accadde l’impensabile: rimonta inglese e coppa che andò all’Old Trafford

C’è modo e modo di vincere (o di perdere) una partita e la Champions League è la competizione che negli ultimi 20 anni ha regalato le finali più incredibili con gli epiloghi più impensabili. Proprio le due squadre che si affrontano a Kiev per l'atto finale del 2018 ne sanno qualcosa, basti pensare a Sergio Ramos che nel 2014 pareggiò al 93’ un match che sembrava orma perso, gelando i rivali dell’Atlético Madrid. Oppure il Liverpool-Milan del 2005 quando i rossoneri persero una partita che all’intervallo vincevano per 3-0. Eppure, nel 1999 ci fu una finale che finì in maniera ancora più folle. Era il 26 maggio quando al Camp Nou di Barcellona, Manchester United e Bayern Monaco diedero vita ad un match che tutt’ora vive nella leggenda. Non tanto per il gioco espresso, né per il risultato in sé, quanto per come maturò il 2-1 che consegnò agli inglesi il trofeo più ambito. Sì, perché se Collina, arbitro di quel match, avesse fischiato al 90’, la Champions oggi sarebbe nella bacheca dell’Allianz Arena di Monaco, ma ciò che accadde nei tre minuti di recupero concesso fu totalmente folle: Sheringham prima e Solskjaer poi ribaltarono il risultato, regalando a Sir Alex un treble storico.

Un match quasi perfetto

Le due squadre che arrivarono a contendersi la Champions League del 1999 erano sicuramente tra le più forti d’Europa, probabilmente le migliori in assoluto: da una parte i Red Devils di Peter Schmeichel, David Beckham, Ryan Giggs e dei gemelli del gol Dwight Yorke-Andy Cole, dall’altra un Bayern dove Sami Kuffour era l’unico straniero tra campioni tedeschi come Lothar Matthaus, Stefan Effenberg, Oliver Khan e Mario Basler. Fu proprio il fantasista ex Kaiserslautern a sbloccare il match dopo appena sei minuti con una punizione dal limite che ingannò il portiere avversario sul suo palo. Da lì fu il Bayern che ebbe la possibilità più volte di chiudere il match, prese un palo con Mehmet Scholl e una traversa con Carsten Jancker ma, fatalmente, lasciò il risultato in bilico fino al 90’. Un match quasi perfetto.

La rimonta più incredibile

Quasi, appunto. Lo sarebbe stato se non fosse stato concesso il recupero, ma dopo l’indicazione di Pierluigi Collina, il tabellone luminoso segnalò tre minuti di tempo addizionale, quelli che si riveleranno i tre minuti più folli della storia della Champions League. Era già il 91’, Beckham batté un calcio d’angolo, anche Peter Schmeichel, portiere dello United, andò a saltare nel tentativo disperato di far valere i suoi 193 centimetri. Al termine di un’azione confusa, dopo un tiro di Giggs destinato al fondocampo, la palla arrivò a Teddy Sheringham che, incredibilmente solo a due passi dalla linea di porta, segnò il gol dell’1-1. Fu delirio United, ma non era ancora finita. I bavaresi, sconvolti dal pareggio subito al 91’ non riuscirono a tenere lontani dalla propria porta gli avversari ormai galvanizzati. Altro calcio d’angolo, ancora lo Spice Boy dalla bandierina, traiettoria perfetta, spizzata ancora di Sheringham e zampata del norvegese Ole Gunnar Solskjaer: rimonta completata, 2-1 Manchester. I calciatori del Bayern sono sconvolti, quelli dello United increduli. Collina dovette persino andare dai tedeschi in lacrime sul terreno di gioco per ricordare loro che bisognava quantomeno riprendere il gioco prima di decretare la fine del match ma ovviamente l’epilogo era già scritto.

Il treble di Sir Alex

Tre minuti pazzeschi per il terzo titolo stagionale in bacheca. Nel 1999 non esisteva ancora la moda del triplete così, quando Sir Alex Ferguson sollevò al cielo di Barcellona la Champions League, si parlò di treble, visto che poco prima aveva vinto anche la Premier League e l’Fa Cup. Un’annata perfetta che fu l’apice di una squadra straordinaria che avrebbe poi continuato a vincere soprattutto in Inghilterra. Dal canto suo, il Bayern si riscatterà due anni dopo nella finale di Milano, stavolta vinta ai rigori contro il Valencia. Arriverà nel 2012 un’altra bruciante delusione con la sconfitta proprio a Monaco di Baviera subita dal Chelsea, arrivata anch’essa ai rigori ma dopo il pareggio beffa di Didier Drogba all’88’. Tuttavia, quella del 26 maggio 1999 resterà per sempre una di quelle finali indimenticabili e non solo per chi vinse o perse una finale di Champions dopo tre minuti di pura follia.