Psv-Inter, alla scoperta di Eindhoven: nella "Milano d'Olanda"

Champions League

Alfredo Corallo

Un piccola "guida" alla città che ospita l'Inter e i suoi tifosi nella seconda giornata di Champions League. Capitale del design, ricca di musei, l'aeroporto vicinissimo al centro (e al Philips Stadion), con una vivace vita notturna. Una sorta di "Milano d'Olanda", con le dovute proporzioni...

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"Carina, tranquilla, pulitissima. Ma non ci vivrei...". Se la classica recensione su Eindhoven appartiene alla categoria "un week-end basta e avanza" figuratevi di lunedì, martedì, mercoledì, adesso che "l'aria è diventata massiccia" - per usare l'espressione di Luciano Spalletti nella conferenza stampa della vigilia - e la clér dei negozi è già tappata alle 19, l'ora del coprifuoco. Ma allora perché sarebbe "la Milano d'Olanda", cosa hanno in comune Milano e Eindhoven? Il tempo, forse? Di sicuro non il numero di biciclette (1-0 per il Psv) e la quantità delle cose belle da vedere (pareggio dell'Inter); non incartiamoci sul cibo, che sarebbe un massacro; e lasciamo stare i volgarissimi paragoni tra olandesi e italiane. Proviamo a metterle sullo stesso piano: sul design. Gli olandesi sostengono di avere l'Academy più importante del mondo, però dovranno spiegarci perché la piazza più cool della città (18 Septemberplein, piena di mercatini, dove si mangia un buon pollo arrosto e pesce fritto a volontà) è tutta di marca italica: l'Admirant Entrance Building (il "Blob") e i grandi magazzini Bijenkorf sono opera - rispettivamente - del romano Massimiliano Fuksas e di Giò Ponti, milanese. Inter in vantaggio, 1-2...

Cose da vedere

Potremmo snocciolare all'infinito l'elenco dei luoghi comuni e siamo certi che alla fine di questa stucchevole competizione la partita finirebbe in una patriottica goleada nerazzurra. Loro hanno inventato la lampadina (siamo nella Philips-land, da qui Eindhoven "città della luce"), ma senza la pila del lumbard Alessandro Volta sarebbero ancora al buio. E poi ci sono veramente tante cose da vedere (più delle proverbiali "10") in questa ridente (?) località del Noord Brabant, a sud dell'Olanda, modello universale della cosiddetta "architettura intelligente". Tra le altre il Philips Museum, lo Stedelijk Van Abbemuseum (che ospita capolavori di Picasso, Chagall e Kandisky), la Chiesa gotica di Santa Caterina con il suo "carillon" di mezzogiorno ("merita almeno una story su Instagram" cit.), il Museo della Daf per gli amanti dei motori. E poi i "birilli volanti", in fondo alla John F. Kennedylaan (da immaginare come una gigantesca pista di bowling) colorati di giallo per ravvivare - nell'intento dei creatori - il grigiore dei cieli autunnali (ma ieri c'era il sole, sfatiamo quest'altro tabù). Tutto vicino, nel raggio di pochi chilometri, intorno alla centralissima Markt, l'accogliente piazza del mercato (e dell'happy-hour in salsaoranje). 

Dall'aeroporto 

Come vicinissimo al centro - e allo stesso stadio - è l'aeroporto, 10 minuti in autobus (linee 400 e 401, il biglietto costa 4 euro). All'uscita dal terminal sarete accolti direttamente da Vincent van Gogh, Ruud van Nistelrooij e dall'attuale tecnico del Psv Mark van Bommel che, da buon (ex) cugino rossonero, vi accompagnerà - virtualmente - alla fermata del Philips Stadion.

Lo Stadio

Nei giorni della partita è possibile visitarlo fino a 4 ore dal calcio d'inizio. All'interno scopriamo la "room" intitolata a Ronaldo, che debuttò in Europa con il Psv prima di essere acquistato proprio dall'Inter. Le stanze e i corridoi del Philips Museum profumano di storia (e di biscotti, marchiati rigorosamente "PSV") perché se - oltre al Fenomeno - una cosa accomuna Booren e Bauscia questa è il Triplete, conquistato dagli olandesi nel 1988, con largo anticipo rispetto ai nerazzurri che, tuttavia, possono vantare due Champions in più...

Il Philips Stadion non è San Siro, ma il prato è favoloso: l'abbiamo "testato" durante il sopralluogo della vigilia di Mauro Icardi e compagni (a proposito, Maurito assoluto protagonista nei giornali locali, che hanno rivangato vecchie storie...). 

I "Navigli" di Eindhoven

Al termine del match potrete fare un salto nella famosa Stratumseind (la movida di Eindhoven) che brulica di pub, con musica dal vivo anche in mezzo alla settimana, un paio di bar-karaoke e club aperti fino a notte fonda, è o no la Milano d'Olanda?