Del Piero, siparietto con Capello: "Mai avuto problemi… Quando mi faceva giocare"

Champions League

Divertente siparietto prima dello studio Champions tra Alessandro Del Piero e Fabio Capello, coppia alla Juventus tra il 2004 e il 2006 in coincidenza con l'arrivo di un giovane Ibrahimovic. Se Trezeguet era il centravanti intoccabile, Zlatan divenne il primo ostacolo alla maglia da titolare per il capitano: "C'era questa continua alternanza..."

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Siparietto dalle tinte amarcord prima dello studio Champions tra Alessandro Del Piero e Fabio Capello, coppia alla Juventus tra il 2004 e il 2006 rispettivamente con i gradi di capitano e allenatore. Una figura intoccabile in bianconero quella dell’ex numero 10, recordman assoluto nella storia della società con 706 presenze e 290 gol complessivi. Primati che lo consegnano alla leggenda ma che, tuttavia, non impedivano a Don Fabio di mescolare le carte alla consegna della formazione ufficiale. A ricordare le decisioni del tecnico dall’estate 2004 è stato proprio Del Piero: "Io e il mister non abbiamo mai avuto problemi… Quando mi faceva giocare". Già, perché il 31 agosto di quell’anno ad aggregarsi ai bianconeri fu Zlatan Ibrahimovic, 23enne attaccante svedese pagato 25 milioni di euro all’Ajax. Una giovane pedina che andava a rinforzare un reparto che, oltre al capitano, contava su Trezeguet, Zalayeta e Mutu arrivato nella finestra invernale. Gerarchie definite in avanti? Niente affatto come ha raccontato Alex.

"Ci sono stati dei momenti di tensione in un ambiente come quello della Juve votato alla vittoria, alla competitività. Avevamo appena preso Ibrahimovic, giovane ma con grandissime qualità: nel corso di quei due anni con il mister e con noi è diventato qualcosa di molto più importante, grazie anche alla Juve". Insomma, la titolarità del capitano non era garantita complice l’impatto di Zlatan che in 92 presenze metterà insieme 26 centri e tante conferme. "C'era questa continua alternanza…",  ha spiegato Del Piero in un clima disteso e divertito con il suo ex allenatore. E proprio Capello non è rimasto sorpreso delle parole dell’allora capitano juventino:  "Uno come lui è abituato ad essere titolare fisso senza discussioni. La sua posizione non era quella di Trezeguet da centravanti, e quindi non poteva competere con lui. Il competitor era proprio Ibrahimovic". Da qui la bagarre per una maglia da titolare, qualche staffetta e pure quelle panchine che Alex ricorda senza troppo entusiasmo.