Bayern Monaco, Coman: "Non sopporterei un'altra operazione. Se mi infortuno ancora, mi ritiro"

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Parole clamorose del francese in un'intervista a Telefoot: "Dopo quello che ho passato non sopporterei una terza operazione. Dovessi farmi male di nuovo, vorrà dire che non sono fatto per vivere a questo livello"

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Il 24 agosto scorso Kingsley Coman è stato costretto a lasciare il campo dopo appena 44 minuti in lacrime. Il duro intervento del difensore dell'Hoffenheim, Nico Schulz, gli ha procurato infatti un grave infortunio alla caviglia sinistra. Da lì è iniziato il suo lungo calvario, nonché la prosecuzione di quanto già vissuto da febbraio in poi, quando la stessa caviglia aveva fatto crac, costringendolo a rimanere fuori per la restante parte della stagione, Mondiale compreso. Dieci giorni fa, in occasione della partita contro il Werder Brema, l'ex esterno della Juve è finalmente tornato in campo - subentrando a fine primo tempo all'infortunato Ribery - e nell'ultimo turno di campionato contro il Norimberga ha accumulato altri 27 minuti, utili per il suo completo reintegro. L'esterno 22enne ha voluto ripercorrere i duri mesi che lo hanno visto fermo ai box: "È stato un anno molto difficile - ha detto l'ala del Bayern a Telefoot -. Quando mi sono fatto male mi è cascato il mondo addosso. Spero di non dover rivivere quei brutti momenti che ho dovuto affrontare. Dovesse ricapitare ancora, vorrà dire che non sono fatto per vivere a questo livello. Ne ho abbastanza, non accetterei una terza operazione. Se il mio piede non è fatto per questo tipo di vita, vuol dire che ne cercherò un'altra, più anonima".

"Nessun rimpianto per il Mondiale. La Juve? Mi ha impressionato"

Il primo grave infortunio ha fatto perdere a Coman la possibilità di essere uno dei protagonisti del Mondiale, vinto poi dalla sua Francia. Ma l'attaccante non è sembrato essere preso dai rimpianti: "Sono fortunato nella mia vita. Se altre persone hanno avuto la fortuna di vincere delle cose, sono contento per loro - ha spiegato -. Non esserci stato non mi ha fatto e non mi farà arrabbiare. Ho vissuto la competizione come tifoso e ho pensato che fa parte della vita. Ovviamente spero ancora di avere l'opportunità di giocarne uno, perché è il sogno di ogni calciatore. Sono ancora giovane, mi auguro di giocarne uno o due". L'esterno offensivo ha commentato, infine, il cammino che stanno compiendo i suoi due ex club, Juve e Psg: "I parigini sono una buona squadra - ha concluso -, ma la squadra che mi ha impressionato di più sono i bianconeri. Il Bayern? Ho grande fiducia. Quando siamo tutti a disposizione siamo tra i migliori al mondo".