Liverpool-Napoli, Klopp: "Se l'arbitro non sbaglia, dovremmo farcela. Sfruttiamo il fattore Anfield"

Champions League

L'allenatore del Liverpool alla vigilia della gara contro il Napoli: "Se non succedono cose strane, tipo errori arbitrali, dovremmo farcela. Il Napoli era già forte con Sarri e ora ha un grande allenatore come Ancelotti, ma noi dovremo fare una prestazione da Liverpool e sfruttare il fattore Anfield. Contatto con De Laurentiis? L'Italia mi piace, di quella conversazione non ne ho mai parlato con nessuno"

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Novanta minuti alla fine della fase a gironi della Champions League, ancora tutto aperto in un girone C davvero avvincente. Con il Napoli al momento primo con 9 punti, ma atteso dalla decisiva gara di Anfield contro il Liverpool, finalista della scorsa edizione. A Belgrado, invece, il Paris Saint Germain affronterà la Stella Rossa, con la possibilità di qualificarsi in caso di vittoria al di là del risultato dell'altra partita del girone. Il big match è quindi quello di Liverpool, presentato così da Jurgen Klopp: "A Napoli non andò bene, peggio ci è andata a Belgrado – ha dichiarato in conferenza stampa – Se non dovesse accadere qualcosa di straordinario, tipo una decisione arbitrale strana, dovremmo farcela. Siamo responsabili di essere in questa situazione, ma anche del fatto di essere in Champions. Sarà una serata speciale, occorrono calma e una prestazione da Liverpool. Primi in campionato? Non dobbiamo distrarci perché la Champions è un'altra cosa. Il Napoli è una squadra di livello, era già forte con Sarri e ora è allenata da un uomo di grande esperienza come Ancelotti. In estate, quando li affrontammo in amichevole, si capì che stavano andando incontro a qualche cambiamento. Sono abili nel possesso palla, nelle ripartenze e si difendono bene come tutte le squadre italiane. Ma noi abbiamo il fattore Anfield, dovremo sfruttarlo".

"La conversazione con De Laurentiis..."

Klopp a Napoli perse già con il Borussia Dortmund, così come accaduto all'andata con il Liverpool. E in passato si parlò anche di un contatto con Aurelio De Laurentiis per arrivare sulla panchina azzurra, confermato dallo stesso presidente. "Ho ancora tre anni e mezzo di contratto con il Liverpool, bisognerà vedere cosa accadrà – prosegue – Ma l'Italia mi piace, non conosco la lingua e sarebbe un ostacolo. De Laurentiis non ha peli sulla lingua, di quella conversazione non ne ho mai parlato con nessuno. Ma credo che con Sarri e con Ancelotti sia andato bene".