Champions League, Inter e Napoli out: devono raggiungere la finale di Europa League per colmare i ricavi mancati

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Champions League, quanto costa il mancato accesso agli ottavi per Inter e Napoli

L'accesso agli ottavi di finale di Champions avrebbe portato in cassa quasi 15 milioni di euro tra premi e ricavi da stadio. La stessa cifra che i due club guadagnerebbero raggiungendo la finale di Europa League in programma il 29 maggio a Baku

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Quanto costa l'eliminazione dalla fase a gironi di Champions League? Indubbiamente, un brutto colpo per morale, percorso tecnico e casse societarie. Lo stanno imparando a proprie spese Napoli e Inter: le eliminazioni maturate martedì sera, che hanno spalancato le porte degli ottavi di finale rispettivamente a Liverpool e Tottenham, hanno comportato per le due società la rinuncia al montepremi garantito dalla Champions, competizione nella quale chi arriva in finale porta in cassa 47 milioni di euro, che diventano 54,5 in caso di vittoria. Parametri molto più alti rispetto a quelli previsti dall'Europa League, dove il gruppo di Ancelotti e quello di Spalletti saranno di scena da febbraio in poi. Basti pensare che per compensare sul piano economico il mancato accesso alla fase a eliminazione diretta della Champions League, che garantisce ad ogni società un premio di 9,5 milioni di euro, Inter e Napoli dovrebbero raggiungere la finale di Europa League.

Champions League, quanto pesa il mancato accesso agli ottavi di finale per Inter e Napoli

A spiegare nel dettaglio il peso del mancato accesso agli ottavi di finale per Inter e Napoli è stato Massimiliano Nebuloni nel corso di uno studio speciale andato in onda su Sky Sport 24. A colpire è il confronto tra i milioni sin qui messi in cassa dalle due società con la sola partecipazione alla fase a gironi di Champions League (56 circa per i nerazzurri, 46 per la società di Aurelio De Laurentiis) e i potenziali introiti derivanti dal cammino futuro in Europa League. Inter e Napoli hanno incassato una fee d'ingresso di 14,5 milioni di euro, da sommare al ranking storico, legato ai risultati in campo europeo nelle precedenti stagioni, che nel caso dell'Inter “vale” 17,5 milioni e per il Napoli 15. C'è poi il premio risultati: la sola sconfitta incassata nella fase a gironi dalla squadra di Ancelotti, quella decisiva contro il Liverpool, a fronte delle due di Icardi e compagni vale 8,1 milioni di euro a fronte dei 7,2 arrivati nelle casse nerazzurre. Ci sono poi i 2,5 milioni di euro arrivati dal Market Pool, legato ai diritti tv per le squadre della stessa nazione (un calcolo definitivo sarà però realizzato solo al termine del cammino di Juventus e Roma) e gli incassi dai botteghini: 14,5 milioni nel caso dell'Inter (che ha fatto registrare il record d'incassi nel match di San Siro contro il Barcellona, con biglietti staccati per un valore di poco inferiore ai 6 milioni) e 5,3 milioni per il Napoli.

Arrivare in finale di Europa League per pareggiare i mancati ricavi degli ottavi di Champions League

Per colmare il mancato accesso alla fase a eliminazione diretta di Champions League, almeno sul piano strettamente economico, quindi Inter e Napoli hanno una sola via su scala continentale: arrivare fino in fondo in Europa League, con i fari puntati sulla data di mercoledì 29 maggio, con l'ultimo atto in programma a Baku, in Azerbaigian. La qualificazione ai sedicesimi di finale vale infatti 0,5 milioni di euro, mentre il pass per gli ottavi frutta 1,1 milioni. Il premio per la squadra che accede ai quarti è di 1,5 milioni di euro, mentre l'accesso in semifinale frutta 2,4 milioni nelle casse societarie. La qualificazione per la finale, invece, garantisce 4,5 milioni di euro, ai quali sommare altri 4 milioni in caso di vittoria del trofeo e 3,5 milioni per prendere parte alla Supercoppa Europea nella prossima estate. Un totale di 10 milioni per chi arriva in finale, che diventano 14 per chi iscrive il suo nome alla voce “vincitore” sull'Europa League 2018/2019. Ecco perché raggiungere la tappa di Baku vale. Per la bacheca e per le casse dei club.