Leicester-Roma, Mourinho: "Le emozioni vanno messe da parte, vogliamo la finale"

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L'allenatore giallorosso ha presentato la semifinale d'andata di Conference League contro il Leicester, in programma giovedì sera al King Power Stadium: "Bello giocare in uno stadio come questo. Loro verranno a prenderci alti, ci sarà il supporto del pubblico, un'atmosfera unica e un gran freddo. Noi dovremo mettere da parte le emozioni: siamo qui per la finale"

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Alla vigilia della semifinale di andata di Conference League contro il Leicester, l'allenatore della Roma, José Mourinho, ha parlato sia ai microfoni di Sky Sport che in conferenza stampa, presentando la sfida del King Power Stadium. Queste le sue parole. 

 

Per cominciare, un commento sullo stadio?

"Piace sempre giocare in palcoscenici come questo, anche se fa un freddo... Quando in Italia vai a Udine o a giocare in casa della Juve, senti questo calore. A Roma, se non ci fossero i nostri tifosi unici, ci sarebbe un'atmosfera fredda. Qui c'è un'altra cultura. Tutto questo è Inghilterra. Domani ci sarà grande appoggio alla squadra, il freddo e un campo perfetto. Questo è il calcio inglese. Ma dovremo mettere le emozioni a parte: vogliamo andare in finale".

 

La Premier ha più intensita: può essere questo un valore aggiunto per il Leicester?

"Lo sappiamo, è un fattore culturale. Poi c'è sempre la grande passione della gente. Questa è una piccola città. Oggi sembra vuota, domani sera ci sarà un'atmosfera fantastica".

 

Come si aspetta la partita? Aggressione sin da subito da parte del Leicester?

"Sicuro. Loro sono una squadra di grande qualità, con una base di costruzione offensiva. Questa è la filosofia di Rodgers e domani vorrà avere in mano il gioco".

 

La percezione è che la Roma arrivi a questa semifinale dopo un grande percorso di crescita, a parte la sconfitta con l'Inter?

"Abbiamo fiducia nei nostri mezzi e siamo consapevoli del nostro percorso. Con l'Inter abbiamo perso con lo stesso risultato del match d'andata, ma il feeling è completamente diverso. Oggi è positivo: siamo cresciuti e ne siamo consapevoli. Siamo molto più squadra di prima e anche i singoli giocatori sono molto più bravi e preparati rispetto a qualche mese fa. Questo mi rende contento del lavoro fatto". 

"Ranieri un mito, non l'ho ancora sentito"

In conferena stampa poi Mourinho ha anche parlato di Claudio Ranieri, ex allenatore sia della Roma che del Leicester, dove ha scritto la più bella pagina di storia del club: "Sono amico con Ranieri, ma non l'ho ancora sentito. Altri allenatori hanno vinto più titoli in Premier League, lui solo uno ma è stato il più speciale di tutti. Io ero in Premier League in quel campionato, lo ricordo come un momento storico per il campionato inglese. Per questo, Claudio qui è un mito". 

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Infine, Mourinho ha fatto un commento sulla relazione tra il percorso in Conference League, la rosa della sua squadra e i punti persi in campionato: "Ad agosto eravamo in Turchia a giocarci il playoff. Oggi siamo qui a giocare la partita numero 13, pagando punti in campionato, perché così accade per chi non ha rose con 30 giocatori dello stesso livello. Perché la Fiorentina oggi ha perso? Perché per la prima volta ha giocato quattro partite in sette giorni". 

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