Az Alkmaar-Lazio, Sarri: "Inconsciamente potremmo pensare al campionato"

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In Olanda la Lazio deve riscattare la sconfitta dell'andata, il 2-1 subito all'Olimpico. "Dobbiamo giocare convinti di poter passare il turno, altrimenti non abbiamo possibilità. In campionato vedo la squadra più attenta: può essere che in maniera inconscia pensi a fare meglio in campionato che in questa competizione"

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Dopo l'1-2 incassato all'Olimpico, la Lazio si gioca le sue possibilità di restare in Europa nella gara di ritorno contro l'AZ Alkmaar, giovedì 16 marzo alle 21. A mettere pressione sulla squadra di Maurizio Sarri, poi, ci sono anche i risultati delle altre italiane nelle coppe, tutte vincenti all'andata, con Inter e Milan che in Champions si sono anche già guadagnate i quarti.


"Tutte le italiane hanno fatto bene in Europa? Vuol dire che siamo peggio delle altre italiane, c’è poco da fare commenti", dice Sarri. "Io penso però che prima di far bene in Europa bisogna pensare a fare bene in Italia, lo dico in generale per tutte le squadre, guardando ad esempio alla crescita del Napoli che prima è diventato grande prima in Italia e poi in Europa. Per domani vediamo di metterli in difficoltà e se c’è possibilità di passare il turno".  

"Convinti di passare o usciamo"

La "ricetta" per il passaggio del turno è semplice: "Dobbiamo avere la testa su questa partita, convinti di poter passare il turno: è l’unico modo per farcela, altrimenti le possibilità non esistono e usciamo di sicuro. La mentalità dei giocatori? Uno che prende centinaia di migliaia di euro al mese non può avere alibi. I giocatori sono adulti, poi sotto stress uno può sbagliare le partite come succede in tutti i lavori del mondo. Ci sono partite che ci danno più gusto e altre che ne danno meno, ma ora bisogna pensare solo a mettere a posto il risultato dell’andata".


Sulle possibili insidie, nell'affrontare gli olandesi, Sarri dice invece che "saranno più o meno le stesse dell'andata. Loro sono bravissimi a rubare palla e diventare pericolosi in pochissimi secondi. Gli abbiamo concesso diverse opportunità e le hanno sfruttate bene. Ma quando si difendono bassi ci hanno concesso tante possibilità e noi all’andata non le abbiamo sfruttate, siamo stati un po' presuntuosi e dovremmo essere più cattivi, cosa che è mancata all'andata".

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"Meglio in campionato, in modo inconscio"

Tornando sul campionato, invece, Sarri dice: "La sensazione è che nella conduzione delle partite siamo più applicati e attenti in campionato che in Europa. Una cosa che può nascere in maniera inconsapevole. Il gruppo potrebbe sentire in maniera inconscia di voler far meglio in campionato piuttosto che in questa condizione, e secondo me è un errore".


"Ho sentito un commento che diceva ‘le squadre in zona Champions non corrono tanto’. Se faccio la proeizione, vedo che le squadre in lotta Champions stanno facendo gli stessi punti dell’anno scorso, con l’anomalia del Napoli che in Italia l’abbiamo già vissuta qualche anno fa con la Juventus, che aveva questi distacchi. Qualcuno però pur di commentare sfida la matematica. Il livello del nostro calcio non è così basso come può sembrare”.


“Quando si parla di eliminazione diretta la qualificazione te la giochi sempre. Ad oggi abbiamo avuto la fortuna di avere pochissimi infortuni muscolari in una stagione condizionata da una scelta assurda come quella di far giocare il Mondiale a dicembre. Dal 4 gennaio giochiamo ogni 3-4 giorni e questo comporta infortuni, decadimenti di qualità, di spettacolarità delle partite. Ma questo interessa poco. Il campo lì fuori è indecente, sono rimasto l’unico dinosauro che guarda a queste cose. I cambi si dovranno fare sperando di mandare in campo una formazione ugualmente competitiva".

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Sulla formazione

"Bologna è stata una partita dispendiosa. Luis Alberto è stato male la notte per un virus gastrointestinale, che qualcosa ti toglie, e il giorno dopo si è ripreso, in allenamento l’ho visto abbastanza bene. Milinkovic è uno di quelli che nell’ultimo periodo ha giocato meno, andrà a fare un paio di partite anche con la la nazionale e scusate se mi viene da ridere a pensare che ci saranno anche le nazionali. Per fortuna sono vecchio e vicino a smettere di allenare. Immobile? Non ci sono novità, quando siamo partiti era ancora in clinica".

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