Pipita operaio: Higuain a caccia del gol perduto

Coppa Italia

Claudio Barbieri

Gonzalo Higuain torna al San Paolo per la seconda volta in tre giorni (LaPresse)
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Ad appena 72 ore dall'1-1 in campionato, l'attaccante torna al San Paolo per la semifinale di ritorno di Coppa Italia con il Napoli. Higuain, a digiuno di gol dallo scorso 28 febbraio, resta comunque fondamentale per la Juve con il suo lavoro sporco: ecco i numeri 

Gonzalo Higuain torna al San Paolo per la seconda volta in 72 ore per la semifinale di ritorno di Coppa Italia con il Napoli. Ronzeranno ancora le orecchie al Pipita dopo l’accoglienza dei suoi vecchi tifosi, che domenica gli hanno riservato solo fischi e ‘pernacchie’. Nell’1-1 strappato dai bianconeri a Napoli c’è poco di Higuain, almeno sulla carta. L’argentino, uomo da 19 gol in campionato (23 in tutte le competizioni), non ha infatti toccato nemmeno un pallone nell’area della squadra di Sarri. Un’imperfezione del sistema, che raramente Gonzalo aveva vissuto in una carriera da 244 reti.

Un mese nero - Higuain ha vissuto un marzo da dimenticare. Dal suo arrivo alla Juventus, non gli era mai capitato di restare un mese intero senza esultare (a novembre si era fermato a un gol su rigore contro il Lione in Champions). Il digiuno in campionato dura dal 17 febbraio (mai così lungo dal suo approdo in Serie A), quando l’argentino ha segnato al 63’ la rete del momentaneo 3-0 con il Palermo. L’ultimo sorriso risale invece al 28 dello stesso mese, con il rigore trasformato nella semifinale di andata contro il Napoli vinta 3-1 dalla Juve. Da quel momento in avanti, Higuain ha giocato 8 partite tra club e Nazionale per un totale di 715’, senza mai segnare.

No Pipita, sì party - Dal fatidico momento del cambio di modulo al 4-2-fantasia coniato da Allegri, che risale allo scorso 22 gennaio, Higuain ha segnato 7 gol in 14 gare, in pratica uno ogni due presenze. Un dato però falsato, visto che il Pipita si è scatenato nelle prime 7 apparizioni in campionato, quando ha gettato le braccia al collo di Dybala e Cuadrado in 6 occasioni. Se il numero 9 non segna, la Juve comunque non si dispera: durante questo insolito digiuno del suo bomber, la banda di Allegri ha raccolto 5 vittorie e due pareggi, passando ai quarti di Champions e restando saldamente in testa al campionato.  

Bomber operaio - I gol non arrivano, ma Higuain trova comunque il modo di rendersi utile alla causa. Il Pipita bianconero si dedica alla causa come un Mandzukic qualunque. Domenica scorsa contro il Napoli l’argentino, a fronte di nessun tiro e una sola occasione creata, ha chiuso con il 73,7% di passaggi riusciti (14/19 totali), con 29 palloni giocati e 5 duelli vinti. Un altro dato che impressiona è quello della media di km percorsi ogni partita da Gonzalo: 9,174, meglio anche di Mandzukic (8,968) e poco sotto Cuadrado (9,183). Il Pipita corre e si sbatte anche in difesa, come dimostra la percentuale di duelli (46%) e di contrasti aerei (45%) vinti. Pur a digiuno, Higuain resta insostituibile per Allegri, che nel 2017 gli ha risparmiato appena 24’ di gioco in 16 partite. Per tornare a sorridere gli manca solo il gol: che li stia tenendo per la doppia sfida di Champions con il Barcellona del suo amico Messi? A Napoli fanno già gli scongiuri...