Inter: Cancelo c'è, Padelli decisivo. Karamoh indisciplinato: promossi e bocciati dopo il Pordenone

Coppa Italia

Negli ottavi di finale di Coppa Italia Luciano Spalletti ha mandato in campo parecchi dei giocatori che finora hanno avuto meno spazio in questa stagione: superata la prova contro il Pordenone per Cancelo, Padelli e Ranocchia, da rivedere Karamoh e Dalbert

INTER-PORDENONE 5-4 dcr: HIGHLIGHTS

Una qualificazione più che sofferta, arrivata soltanto ai calci di rigore al termine di 120 minuti di gioco terminati sullo 0-0 contro una squadra di Serie C che ha molto ben figurato a San Siro. La partita degli ottavi di finale di Coppa Italia contro il Pordenone probabilmente sarà  servita a Luciano Spalletti per rafforzare in maniera ulteriore le sue convinzioni sull’undici nerazzurro da mandare in campo in campionato. Se è vero che l’allenatore dell’Inter finora aveva cambiato un massimo di due giocatori tra una partita e l’altra, contro la squadra allenata da Leonardo Colucci – attualmente al quinto posto nel girone B della Serie C - l’allenatore nerazzurro ha invece fatto ricorso ad un ampio turnover. Sono stati confermati soltanto due dei giocatori scesi in campo all’Allianz Stadium nell’ultima trasferta di campionato contro la Juventus, vale a dire Skriniar e Vecino, mentre tutti gli altri elementi sono stati cambiati. Formazione completamente nuova per nove undicesimi dunque, con Spalletti che ha potuto trarre le sue conclusioni, sia positive che per certi versi negative. Qualcuno è stato promosso, altri sono stati rimandati: nello 0-0 dell’Inter contro il Pordenone ecco chi si è messo maggiormente in mostra e chi invece ha dimostrato di dover crescere ancora.

Cancelo c’è, Padelli decisivo. Ranocchia ok

Nell’undici di base completamente nuovo scelto da Luciano Spalletti, sono diversi gli elementi che hanno saputo sfruttare l’occasione lanciando diversi segnali positivi. Tra i promossi nella sfida al Pordenone, in particolar modo, c’è Joao Cancelo, impiegato prima come esterno offensivo, poi come quarto di difesa dopo l’ingresso in campo di Brozovic, Perisic e Icardi. Sebbene abbia sbagliato qualcosa a inizio gara, l’ex Valencia si è proposto con costanza ed è migliorato nel corso della partita, offrendo buone giocate e buoni spunti soprattutto nel secondo tempo. Occasione colta dunque, Cancelo ha dato l’impressione di poter offrire un contributo importante alla squadra contributo se utilizzato con maggiore continuità. Promosso sicuramente anche Daniele Padelli, secondo di Handanovic ma protagonista di un ottimo intervento nel corso della partita su Magnaghi. Il portiere nerazzurro, però, è stato soprattutto decisivo e determinante per il passaggio del turno con le parate sui rigori finali. Buone indicazioni anche da Andrea Ranocchia, che dopo aver esordito in campionato nelle scorse settimane anche in Coppa Italia si è ben comportato al centro della difesa accanto a Skriniar.

Karamoh indisciplinato. Dalbert: serve di più

Tra chi invece non è stato in grado di sfruttare pienamente l’occasione concessa da Luciano Spalletti c’è Yann Karamoh. Al di là dei tre gol clamorosamente sbagliati, il francese classe ’98 ha dimostrato di essere ancora parecchio indisciplinato dal punto di vista tattico. Se è vero che – come sottolineato dallo stesso Spalletti – c’è stata molta confusione nel corso della partita da parte di tutta la squadra, parte di questa confusione è dovuta proprio a Karamoh, che non è apparso ancora pronto sotto diversi punti di vista. Rimandato anche Dalbert, dal quale ci si aspetta decisamente di più. Acquistato dopo una lunghissima trattativa in estate, quando tra l’altro era conteso anche da altre big del calcio internazionale, tra le quali ad esempio il Manchester City di Pep Guardiola, il terzino brasiliano finora non ha dimostrato il suo valore: troppo timido e troppo remissivo, anche contro il Pordenone l’ex Nizza non ha mai saltato l’uomo. Se ci si può attendere di più anche da Eder, alla prima da titolare in questa stagione proprio contro il Pordenone, è impossibile da bocciare il giovane Pinamonti: ottimo talento per il futuro sul quale punta molto anche la società nerazzurra, evidentemente quella degli ottavi di finale di Coppa Italia tra Inter e Pordenone non era la partita giusta per poterlo giudicare. Nei 45 minuti in cui è rimasto in campo prima di lasciare il posto a Brozovic, Pinamonti non ha avuto di fatto alcun pallone giocabile. I movimenti li ha, somiglia in alcuni casi anche ad Icardi, per questo in questo momento non è possibile bocciarlo.