Roma, gol di Marcano: è il 17° marcatore diverso, record in Europa. Debutto per Riccardi, preoccupano gli infortuni

Coppa Italia

I giallorossi hanno offerto segnali positivi e negativi contro l'Entella. Tra i primi c'è il gol di Marcano, 17° marcatore diverso in stagione per la squadra di Di Francesco: è record in Europa. Gli infortuni di Juan Jesus e Perotti, invece, allungano una lista già abbondante. E infine c'è il debutto del 2001 Riccardi

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Un poker per archiviare gli ottavi di finale di Coppa Italia e cominciare il nuovo anno sulla scia di come si era chiuso quello precedente. La Roma non ha sbagliato l'appuntamento contro l'Entella e, nonostante la differenza di valore con l'avversario, si è rivelato un ottimo test. La Virtus si è sempre affidata a un lungo giro palla arretrato e non si è mai risparmiata in termini di corsa, neanche a qualificazione già chiusa, rendendo meno facile la vita ai padroni di casa. Una prova grazie al quale i giallorossi hanno ritrovato tono muscolare e una buona risposta dal punto di vista atletico, a oltre 15 giorni dall'ultima discesa in campo ufficiale, quella in casa del Parma. Match che Di Francesco ha visto subito in discesa grazie alla rete immediata di Patrik Schick dopo 19''. Un delizioso colpo di tacco che, in casa Roma, sta diventando ormai una specialità. È, infatti, il quarto messo a segno da inizio stagione e l'attaccante ceco è il terzo autore diverso: il primo a illuminare l'Olimpico era stato Pastore contro l'Atalanta, poi lo stesso Flaco si era ripetuto contro il Frosinone e, infine, con lo stesso gesto tecnico Lorenzo Pellegrini aveva sbloccato il derby. Vantaggio in avvio di partita, dunque, e 2-0 in prossimità dell'intervallo, prima della goleada completata nella ripresa. La firma del raddoppio è stata quella di Ivan Marcano che, poco prima, si era visto annullare un altro gol per fuorigioco. Per il difensore spagnolo, utilizzato col contagocce da Di Francesco e al centro di rumors di mercato, si è trattato del primo centro con la maglia della Roma, dato che impreziosisce la pericolosità sotto porta dell'intera rosa giallorossa. Il centrale, infatti, è diventato il 17° marcatore stagionale diverso della formazione capitolina, statistica che rappresenta un record quest'anno in Europa.

Infortuni: numeri ... da paura

Se questi numeri non possono che far contento l’allenatore, nettamente più preoccupante sono quelli che riguardano gli infortuni. Marcano, infatti, non doveva essere della partita ma si è ritrovato gettato nella mischia dopo pochi minuti per il problema al ginocchio destro occorso a Juan Jesus, uscito in barella e poi in stampelle dall'Olimpico e la cui entità sarà valutata nelle prossime ore. Nel pre partita, invece, si era fermato Perotti per l'ennesimo fastidio al polpaccio. Due stop che si aggiungono a quelli attuali di Manolas, De Rossi, Nzonzi e Mirante e che, sommati ai precedenti, diventano 37, due terzi dei quali a livello muscolare. Dati che, per loro fortuna, nessun club di A può vantare e che potrebbero convincere la società a intervenire sul mercato, in particolare nel reparto difensivo.

Il debutto di Riccardi, classe 2001

Contro l'Entella, a 8 minuti dal termine, ha fatto il suo ingresso in campo e ha debuttato da professionista Alessio Riccardi. Classe 2001, per molti rappresenta ancora un nome semi-sconosciuto, ma dalle parti della capitale non si fa che parlar bene di lui. Romano e romanista, è il giocatore individuato da dirigenza e tifosi per proseguire la dinastia di nativi giallorossi che va avanti da decenni. Nato il 3 aprile 2001, a pochi mesi dalla vittoria dell'ultimo scudetto giallorosso, Riccardi iniziò la sua carriera a livello giovanile con l'A.S.D. Lazio, ma ben presto cambiò idea e si trasferì alla Roma (grazie anche al buon occhio di Bruno Conti), dove iniziò a indossare i panni del trascinatore fin dalla categoria dei Pulcini. Giocate da 'fuori età' e una rapida scalata verso la Primavera, frutto meritato di prestazioni ben oltre la media in particolare nelle fasi calde della stagione. Iniziò da mezz'ala ma negli anni ha avanzato di qualche metro la sua posizione, assumendo le vesti di un trequartista moderno. Alle spalle della maglia quel numero 10 che, a Roma, ha un significato ancora più profondo che da altre parti. Per Riccardi è solo una responsabilità in più che non lo spaventa. Quando la pressione sale, lui è il primo a mostrare la sua personalità. Lo scorso weekend l'ha fatta vedere, con la Primavera, in casa della Juve e lunedì ha già bagnato il suo debutto tra i grandi. "Un'emozione grandissima, quando stavo per entrare in campo avevo i brividi" ha raccontato nel post il giovane giallorosso. Il primo passo di quella che potrebbe diventare un’altra bellissima storia d’amore e appartenenza.