Squalifica Lukaku, Figc concede la grazia per Inter-Juve

Coppa Italia

Lorenzo Fontani

La Corte Sportiva d’Appello aveva respinto il ricorso dell'Inter per la squalifica di Lukaku per la semifinale di ritorno di Coppa Italia contro la Juve. Ma il presidente federale Gravina ha deciso di concedere la grazia all'attaccante nerazzurro, per dare un segnale forte nella lotta al razzismo. Lukaku all'Ansa: "È stata fatta giustizia"

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Il presidente della Federcalcio Gabriele Gravina ha graziato "in via eccezionale e straordinaria" l'attaccante dell'Inter Romelu Lukaku che era stato espulso per seconda ammonizione per aver reagito ai cori razzisti di parte della curva juventina alla fine della semifinale di andata di Coppa Italia e poi squalificato per una giornata. "Il principio della lotta ad ogni forma di razzismo - è la spiegazione del provvedimento della Federcalcio - è elemento fondante dell'ordinamento sportivo". Lukaku dunque torna disponibile per la sfida di ritorno tra Inter e Juventus in programma mercoledì. 

Come è nata la decisione

Il presidente Gravina ci stava pensando da un po': chiudere la vicenda Lukaku con la riapertura della Curva della Juve e la conferma della squalifica per il belga, e dunque con Lukaku unico colpevole, come sottolineato dal tagliente comunicato dell'Inter, era un esito difficilmente digeribile. 

 

Per questo aveva attivato i suoi esperti legali per trovare una strada giuridicamente percorribile ed arrivare alla riabilitazione dell'attaccante ma più che altro dell'immagine della federazione stessa. Ed è strata trovata nell'art. 43 del codice di giustizia sportiva, che disciplina l'istituto della grazia. Vi si legge tra l'altro che può essere concessa solo se si è scontata la metà della pena: è pensata infatti per le squalifiche a tempo e non è stata mai utilizzata per quelle "a giornata" che scaturiscono sostanzialmente dai provvedimenti presi sul campo dagli arbitri. E qui nasce lo stretto passaggio interpretativo che ne ha permesso l'adozione.

 

Ad essere "graziata" infatti non è la squalifica tout-court ma soltanto la seconda ammonizione, quella incriminata post-rigore dell'Allianz, e quindi per l'appunto metà della sanzione. Il primo giallo quindi resta e Lukaku giocherà da diffidato la semifinale di ritorno, saltando l'eventuale finale in caso di nuova ammonizione. 

Una soluzione che permette a Gravina un provvedimento eccezionale che si basa - si legge nel comunicato della Figc - sul principio della lotta ad ogni forma di razzismo, principio fondantie dell'ordinamento sportivo internazionale e nazionale.

 

Il tutto - va ricordato - succede a pochi giorni dalla decisione sulla curva della Juventus, chiusa in un primo momento (il primo anello della "Tribuna sud") proprio per i cori razzisti contro Lukaku e poi riaperta in vista della partita contro il Napoli senza neanche l'applicazione della "condizionale" che era stata invece prevista per un anno nel caso della curva della Lazio (se cioè entro un anno dovessero ripetersi episodi simili a quelli del derby le giornate di chiusura si sommerebbero). A questo proposito è emerso che la decisione sulla riapertura è stata presa a causa di un mero vizio formale: la Procura infatti ha trasmesso gli atti al giudice sportivo con una manciata di minuti di ritardo.

 

Il comunicato ufficiale della Figc

Il Presidente Federale 

-visto il C.U. n. 182 del Giudice Sportivo della Lega di Serie A del 6 aprile 2023 con cui è stata inflitta la squalifica di una giornata effettiva di gara al calciatore LUKAKU BOLINGOLI ROMELU (Internazionale FC) in seguito alla espulsione per doppia ammonizione occorsa nell'incontro Juventus-Inter di Coppa Italia;

 

-visto il dispositivo della Corte Sportiva di Appello di cui alla C.U. n. 211/CSA del 21.04.2023 con cui è stata confermata la sanzione inflitta dal Giudice Sportivo in seguito al provvedimento di espulsione;

 

-considerato che è emerso in maniera inequivocabile dalla relazione della Procura Federale che il suddetto calciatore è stato fatto oggetto, in più occasioni, di gravi, ripetute e deprecabili manifestazioni di odio e discriminazione razziale tali da poter giustificare comportamenti formalmente non regolamentari e come tali valutati dal direttore di gara;

 

-ritenuto che il principio della lotta ad ogni forma di razzismo costituisce uno dei principi fondanti dell'ordinamento sportivo, nella sua dimensione internazionale e nazionale;

 

-ritenuto pertanto, alla stregua della applicabilità in via generale a tutte le fattispecie sanzionatorie dell’art. 43 del Codice di Giustizia Sportiva, che sussistono gravi ragioni per concedere in via eccezionale e straordinaria la grazia in relazione alla squalifica inflitta per il provvedimento di espulsione conseguente alla seconda ammonizione concede la grazia in relazione alla squalifica irrogata dagli organi di Giustizia Sportiva al calciatore Romelu Lukaku

Lukaku: "E' stata fatta giustizia"

"Sono davvero felice per questa decisione del presidente della Figc, che ha dimostrato una grande sensibilità". Romelu Lukaku ha affidato all'Ansa il suo ringraziamento al presidente della Federcalcio Gravina. "Credo che grazie al suo intervento - ha aggiunto l'attaccante dell'Inter - sia stata fatta giustizia e sia stato dato una grande segnale a tutto il modo dello sport e non solo. È stato dimostrato che c'è la volontà di combattere il razzismo".