Milan-Rijeka 3-2: decide un gol di Cutrone al 94'. I GOL

Europa League

Dopo il successo per 5-1 a Vienna, la squadra di Montella vince anche la seconda partita della fase a gironi di Europa League. Vantaggio nel primo tempo con André Silva, poi il raddoppio di Musacchio che sembra chiudere la partita. Il Rijeka però la riapre nel finale prima del gol decisivo di Cutrone all'ultimo respiro

IL TABELLINO

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MILAN-RIJEKA 3-2
15' André Silva (M), 53' Musacchio (M), 85' Acosty (R), 90' rig. Elez (R), 94' Cutrone (M) 

Milan (3-5-2): Donnarumma; Musacchio, Bonucci, Romagnoli; Abate, Kessié (71' J. Mauri), Locatelli, Calhanoglu (45' Bonaventura), Borini; Cutrone, André Silva (82' Suso). Allenatore: Montella
Rijeka (4-4-2): Sluga; Vesovic, Elez, Zuparic, Zuta; Kvrzic (58' Acosty), Misic, Bradaric, Heber; Puljic (80' Crnic), Pavicic (71' Males). Allenatore: Kek

Ammoniti: Elez, Bradaric

Tornare a vincere per dimenticare l’ultima di campionato e i relativi strascichi: era la missione principale del Milan di Montella dopo il brutto ko con la Sampdoria e, con il 3-2 sul Rijeka alla seconda uscita in Europa League, si può parlare di missione compiuta: ma che fatica. Un suicidio sfiorato con 6' da incubo, fino al gol liberazione di Cutrone, al 94°.

Il Milan infatti va sul 2-0 in scioltezza, smette di giocare complice l'atteggiamento rinunciatario degli avversari, si fa improvvisamente rimontare in modo inaccettabile fino al 2-2 e poi nel recupero la vince con Cutrone, vero e proprio predestinato, verrebbe da dire dopo reti del genere. Partita riacciuffata quando ormai i fischi sembravano inevitabili e il processo a Montella e ai suoi destinato a protrarsi. Sotto il profilo del risultato poco da dire, nel girone sono 6 punti e vetta in solitaria; per quanto riguarda gioco e carattere, però, i lavori in corso proseguono. Sicuramente da testare meglio contro avversari di maggiore spessore e a ritmi più alti. Domenica alle 18 c’è la Roma: quale migliore occasione?

Così in campo

Si riparte dal 3-5-2, con due punte centrali (André Silva e Cutrone) che giocano vicine e gli esterni, Abate e Borini, a tutta fascia. Bonucci guida il terzetto dietro completato da Romagnoli e Musacchio, Calhanoglu (straordinario alla prima contro l’Austria Vienna) è il cervello del centrocampo, dove agisce insieme al l’insostituibile Kessie e a Locatelli. Il Rijeka, sconfitto due settimane fa dal l’AEK Atene, risponde con un 4-2-3-1 che a tratti si trasforma in un più prudente e compatto 4-4-2.

Primo tempo

Strascichi, si diceva, legati alla rottura con il preparatore Marra e alle presunte lacune di Bonucci in una difesa a 4, che il Milan si porta in campo almeno per i primi 5’, quando rischia grosso in almeno due circostanze, prima di riuscir e a riordinare le idee. A spaventare Donnarumma è il brasiliano Heber, che si divora il gol al 3’ con un diagonale largo da posizione favorevole, approfittando di una dormita della difesa rossonera; poi dopo due minuti altro brivido con Locatelli che rischia l’autogol nel tentativo di anticipare sempre Heber. Per scrollarsi di dosso paure e pensieri, il Milan si affida al suo bomber d’Europa, quell’André Silva già protagonista a Vienna (tripletta), che con una travolgente azione di forza se ne va sulla sinistra, rientra verso il centro saltando un uomo e poi conclude sul palo più lontano. 1-0 al quarto d’ora, sesto gol per il portoghese (c’è anche la doppietta allo Shkendija) in questa Europa League. È l’occasione più importante di tutto il primo tempo, capitalizzata dal Milan e su cui i rossoneri hanno poi costruito un paziente palleggio. Borini a sinistra si fa vedere spesso ma pecca un po’ di precisione, Cutrone cerca la collaborazione con André Silva (che regala anche giocate di alta scuola), Calhanoglu lotta e fa girare la squadra. All’intervallo Montella può ritenersi soddisfatto: segnali di ripresa, dopo il ko con la Samp mal digerito in società.

Secondo tempo

Dopo l’intervallo il Milan rientra in campo senza il turco (contusione al gluteo, al suo posto Bonaventura), ma ricomincia esattamente come al fischio d’inizio. Ancora Heber, che su cross dalla destra conclude in maniera imprecisa graziando Donnarumma. Ed esattamente come nel primo tempo, scampato il pericolo, il Milan  trova il gol. Corner dalla destra, Cutrone svetta di testa e “colpisce” Bonucci, che con un tacco involontario serve il compagno di reparto Musacchio. L’argentino da due passi appoggia in rete e al 53’ è 2-0. I ritmi si abbassano, con i rossoneri che non hanno alcun interesse ad alzarli o a sprecare preziose energie, e il Rijeka che non fa nulla per cercare di riaprire la gara, con un pressing poco convinto, quasi accontentandosi e lasciando palleggiare a lunghi tratti Bonucci e compagni nella propria metacampo.

Il gol con cui i croati, in modo immeritato quanto inaspettato, rischiano di riaprirla, è del tutto casuale e viene proprio da un errore di Bonucci, saltato da Acosty che poi se ne va in campo aperto e vince il rimpallo con Donnarumma, indeciso nell’uscita. L’effetto che prende il pallone, entrando in porta, completa un “gollonzo” che spaventa il Milan. Così tanto da mandare nel panico i rossoneri, che al 90’ regalano il rigore del pareggio al Rijeka con una leggerezza di Romagnoli nel tentativo di difendere il pallone dall'attacco di Crnic. Elez dal dischetto calcia male ma Donnarumma non riesce a evitare un gol che avrebbe regalato al Milan giorni molto difficili.

Quando San Siro si prepara ai fischi per accompagnare l'uscita dal campo dei rossoneri (fischi peraltro che si sentivano già dal 75°, quando le due squadre sembravano entrambe soddisfatte del 2-0 e il Milan non accennava più ad attaccare), la risolve il solito Cutrone, eroe della serata, che al 94° torna a far respirare Montella con un bellissimo tocco a superare il portiere su suggerimento di Borini. Milan “salvo”, ma adesso viene il difficile. Roma alla ripresa del campionato e poi Inter (il 15 ottobre) saranno le partite che ci diranno se il momento no è definitivamente alle spalle.

LE STATISTICHE

  • André Silva ha segnato sei gol finora in altrettante partite di EL in questa stagione (preliminari inclusi).
  • Il portoghese ha messo in rete tutti i primi quattro tiri nello specchio effettuati in questa fase a gironi.
  • Era dal 1993 che i rossoneri non vincevano 6+ partite di fila in Europa (fu di 10 quella striscia di vittorie).
  • Con Musacchio sono ora 12 i rossoneri ad aver segnato almeno un gol in questa stagione in tutte le competizioni – solo il Chelsea ha più marcatori (13) tra le squadre dei cinque maggiori campionati europei.
  • 17 i gol segnati dal Milan in Europa in questa stagione (inclusi preliminari), tre quelli subiti.
  • Stasera il Milan ha incassato tante reti quante ne aveva subite nelle precedenti otto partite casalinghe in Europa.
  • Cutrone è il secondo più giovane ad aver segnato un gol in questa Europa League (esclusi preliminari).