Europa League, bufera Chelsea: tifosi intonano cori antisemiti a Budapest, il club si dissocia

Europa League
Europa League, la formazione del Chelsea scesa in campo contro il Videoton in Ungheria

Pochi giorni dopo le offese razziste a Raheem Sterling del Manchester City, i tifosi dei Blues intonano cori offensivi contro i sostenitori del Tottenham nella trasferta ungherese contro il Videoton, la società adotta il pugno duro: "L'antisemitismo e ogni altro tipo di odio non hanno posto nella nostra società. Pronti ad azioni legali"

PREMIER LEAGUE, STERLING SULLE OFFESE RAZZISTE: "I MEDIA ALIMENTANO L'ODIO"

CHELSEA, LA MAGLIA DISEGNATA DAI TIFOSI FA DISCUTERE

EUROPA LEAGUE, DOVE SEGUIRE IL SORTEGGIO DEI SEDICESIMI DI FINALE

Sul campo la squadra vince e convince, fuori i suoi tifosi non stanno invece guadagnando consensi. Momento contraddittorio in casa Chelsea: mentre il gruppo di Maurizio Sarri è reduce dalla bella vittoria in Premier League contro il Manchester City e ha festeggiato il passaggio ai sedicesimi di finale di Europa League al primo posto del proprio girone, i suoi supporter stanno guadagnando le copertine per dei comportamenti non di certo virtuosi. A pochi giorni da quanto accaduto a Stamford Bridge contro il City, dove il successo di Hazard e compagni contro la formazione allenata da Pep Guardiola aveva rischiato di essere offuscato dai presunti cori razzisti diretti all'attaccante dei Citizens Raheem Sterling, per i quali il club di casa aveva sospeso quattro tifosi, ieri sera a Budapest – dove i Blues erano di scena contro il Videoton per l'ultima partita della fase a gironi di Europa League – il gruppo dei 1273 sostenitori inglesi arrivati in Ungheria ha fatto parlare di sé per un coro intonato nei confronti dei tifosi avversari del Tottenham.

Chelsea, cori antisemiti contro i sostenitori del Tottenham: il club condanna il comportamento dei suoi tifosi

Secondo quanto appreso da Sky Sports, quindi, l'Uefa sta investigando su alcuni presunti episodi di razzismo avvenuti nel corso della partita di Europa League fra Videoton e Chelsea. Il tutto a causa di un coro dispregiativo, con tanto di offese antisemite, rivolto nel corso della partita dai sostenitori dei Blues nei confronti del Tottenham, società alla quale la tifoseria del Chelsea è legata da una forte rivalità. Nemmeno il tempo di mettersi alle spalle il caso Sterling, quando le offese abbastanza chiare rivolte al calciatore del City erano presto diventate virali attraverso i filmati circolati in rete (Colin Ala, uno dei quattro tifosi ai quali la società ha vietato l'accesso alle partite interne del Chelsea dopo i fatti dello Stamford Bridge, si è scusato con il calciatore avversario attraverso le colonne del Daily Mail), che il club si trova ad affrontare un'altra grana. Dalla quale la dirigenza del Chelsea si è fermamente dissociata: "L'antisemitismo e ogni altro tipo di odio legato alla razza o religioso è aberrante per questo club - ha spiegato un portavoce della società - e per la stragrande maggioranza dei nostri fan. Non ha posto nel Chelsea o in nessuna delle nostre comunità. Lo abbiamo affermato in molte occasioni dal proprietario, dal consiglio, dagli allenatori e dai giocatori". Il Chelsea ha anche annunciato l'utilizzo del pugno duro per fare giustizia sull'accaduto: "Qualsiasi individuo che non possa convocare le capacità intellettuali per comprendere questo semplice messaggio e si ritenga abbia messo in imbarazzo il club usando parole o azioni antisemite o razziste - assicurano fonti societarie - dovrà affrontare l'azione legale più incisiva possibile da parte nostra".