Liverpool, altra papera di Karius. Ma Salah lo difende: "Ignora gli haters". Casillas: "Lasciatelo in pace"

International Champions Cup

Un'altra prestazione negativa e un altro errore che influisce sul risultato. Non c'è pace per Karius, il portiere del Liverpool già protagonista, suo malgrado, della finale di Champions contro il Real Madrid. Dopo l'ennesimo svarione e le tante critiche, a difenderlo su Twitter ci sono Momo Salah e Iker Casillas

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La papera durante il match di International Champions Cup contro il Borussia Dortmund, che ha propiziato il 3-1 dei gialloneri, è solo l'ultima della lista di Loris Karius. Che non sembra essersi ripreso dalla notte maledetta del 26 maggio, quando di fatto regalò la Champions League al Real Madrid a causa di due errori macroscopici. L'inizio della nuova stagione non è stato da meno: prima la goffa presa contro il Tranmere su una punizione non irresistibile, poi la rete incassata sotto le gambe nell'allenamento a ridosso del match contro il Chester. Errori che non hanno fatto altro che alimentare le pesanti critiche al portiere tedesco del Liverpool, che ha pagato la poca tranquillità (complice anche l'acquisto di Alisson) anche nella partita contro il Borussia. In sua difesa, però, è arrivato il suo compagno di squadra nonché uomo immagine dei Reds. Quel Momo Salah con il quale Karius condivide il ricordo amaro della notte di Kiev, per lui quasi nemmeno iniziata visto l'infortunio patito dopo lo scontro con Sergio Ramos. L'ex Roma ha twittato così: "Tieni duro, Karius. Tutto questo è accaduto ai migliori giocatori. Ignora chi ti odia".

Anche Casillas interviene: "Lasciatelo in pace!"

Non solo Salah, però. In difesa di Karius anche un collega illustre: Iker Casillas, che ha reagito duramente, sempre su Twitter, alle critiche e agli attacchi rivolti al portiere del Liverpool: "Questo accanimento contro Loris Karius finirà una volta per tutte? Parlo di lui, come di tanti altri portieri. Ci sono tanti altri problemi più seri nel mondo, c***o! Lasciate in pace questo ragazzo. Che è anche una persona, come lo siamo tutti!".