Inzaghi: "Venezia primo da tre mesi, siamo fieri"

Serie C - Lega Pro
Filippo Inzaghi, allenatore del Venezia (Getty)
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Anche il Pordenone battuto, altri tre punti per Pippo e i suoi ragazzi. Ambizioni, emozioni e un Penzo sempre pieno. Così l'allenatore in sala stampa, orgoglioso dei suoi: "Godiamoci questa vittoria!"

Questo Venezia è ormai una certezza. Una bella realtà "sospesa tra laguna e terraferma". Di nuovo protagonsita dopo diversi anni di buio. Ora, però, grazie a Inzaghi e al presidente Tacopina, finalmente rinata. Altro giro, altra vittoria. Pordenone battuto 1-0 grazie al gol di Geijo, primo posto a 55 punti. Parma a -3 (vittoria in rimonta contro la Sambenedettese). Il Venezia sogna in grande, ma tiene i piedi per terra. Parola di Inzaghi: "Abbiamo affrontato una squadra veramente forte - dice l'allenatore in sala stampa - dovevamo difenderci, le partite vincono anche stringendo i denti, anche se in realtà non ricordo di parate da parte di Facchin". Elogio ai suoi: "I miei ragazzi sono stati fantastici dal punto di vista del carattere. In classifica siamo davanti da tre mesi e questo deve riempirci d’orgoglio. Abbiamo evitato di far giocare bene avversari come Arma, Burrai, Berrettoni, e anche se abbiamo avuto meno il pallino del gioco siamo stati bravi in una partita affrontata nel modo giusto". Ora la Coppa Italia Lega Pro contro il Padova: "Ci teniamo ad andare in finale anche lì. E non penso che abbiamo una squadra A e una squadra B. Ora godiamoci questa grande vittoria. Critiche? La risposta migliore l’ha data il campo. Abbiamo portato a casa il risultato senza soffrire troppo. Ho dovuto sostituire Acquadro perché era stato ammonito, avevo paura di rimanere in dieci. Negli ultimi minuti ho inserito Cernuto, così ci siamo messi a 5 per chiudere tutti gli spazi".

La carica di Geijo: "Abbiamo tutto nelle nostre mani" - 7 reti, capocannoniere insieme a Moreo. Geijo protagonista nella sfida contro il Pordenone, suo il gol vittoria da tre punti. Scherza così: "Sul cross di Zampano c’eravamo sia io sia Moreo, lui era davanti! Tant'è che lì per lì mi sono quasi arrabbiato perché forse io avrei potuto colpire meglio la palla". Continua: "Ci abbiamo provato entrambi col tacco, poi per fortuna sulla respinta del portiere ero proprio lì e ho solo dovuto appoggiare in porta un gol importantissimo". Manca poco alla fine: "Restano 12 partite, non sono poi molte, anzi. Quindi a prescindere dalla classifica dell’avversario bisogna vincere sempre, non conta nient’altro". Tutti uniti verso l'obiettivo: "Certo, battere una squadra forte come il Pordenone dà una spinta in più sul piano della fiducia, ma il campionato era e sarà molto equilibrato. Chi insegue deve vincere e sperare nei passi falsi del Venezia, noi speriamo che gli altri facciano male, ma siamo gli unici ad avere tutto nelle nostre mani".