Reggina, Maurizi: "Il mio futuro lo vedo qui"

Serie C - Lega Pro
Il presidente della Reggina Praticò e Maurizi, foto Instagram Reggina
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L’allenatore della Reggina ha parlato del momento della sua squadra, sottolineando pregi e difetti dei suoi giocatori. Intanto, Maurizi mostra fiducia alla società: "Il mio futuro lo vedo qui, su questa panchina"

La vittoria ottenuta contro la Fidelis Andria nell’ultimo turno di campionato ha riportato il sereno in casa Reggina, turbata dalle sconfitte consecutive arrivate con Cosenza e Trapani. Gli amaranto sono però riusciti ad alzare la testa, conquistando tre punti fondamentali non solo per la classifica, ma anche per il morale. Soddisfatto della reazione della squadra è anche l’allenatore Maurizi, intervenuto per analizzare il momento dei suoi giocatori: "Le vittorie permettono di analizzare con più serenità o progressi o gli errori di una progettualità. Per fare qualsiasi cosa devi sgombrare i pensieri negativi. Abbiamo sbagliato qualche uscita e qualche passaggio di troppo e ci ha creato qualche problema l'Andria, ma alla fine siamo stati bravi a restare in partita Il Monopoli è una realtà di questo campionato, i dati di fatto dicono questo. Hanno due punti di media a partita, un ottimo sistema di gioco, se hanno 18 punti li meritano. La classifica? Mi piace stare dall'altra parte per fare felice la gente che ama la Reggina. C'è il rischio di cadere in depressione dopo una sconfitta, ci sta un po’ di pressione, forse ce la siamo messa di sopra noi stessi. Dobbiamo stare sereni e cauti, sia nell'esaltazione che nella depressione. Serve equilibrio. Reggio é una tappa fondamentale della mia carriera, sia dal punto di vista tecnico che umano, perché tra l'altro la gente mi dimostra sempre grande stima. Sono a mio agio a lavorare a Reggio e nella Reggina. Futuro? Vorrei stare a Reggio – sottolinea Maurizi a Reggio TV - più tempo possibile, ma contano i risultati, il nostro mestiere è così. Mi piace molto la città e la società".

L’elogio a Bianchimano

Maurizi poi si sofferma sui singoli, partendo da Bianchimano: “Non era facile rientrare dopo tanto tempo, come anche Tulissi e Sciamanna, ma sono chiaramene calciatori importanti davanti.  Brava la società a mantenerlo, perché poteva andare nella categoria superiore. La società ha rinunciato a qualcosa di importante. Cosa deve migliorare? Si deve allenare meglio, si gioca come ci si allena. Pretendo molto durante gli allenamenti, poi ognuno sa come comportarsi fuori dal campo. Tulissi? É alla terza partita con noi, dopo la Paganese si è fatto male in allenamento. Mi piace molto come calciatore che come ragazzo, sta in silenzio e lavora molto".