Catania, Marchese: "Amo questa maglia. La squadra non merita questa categoria, dobbiamo riportarla dove merita"

Serie C - Lega Pro
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Giovanni Marchese è ormai un veterano della squadra etnea e ha vissuto un avvio di stagione da protagonista: undici presenze, un gol e cinque assist. L'obiettivo è riportare Catania in alto: "Ci sostiene una città intera, dobbiamo riportare questa società nel posto che merita"

Siciliano doc, veterano del Catania. Giovanni Marchese, dopo tanta Serie A (anche con la squadra etnea) è ripartito dalla Serie C. L'obiettivo adesso è riportare i rossoazzurri nelle categorie più alte, "dove il Catania merita di stare". E Marchese sta aiutando eccome la squadra, non solo con le parole da leader ma anche con i fatti. Finora undici presenze, con un gol e cinque assist. Insomma, carisma e doti tecniche. Dopo la vittoria contro la Paganese, il Catania è da solo al secondo posto in classifica con 25 punti, alle spalle del Lecce a quota 30. E domenica al Massimino arriva il Catanzaro, una sfida presentata in conferenza stampa da Marchese: "Contro la Paganese volevo incidere. Sono felicissimo quando vinciamo e faccio assist per i compagni, per me è come se segnassi io. La presenza di giocatori esperti in rosa è importante, quando ero giovane seguivo sempre i più esperti per rubare i loro segreti".

Obiettivo promozione

Marchese traccia poi un bilancio del campionato fin qui disputato: "Non possiamo sempre esprimerci al meglio, ma sul piano del gioco l'unica partita deludente è stata quella contro la Sicula Leonzio. A Reggio invece abbiamo perso pur giocando bene, ma capita in questa categoria. I campionati si vincono contro le piccole, perché le squadre veramente forti sono poche". L'obiettivo è riportare il Catania in alto: "Amo questa piazza e sono felice di giocare per questa maglia. Ho altissime motivazioni, voglio portare il Catania dove merita. Quando giochiamo, con noi scende in campo un'intera città a sostenerci, non meritiamo questa categoria. Per questo dobbiamo dare il massimo per questa casacca e trasmettere questo concetto ai più giovani". A partire dal prossimo impegno contr il Catanzaro: "Dobbiamo giocare da Catania, oggi comincia il lavoro vero per preparare questa sfida. Djordjevic? Non siamo in concorrenza, ci impegniamo entrambi e poi l'allenatore fa le sue scelte. A me non cambia molto giocare con il 4-3-3 o con il 3-5-2, perché mi alzo in avanti anche con la difesa a 4".