Reggina, Praticò: "L'obiettivo resta la salvezza, ma non ci precludiamo nulla"

Serie C - Lega Pro
Il presidente Praticò in conferenza stampa, foto Instagram Reggina
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Il presidente della Reggina non distoglie l’attenzione dall’obiettivo primario che rimane la salvezza, ma sottolinea al contempo di non precludersi nulla come società

L’ottimo avvio di campionato della Reggina non distoglie la società amaranto da quelli che sono gli obiettivi di inizio stagione, uno su tutti la salvezza. Uno scopo ben preciso quello del presidente Praticò, innamorato della propria squadra e convinto di potersi togliere tante soddisfazioni. I risultati di questi mesi danno ragione al numero uno del club, riuscito ad allestire una squadra capace di tenere testa alle big del girone. Nonostante la classifica induca a pensare in grande, Praticò non ha nessuna intenzione di abbandonare i progetti di inizio stagione, puntando in primis al mantenimento della categoria, per poi prendersi quanto di buono dovesse arrivare.

Brividi da presidente

Una tifoseria presente, una squadra piena di buone individualità e un allenatore preparato, sono questi gli ingredienti della Reggina di Praticò, capace di rimanere a galla nonostante le mille avversità, soprattutto economiche. "Mi vengono i brividi a pensare di ricoprire la carica di presidente della Reggina, svolgo questo ruolo con grande passione. Certo, gestire un club al Sud Italia non è semplice, anno dopo anno bisogna fare un passettino verso il consolidamento. Il ripescaggio in D e in C sono state opportunità importanti che abbiamo voluto cogliere e che sicuramente rifarei, al di là di qualche amarezza. Il nostro girone è quello più bersagliato dalle penalizzazioni, ma un motivo c’è. Nel Sud l'economia è stagnante, le più grandi "aziende" sono il Comune o la Provincia, è difficile trovare partner che possano dare un sostegno economico importante. Obiettivi? Ricordo l'incredibile impresa della Reggina 1987-1988, che con una squadra di illustri sconosciuti ha conquistato la B. Non vogliamo precluderci nulla, ma siamo costretti a stare con i piedi per terra e a mantenere la categoria. Sarebbe facile prefissare obiettivi ambiziosi, ma se poi non riusciamo a raggiungere certi obiettivi, mi sembrerebbe di prendere in giro la gente".