Fermana, la lezione di Pordenone: vittoria e pulizia negli spogliatoi

Serie C - Lega Pro

I calciatori marchigiani hanno ripulito le stanze del Bottecchia prima di lasciare lo stadio, buttando via cartacce e bottiglie. Un gesto di educazione che va oltre i tre punti conquistati sul campo.

MONDIALI, L'ESEMPIO DEL GIAPPONE: SCONFITTA E SPOGLIATOI PULITI

SERIE C, I RISULTATI DELLA NONA GIORNATA

 

Una vittoria importante, che ha permesso di accorciare le distanze dalla vetta della classifica e spingersi a un solo punto dalla prima della classe. Un messaggio per tutti, dimostrando che l'esempio che ogni calciatore può dare ai più giovani va ben oltre il terreno di gioco. Nell'ultimo weekend del girone B di serie C, valido per la nona giornata di campionato, la Fermana ha vinto due volte. La prima, espugnando il terreno di gioco del Pordenone primo in classifica grazie alla rete realizzata su calcio di rigore da Manuel Giandonato - vecchia conoscenza della serie A con le maglie di Juventus e Lecce - e portandosi a 17 punti in classifica, in seconda posizione e a -1 dalla vetta. La seconda mettendo a segno il gol più bello, quello che fa rima con educazione e gentilezza. Dopo la doccia, i calciatori marchigiani hanno ripulito lo spogliatoio dello stadio "Ottavio Bottecchia", gettando via bottiglie e carte, raccogliendo tutto in dei sacchi della spazzatura e lasciando le stanze pulite. Così come le avevano trovate. Un gesto raccontato sulla pagina Facebook della Fermana, che rende ancor più positiva la trasferta dei canarini in Friuli.

Tre punti e spogliatoi puliti: la doppia vittoria della Fermana a Pordenone

"I gialloblù prima della partenza hanno riordinato lo spogliatoio dello stadio Bottecchia, lasciandolo pulito come all'arrivo". Questo il testo che accompagna il video postato dalla Fermana sui social. Oltre alla vittoria contro un Pordenone che arrivava da imbattuto alla sfida di domenica 28 ottobre, per gli uomini allenati da Flavio Destro (papà di Mattia, attaccante del Bologna) un motivo di soddisfazione in più al rientro nelle Marche. Un esempio che ricorda quello dato dal Giappone in occasione dei Mondiali 2018 in Russia: dopo l'eliminazione negli ottavi di finale per mano del Belgio, maturata negli ultimi istanti di gara, i nipponici allenati da Akira Nishino avevano pulito gli spogliatoi utilizzati nella Rostov Arena, lasciando in bella mostra un biglietto con la scritta "grazie" in russo. È la magia del calcio, in grado di lanciare messaggi positivi anche dopo il fischio finale di una partita.