La Juve, il Leganes e un gol pazzesco: la Liga ai piedi di Don Gabriel

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L'inchino di Gabriel Appelt Pires dopo il gran gol da metà campo contro il Betis (foto twitter @LaLiga)

La rete segnata contro il Betis si candida per un posto tra le migliori reti di stagione in Spagna e non solo, il centrocampista brasiliano ex Juventus si prepara a festeggiare la permanenza in Liga dopo la promozione dell’anno scorso

A Gabriel Appelt Pires sono serviti 64 minuti della partita tra Leganés e Betis Siviglia per segnare uno dei gol più belli della Liga in questa stagione. Il brasiliano classe 1993 è riuscito a prendere palla metà campo dribblando un Rubén Pardo, a controllarla, a guardare la posizione del portiere avversario prima di lasciar partire un sinistro che si è infilato sotto l'incrocio per il momentaneo 3-0 della squadra di casa. Un gioiello che ha reso ancora più bella la vittoria della squadra attualmente al 16º posto in classifica con i suoi 33 punti. Pires si è così seriamente candidato a un posto sul podio delle migliori reti di questa stagione, non solo in Spagna ma addirittura in Europa; nulla da fare per Adan, che dalla sua posizione ha potuto soltanto guardare il pallone entrare in rete. Una serata da ricordare per il centrocampista protagonista di un'ottima prestazione, fatta di spinta e copertura utilissima per la sua squadra che ha così festeggiato tra la gioia e l'incredulità la rete del momentaneo 3-0.

"Vaya golazo!"

"In realtà Adan, il portiere avversario, ha immaginato la mia giocata ancora prima di me, perché quando guardo verso la porta mi rendo conto che sta correndo per recuperare la posizione - ha poi confessato il brasiliano al termine della partita - quando poi ho visto anche il pallone che stava entrando ho detto: 'ma guarda che gol, questo bisogna celebrarlo per bene!'". La quinta rete della stagione di Pires non verrà dimenticata molto presto al Butarque, visto che con i tre punti conquistati ieri contro il Betis la squadra ha praticamente conquistato lo salvezza aritmetica; manca un solo punto in due giornate perché la squadra possa festeggiare la permanenza in Liga.

Dopo la promozione, le conferme

Un passo importante verso l'obiettivo e un nome che ritorna, dopo l'impresa dell'anno scorso - quando la squadra del comune situato a 11 km da Madrid e abitato da circa 200.000 persone - era riuscito a conquistare la promozione nella massima serie con pochissimi soldi a disposizione e un piccolo stadio con appena 8000 spettatori. Era stata la passione a fare la differenza, oltre alle qualità dell'allenatore argentino Asier Garitano, condottiero arrivato nel 2013 e capace di condurre la squadra fino alla Primera Division spagnola. Fino ad allora il periodo migliore del Leganes era stato negli anni ’90, quando per ben 11 anni il club era riuscito a mantenere la categoria in Segunda accogliendo tra i suoi giocatori anche un giovanissimo Samuel Eto’o in prestito dal Real Madrid. Poi le retrocessioni e i problemi economici che hanno allontanato il Leganes dai grandi palcoscenici. Almeno fino all'anno scorso...

Il passato alla Juventus e in Italia

Prima la promozione poi le conferme, una su tutte è proprio quel Gabriel Appelt Pires in prestito dalla Juventus che si è inserito in una rosa apparentemente normale ed è riuscito a mettere tutto il suo talento al servizio dei compagni. Tanti giocatori in prestito, uno anche dalla società bianconera che aveva creduto in lui portandolo in Italia ad appena 17 anni. "Quando è arrivata l'offerta della Juventus avevo debuttato in Brasile da appena un anno ed ero scettico, perché credevo di essere troppo giovane per lasciare il mio paese; ma quando arriva una proposta del genere è molto difficile dire di no…", aveva detto il calciatore nel corso di un’intervista rilasciata Fox Sports ricordando il suo arrivo in Italia. "A Torino ho vissuto un lungo periodo di adattamento ma ho trovato poco spazio perché difficilmente si punta sui giovani, anche se qualche allenamento con la prima squadra l'ho fatto e li ho potuto imparare molte cose". La Juve, infatti, non l’ha dimenticata e anche dalla Spagna la segue con interesse come dimostrano i messaggi suoi social prima dei grandi match dei bianconeri.

Sognando la Nazionale brasiliana

Per Gabriel poi è arrivato il momento di iniziare a girare in prestito: dalla Pro Vercelli a Pescara, dallo Spezia fino a Livorno - dove aveva già fatto vedere gol spettacolari come quello contro la Ternana nel 2007. Poi il passaggio in Spagna: "Quando ero a Livorno mi è arrivata la proposta del Leganes e giocare in questo paese è sempre stato un mio obiettivo - racconta - sapevo di non andare in un club conosciuto (visto che era in seconda divisione) ma ci siamo trovati e siamo così cresciuti assieme. Siamo stati promossi subito, abbiamo festeggiato e ancora oggi la città non crede di essere nella massima serie spagnola". Dal Brasile all’Italia fino alla Liga, ora sulle pagine di tutti i quotidiani web per il suo gol fantastico dalla grande distanza dopo quelli già segnati contro Barça e Real. Gabriel si sta togliendo le sue soddisfazioni in attesa di riuscire magari a realizzare il sogno più grande: "Il mio obiettivo è quello di mantenere i piedi per terra e di pensare solo al presente - aveva detto nei mesi scorsi - la Nazionale? Non ho ancora sentito il ct del Brasile ma nulla è impossibile". Sogna Appelt Pires con il suo Leganes verso un futuro che promette di dargli ancora grandi gioie.