Real Madrid, Kroos: "No al taglio stipendi, ognuno faccia beneficenza come preferisce"

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Il centrocampista tedesco del Real Madrid: "Una riduzione dello stipendio è come una donazione fatta invano. Meglio ricevere lo stipendio intero e con quello ognuno può aiutare gli altri come preferisce". Sul futuro del calcio: "Forse questa crisi cancellerà alcune cifre estreme, non è detto che sia un male"

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"Una riduzione dello stipendio è come una donazione fatta invano". Mentre il calcio spagnolo discute del possibile taglio degli stipendi ai giocatori in piena pandemia da coronavirus, Toni Kroos prende una posizione netta e in controtendenza. Per il centrocampista tedesco del Real Madrid, intervenuto ai microfoni di SWR Sport, sarebbe più opportuno "ricevere lo stipendio intero e con quello ognuno può aiutare gli altri come preferisce, facendo beneficenza".

"Crisi calcio? Scompariranno alcune cifre estreme"

Nella Liga a optare per la decurtazione degli stipendi dei tesserati sono stati sin qui Espanyol, Atletico Madrid e Barcellona. In casa Real Madrid la discussione tra giocatori e club è entrata nel vivo, ma Kroos ha le idee chiare: "Ci sono tante situazioni nelle quali è necessario dare una mano - spiega il 30enne, campione del mondo con la Germania nel 2014 - a tutti viene chiesto di aiutare dove serve, ma ognuno deve poterlo fare come preferisce. Questa è la mia idea". Kroos si è anche soffermato sul calcio che verrà dopo l'emergenza: "Sarà diverso. Molti club risentiranno dell'assenza di entrate già pianificate. Anche de dipende da quanto tempo durerà lo stop forzato. Se, ad esempio, si dovesse giocare di nuovo a maggio, si troveranno sicuramente delle soluzioni. Se la sospensione dovesse durare fino all'inverno, posso immaginare che alcuni club avrebbero difficoltà significative. Ciò cambierebbe il calcio così come lo conosciamo". E anche le cifre garantite ai giocatori: "Non so alcuni ingaggi potranno esistere ancora - è la convinzione di Kroos - magari certe cifre estreme che ci sono state negli ultimi anni non si vedranno più. Potrebbe non essere un male, ci sono tanti eccessi nel nostro mondo".