Qualificazioni: gol e risultati del sabato

Mondiali

Con due reti di un Ronaldo fenomenale il Portogallo batte l'Ungheria e resta a meno 3 dalla Svizzera di Petkovic, in grado di vincere contro la Lettonia la quinta partita consecutiva di queste qualificazioni. Belgio bloccato in casa dalla Grecia, Francia senza problemi contro Lussemburgo, crisi per l'Olanda che perde in Bulgaria e mette a serio rischio la qualificazione. Bene la Bosnia, guidata da un grande Pjanic

SVIZZERA-LETTONIA 1-0 (66' Drmic)
Cinque su cinque, questa Svizzera sa solo vincere. Anche contro la Lettonia arriva un successo dunque per la nazionale elvetica, nonostante la squadra di Petkovic abbia dovuto sudare molto più del previsto e aspettare l'ingresso in campo nel secondo tempo di Drmic per portare a casa la vittoria e confermare il primo posto nel gruppo B a + 3 sul Portogallo di Ronaldo, che ora, dopo aver battuto l'Ungheria, avrà a disposizione solo un risultato, ovvero la vittoria, nello scontro diretto che giocherà proprio in Svizzera il prossimo 6 settembre. Dopo un primo tempo soporifero, caratterizzato dai troppi errori commessi sotto porta degli uomini di Petkovic, è arrivato solo nella ripresa il gol decisivo dell'attaccante del Moenchengladbach, bravo a farsi trovare pronto all'appuntamento col cross dalla sinistra di Mehmeti, perfettamente servito da un filtrante di Dzemaili (ottima la sua prova). Tre punti col minimo sforzo, dunque, per la Svizzera. Ma finché saranno questi i risultati, anche se non guida la nazionale col gioco migliore d'Europa, Petkovic può dormire sonni tranquilli.

PORTOGALLO-UNGHERIA 3-0 (32' André Silva, 36' e 65' Ronaldo)
Dopo la vittoria della Svizzera contro la Lettonia il Portogallo di Ronaldo non poteva permettersi passi falsi in casa contro l'Ungheria. La nazionale campione d'Europa non si è fatta pregare e ha risposto presente, chiudendo la pratica magiara in appena 4 minuti, tra il 32' ed il 36' del primo tempo. Merito come sempre di un CR7 straordinario, in grado di segnare l'ottavo e il nono di queste qualificazioni mondiali (sono 15 invece le reti messe a segno nelle ultime 14 partite giocate col Portogallo), ma anche di un André Silva che si è dimostrato degno compagno di reparto del fenomeno del Real. Gol e assist per l'attaccante del Porto, decisivo oltre che nel portare in vantaggio i suoi al 32' al termine di una bella azione iniziata proprio da Ronaldo, anche nel servire con uno straordinario colpo di tacco il fuoriclasse madridista per la rete del 2-0. Fino alla partita contro l'Ungheria, Ronaldo aveva segnato un gol ogni 38 minuti in queste qualificazioni e per non rovinare troppo la sua media il portoghese decide di mettere la propria firma anche nel secondo tempo della partita, quando al 65', su una punizione da posizione molto defilata, disegna una traiettoria incredibile che si infila imparabilmente alla sinistra di Gulacsi. La festa di Lisbona è completa, ma ora Fernando Silva sa che per farla diventare un trionfo dovrà andare a vincere in Svizzera il prossimo 6 settembre: con un Ronaldo così, però, tutto è veramente possibile.

ANDORRA-ISOLE FAR OER 0-0
La classifica non contava nulla, tra Andorra e Isole Far Oer in palio c'era solo l'onore. E la possibilità, in caso di risultato utile, di aggiornare la storia del calcio del proprio paese. Alla fine ci è riuscita Andorra, che dopo il suo unico punto conquistato ben 4221 giorni fa in uno 0-0 contro la Finlandia, era il 3 settembre del 2005, aggiorna le proprie statistiche ufficiali con un punto che può essere considerato anche una vittoria. 

La classifica del Gruppo B: Svizzera 15, Portogallo 12, Ungheria 7, Isole Far Oer 5, Lettonia 3, Andorra 1

 

LUSSEMBURGO-FRANCIA 1-3 (28' e 77' rig. Giroud [F], 34' rig. Joachim [L], 37' Griezmann [F])
Doveva essere una passeggiata e alla fine una passeggiata è stata. Non proprio in pieno centro tra negozi di lusso, oppure lungo i viali alberati degli Champs-Élysées, ma pur sempre una passeggiata. troppo facile per la Francia di Deschamps battere il minuscolo Lussemburgo, nonostante fino a 15 minuti dal termine ci fosse solo una rete a dividere le due squadre in campo. I vice campioni d'Europa partono forte, schiacciano nella loro difesa i timidi giocatori avversari e trovano il vantaggio con Giroud al termine di una bella azione in velocità che parte da Kante, passa da Griezmann e viene rifinita da Dembele, prima della zampata del centravanti dell'Arsenal. Quando tutti attendevano a questo punto una goleada dei francesi, ecco però il gol che non ti aspetti, quello del pareggio del Lussemburgo, arrivato su rigore con Joachim (miglior marcatore nell storia della sua nazionale) per un vistoso fallo di Matuidi su Da Mota. Passano 3 minuti e la Francia si riporta in vantaggio, ancora grazie a un rigore, questa volta per un fallo su Sidibe: dal dischetto si presenta Griezmann che non fallisce. Un palo per parte (altro pericolo incredibilmente subito dalla Francia) e si passa al secondo tempo nel quale la squadra di Deschamps controlla senza fare troppa fatica fino al gol del definitivo 3-1 firmato ancora da Giroud. Quarta vittoria consecutiva e primo posto solitario confermato: nonostante tutto Deschamps può sorridere.

SVEZIA-BIELORUSSIA 4-0 (19' rig. e 49' Forsberg, 57' Berg, 78' Thelin)
La Svezia poteva e doveva solo vincere contro la Bielorussia. Per rimanere attaccata alla speranza qualificazione diretta e provare ad approfittare di un eventuale passo falso dell'Olanda, seconda a pari merito proprio con la squadra di Andersson e impegnata in Bulgaria. Ebbene, missione compiuta: 4-0 e passa la paura. Nel primo tempo il vantaggio arriva dopo 19 minuti su calcio di rigore, fischiato per un chiaro fallo su Berg e trasformato senza problemi da Forsberg. Al limite del comico invece il raddoppio, sempre del numero 10 svedese, arrivato grazie a un clamoroso errore del portiere ospite Gorbunov, che si fa passare tra le gambe una debole conclusione dell'attaccante del Lipsia. Non contento, il numero 1 della Bielorussia sbaglia anche 9 minuti più tardi, quando esce a vuoto su un traversone dalla sinistra e lascia a Berg la più facile delle occasioni per siglare il 3-0. Nel finale c'è gloria anche per Kiese Thelin, attaccante classe 94' dell'Anderlecht ma in prestito dal Bordeux, che scattato sul filo del fuorigioco non ha avuto difficoltà nel trasformare in rete un grande assist di Hiljemark.

BULGARIA-OLANDA 2-0 (5' e 20' Delev)
Se la Svezia chiama, l'Olanda non risponde. E la Russia ora è sempre più lontana. Continua la crisi senza fine della nazionale oranje che viene battuta 2-0 anche dalla Bulgaria e dopo aver fallito la qualificazione agli Europei ora rischia seriamente di mancare anche l'appuntamento col Mondiale del 2018. Colpa di una classifca impietosa, che dopo 5 gare vede la nazionale di Blind al quarto posto del proprio girone con soli 7 punti, ben 6 in meno rispetto alla Francia capolista. Contro l'Ungheria Strootman e compagni partono malissimo, subiscono due reti in 20 minuti da Delev anche a causa di un vistoso errore del 17enne difensore dell'Ajax De Lidt (il più giovane esordiente nella storia della nazionale olandese), mandato in campo con molta fiducia ma forse un po' troppa leggerezza da Blind, e nella ripresa non riescono a reagire in maniera sufficiente, costruendo di fatto una sola grande occasione con Robben. Troppo poco per una squadra chiamata a riscattare il fallimento del precedente bienno. Per la Bulgaria di Tonev invece è l'ora di esultare: con questa vittoria la nazionale di Hubchev può guardare con maggiore ottimismo al futuro e sperare anche in un secondo posto, piazzamento impensabile all'alba di queste qualificazioni mondiali.

La classifica del Gruppo A: Francia 13, Svezia 10, Bulgaria 9, Olanda 7, Bielorussia 2, Lusemburgo 1

 

BELGIO-GRECIA 1-1 (46' Mitroglu [G], 89' Lukaku [B])
Arriva da Bruxelles la più grande sorpresa di questo sabato di partite valide per le qualificazioni ai Mondiali di Russia 2018. E pensare che quella della Grecia poteva essere una vera e propria impresa, se la difesa guidata da Manolas e Papastathopoulos fosse riuscita a reggere per altri 5 minuti agli attacchi disperati dei Diavoli Rossi di Martinez. Invece, alla fine, è arrivato ancora una volta il piedone di Lukaku a sistemare le cose e a rendere meno indigesta alla nazionale di casa la serata dello Stadio Re Baldovino. Un pareggio, quello strappato in extremis dal Belgio, che la squadra di Martinez ha però ampiamente meritato per atteggiamente e volontà di schiacciare sin dai primissimi minuti la difesa greca. Nel primo tempo è stato Fellaini il più pericoloso, vicinissimo al gol in almeno un paio di circostanze, mentre Mertens e Nainggolan, controllati benissimo dai greci non sono riusciti a servire con la continuità giusta il centravanti dell'Everton. Terminato 0-0 il primo tempo, la nazionale belga non fa nemmeno in tempo a tornare sul terreno di gioco che arriva subito la beffa firmata da Mitroglou, bravo a prendere in contropiede la difesa di casa che stava salendo verso il centrocampo e a bucare Cortois in uscita. La reazione del Belgio è furente, le occasioni arrivano ma la Grecia resiste e comincia anche a picchiare: fino all''89', appunto, e alla zampata, ancora una volta decisiva, di Lukaku.  

BOSNIA-GIBILTERRA 5-0 (4' e 42' Ibisevic, 52' Vrsajevic, 56' Visca, 93' Bicakcic)
Senza Dzeko, ci pensa Ibisevic. Con l'illuminante partecipazione di Pjanic. Battere Gibilterra doveva essere una formalità per la Bosnia e alla fine formalità è stata. Merito della regia del centrocampista della Juve e dell'istinto del gol dell'attaccante dell'Hertha Berlino, già in gol dopo appena 4 minuti proprio su pregevole invito dalle retrovie dell'ex giallorosso: stop al volo, destro incrociato e la partita è praticamente già archiviata dopo nemmeno 300 secondi. Il resto diventa accademia e geometrie bosniache, che trovano in Pjanic il costante ispiratore di una manovra alla quale Bigilterra proprio non può trovare opposizione. Il 2-0 arriva come naturale conseguenza quando mancano 3 minuti alla fine del primo tempo: Pjanic ispira ancora, Visca crossa e Ibisevic, tutto solo e in sospetta posizione di fuorigioco, mette dentro senza problemi. Nella ripresa il divario tra le squadre in campo viene allargato ancora di più dalla stanchezza dei giocatori di Gibilterra e arrivano altri 2 gol: prima Vrsajevic infila alle spalle di Ibrahim un traversone dalla sinistra sul quale nessuno era riuscito a intervenire, poi lo stesso esterno dell'Osmanlıspor trova perfettamente piazzato in mezzo all'area Visca per la rete del 4-0. Al 93' poi il gol del definitivo 5-0 del difensore centrale Bicakcic, bravo a sfruttare un rimpallo in area proprio nell'ultima azione della partita. Con questa vittoria la Bosnia raggiunge la Grecia al secondo posto, superandola in classifica per la differenza reti, in attesa della partita delle 20.45 tra la nazionale ellenica e il Belgio

La classifica del Gruppo H: Belgio 13, Grecia 11, Bosnia 10, Cipro 4, Estonia 4, Gibilterra 0