Italia, (come stanno) le possibili avversarie al playoff Mondiale

Mondiali

Quali sono e come stanno le possibili avversarie dell'Italia ai playoff: ci si gioca l'accesso ai Mondiali di Russia 2018

Il brivido del match con la Macedonia è alle spalle: i tre punti conquistati in Albania sono valsi all’Italia non solo la qualificazione ai playoff per il Mondiale, ma anche un posto come testa di serie tra le seconde classificate, un buon vantaggio in vista degli spareggi per Russia 2018, in programma tra il 9 e il 14 novembre prossimo. Terminate le gare dei gironi, il quadro è finalmente completo. Quattro le possibili avversarie degli Azzurri di Ventura (i sorteggi a Zurigo il 17 ottobre alle 14.00, ndr): Svezia, Grecia, Irlanda e Irlanda del Nord. Svizzera, Croazia e Danimarca le altre tre teste di serie. Analizziamo, dunque, i punti di forza e le debolezze delle quattro candidate a incontrare la Nazionale ai playoff.

Svezia

La Svezia è certamente la squadra da evitare. L'addio di Zlatan Ibrahimovic sembrava poter ridimensionare le ambizioni degli scandinavi, che però si sono dimostrati nazionale di alto livello, dando fastidio alla Francia in vetta al Girone A e superando il classifica anche l'Olanda. Per intenderci: se non fosse stato per la sconfitta in Bulgaria, la squadra di Andersson avrebbe già staccato il pass per la Russia. La Svezia è una squadra con diverse armi a sua disposizione: c'è sì la velocità del talento Forsberg, ma anche il cinismo da area di rigore di Marcus Berg, che ha chiuso le qualificazioni con 8 gol all'attivo. Una delle pecche del gruppo gialloblu è certamente la fantasia: il 4-4-2 è un modulo solido e ormai rodato, utile a sostenere un gioco molto fisico, che lascia poco spazio alle grandi giocate dei singoli.

Grecia

Contrariamente alla Svezia, la Grecia sembra essere la squadra più abbordabile che gli Azzurri potrebbero pescare dall'urna di Zurigo. Seconda nel Girone H dietro il Belgio, la squadra di Skibbe offre una grande solidità difensiva ma davvero poche alternative in avanti. Kostas Mitroglu, l'uomo di punta della nazionale ellenica, è giocatore esperto, abituato anche a grandi palcoscenici ma poco incisivo sotto porta negli ultimi anni. 17 i gol segnati dalla Grecia nelle qualificazioni, appena 6 quelli subiti: numeri che sono bastati per lasciare due punti dietro l'ostica Bosnia. Una nazionale quadrata, che spesso fa giocare male le proprie avversarie: considerati anche i precedenti, per l'Italia potrebbe essere un'avversaria alla portata.

Irlanda

L'Irlanda è certamente tra le squadre più insidiose che sono presenti nel gruppo delle non teste di serie per i playoff. Il gruppo allenato da Martin O'Neill è forte, unito: lo dimostra anche la grande vittoria nell'ultima giornata in Galles, che ha permesso alla nazionale di scavalcare Bale&co in classifica e, dunque, di tenere viva la speranza del Mondiale. Quella britannica è una squadra storicamente ostica da affrontare e per questo - se possibile - da evitare: nonostante i precedenti con l'Italia non siano favorevoli agli irlandesi, gli Azzurri hanno dimostrato di poter soffrirne il calore e l'entusiasmo.  

Irlanda del Nord

È, tra le due, l'Irlanda meno quotata, ma non per questo motivo la meno insidiosa. La squadra di Michael O'Neill ha dimostrato di valere un posto ai playoff per Russia 2018, seconda solo alla Germania e capace di tenere a buona distanza nel Girone C Repubblica Ceca e Norvegia. Quella nordirlandese è una nazionale solida e fisica, tipicamente britannica: solo 6 i gol subiti nelle otto partite di qualificazione. L'inesperienza è probabilmente un punto non a loro favore, visto che per la prima volta si affacciano a una sfida per una competizione così importante (nel 2016 hanno però fatto un'ottima figura all'Europeo, ndr). La stella è Kyle Lafferty, passato diverse stagioni fa anche da Palermo: la sua altezza lo rende pericoloso in fase aerea, ed è proprio sulle situazioni di palla inattiva che la Nord Irlanda potrebbe dare fastidio all'Italia.