Mondiali 2018 Russia, una birra per ogni nazionale: la curiosa collezione di Gus

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Gus e la sua collezione "Mondiale" di birra (foto Daily Mirror)
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Un ragazzo inglese tifoso del Cheltenham Town ha trovato un modo originale per seguire con ancora più partecipazione il Mondiale in Russia: una birra per ogni squadra. "Ne bevo una ogni volta che la nazionale verrà eliminata. La mia famiglia pensa che io sia pazzo". E il suo pronostico sull'ultima birra da stappare è...

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Alla fine è tutta una questione di passioni, quella per il calcio e quella per la birra. Una specie di unione perfetta tra due mondi vicinissimi. Lui, praticamente un vincitore anticipato del Mondiale della follia, è una via di mezzo tra un Homer Simpson e il perfetto collezionista, un “hipster del calcio”, come si è definito sul Mirror, che ha avuto l’idea geniale di dar vita ad una raccolta speciale per Russia 2018: una birra per ognuna delle 32 nazionali in campo. Un’impresa provata già nel 2014 (quando si fermò a 23 tra bottiglie e lattine) e ora compiuta. “Ne berrò una ogni volta che la relativa squadra verrà eliminata”, in una sorta di conto alcolico alla rovescia fino all’ultima birra di tutte, quella di chi non verrà mai esclusa dal torneo e vincerà il Mondiale. La sua fiches? Sulla Krombacher tedesca, buonissima e ben nota, quella di una Germania, almeno secondo il ragazzo inglese, ancora campione del mondo.

In ordine da sinistra a destra: una Sakara Gold egiziana, una Panama Lager e una bottiglia di Hillsburg Regular made in Arabia Saudita (foto Daily Mirror)

“La mia famiglia crede che io sia pazzo”

Lui si chiama Gus Hully, ed è un tifoso del Cheltenham Town, vive nell’omonima città a circa cento miglia a ovest di Londra e nel suo frigorifero ha ora 32 birre pronte per essere aperte e bevute, senza ovviamene mai buttare la preziosa conquista. Sì, perché se il suo listino prezzi non supera le 5 sterline per birra, i suoi viaggi e le lunghe spedizioni per completare la collezione devono sicuramente essere costate molto di più. Gus ha ora birre provenienti dal Panama e dal Senegal, passando per Belgio, Francia, Brasile e persino dai paesi dove l'alcool è illegale, come Iran e Arabia Saudita. Lì è riuscito a compiere il miracolo anche grazie a Twitter, dove ha rintracciato e si è fatto spedire una Hillsburg Regular (analcolica) saudita, pagata (unica eccezione della sua lista molto economica) addirittura 50 sterline. Il viaggio poi è sembrato una sorta di odissea: ore sui siti di spedizioni per trovare una autentica “rotta per la birra”, con il suo cimelio passato per Libia, Emirati Arabi, Dubai, Francoforte e infine Londra, prima di arrivare nelle sue mani. "I miei amici e la mia famiglia pensano che sia pazzo - ha detto al Mirror - pensano che sia uno spreco di soldi, ma questa è la Coppa del Mondo, e si sta parlando di birra: non puoi non esaltarti!”

(foto Daily Mirror)