Mondiali 2018 Russia, l'Iran è senza scarpini. Nike fa chiarezza: "Sanzioni in vigore dal 2015"

Mondiali
Giocatori dell'Iran in allenamento (getty)
iran_getty

L'azienda statunitense fa chiarezza dopo la mancata fornitura di scarpini alla nazionale iraniana: "Non è stata una scelta avvenuta una settimana fa, le sanzioni sono in vigore dal 2015"

RUSSIA 2018: IL CALENDARIO

Arrivata alla sua quinta partecipazione a un Mondiale, l’Iran è stata costretta a fronteggiare una situazione davvero anomala e unica nel suo genere. In Russia, infatti, la nazionale allenata da Queiroz si è trovata senza fornitura di scarpini: i giocatori, a pochi giorni dall’inizio della grande competizione, sono stati quindi costretti ad acquistarli personalmente. La spiegazione è semplice: le sanzioni americane nei confronti di Teheran impediscono a Nike, azienda statunitense, di fornire materiali ai giocatori iraniani quando questi giocano in nazionale (non succede, invece, per i singoli nei club). Una situazione, questa, che ha mandato su tutte le furie giocatori e CT, obbligati ad auto-dotarsi degli scarpini.

La replica di Nike

La stessa Nike, dopo il rumore creato da questa notizia, ha però voluto in una nota ufficiale chiarire quanto accaduto, specificando come questa non sia stata una scelta avvenuta a pochi giorni dal Mondiale, ma come la sanzione sia ormai in vigore dal 2015: “Non si tratta di una scelta di Nike avvenuta una settimana fa - si legge - A Nike, in quanto azienda americana, è proibito fare fornitura alla nazionale iraniana dal 2015 (prima dell'amministrazione Trump). Queste sanzioni esistono da allora. Nike è una compagnia americana e deve sottostare alle legge americana, come tutte le compagnie americane”. E una precisazione: “Legalmente Nike può firmare contratti di sponsorizzazioni con atleti iraniani che giocano in club fuori dal loro paese e questi atleti ricevono regolare fornitura quando sono impegnati con i club esteri di appartenenza. La legge si applica nel momento in cui il giocatore gioca per una squadra iraniana, quindi anche la nazionale. Non è esatto che Nike ha deciso di interrompere la fornitura a una settimana dal Mondiale con una decisione improvvisa. Si tratta di sanzioni in vigore dal 2015”.