Belgio-Tunisia, Martinez: "Noiosi senza Nainggolan? Felici di esserlo, è così che si vince"

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Intervenuto in conferenza stampa prima della seconda gara del suo Belgio ai Mondiali contro la Tunisia, il CT è tornato a parlare anche del centrocampista escluso dai convocati: "Non ci interessa farvi raccontare storie, vogliamo essere uniti e pensare solo a giocare"

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Contro Panama, all’esordio, il netto successo 3-0. Adesso per il Belgio di Roberto Martinez la ghiotta occasione di conquistare la qualificazione agli ottavi di finale di Russia 2018 con un turno di anticipo. Nella seconda giornata del girone G per i ‘Diavoli Rossi’ - una delle squadre più talentuose del Mondiale - l’avversario sarà la Tunisia. Ma nel ritiro del Belgio a tenere banco è ancora l’esclusione dai convocati di Radja Nainggolan: del centrocampista in procinto di passare all’Inter, infatti, si è parlato parecchio nella conferenza stampa di presentazione della prossima gara.

Meglio essere noiosi, così si vince

"Da quando non c’è Radja è tutto molto noioso", l’affermazione di uno dei giornalisti presenti in sala stampa. E’ così che Martinez ha risposto in maniera parecchio piccata. "Siamo felici di essere diventati noiosi – ha detto il CT del Belgio -, noi siamo una squadra di calcio e dobbiamo pensare soltanto al campo. Non siamo qui per farvi raccontare storie o per riempire le pagine dei giornali. Siamo qui per disputare una Coppa del Mondo, il che è un’occasione unica per una Nazionale. Per questo non vogliamo alibi, ma lavoriamo ogni giorno, aiutandoci l’uno con l’altro, con la voglia di rimanere uniti. Lavoriamo tutti insieme e non cerchiamo nessuno a cui dare la colpa. Come ho fatto per far cambiare l’ambiente? Ho cercato di rendermi credibile nel mio ruolo. Ognuno qui deve dare il proprio contributo, anche chi non scende in campo. E dico che essendo noiosi si vince".

Ci saranno sorprese, ma il Mondiale rispetta solo i vincitori

Sguardo poi ai prossimi avversari, Martinez non si fida della Tunisia: "Di sicuro è una squadra che venderà cara la pelle e dunque non ci renderà la vita facile – ha aggiunto il CT del Belgio -, ma ripeto che noi dovremo rimanere uniti e comportarci da squadra. Nei Mondiali non contano i singoli o le stelle, la Coppa del Mondo rispetta soltanto le squadre vincenti. Penso che ci saranno sempre più sorprese, perché oggi tutti possono preparare bene le partite grazie alle informazioni che giungono con l’ausilio della tecnologia. Noi però vogliamo farci trovare pronti".