Mondiali 2018 Russia, è record di autogol: quello di Fernandinho è l'11°

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Quello realizzato da Fernandinho è l'11^ autorete di questo Mondiale, quasi il doppio rispetto al capocannoniere Harry Kane, un record che annienta il precedente primato di 6 firmato a Francia '98. Quasi tutti sono stati decisivi, tranne per la Russia...

TABELLONE DEI QUARTI DI FINALE

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Bouhaddouz, Behich, Etebo, Cionek, Fathi, Cheryshev, Alvarez, Sommer, Meriah, Ignashevich, Fernandinho. 11 protagonisti diversi, 10 Nazionali coinvolte e un nuovo record che straccia quello precedente. È il Mondiale degli autogol, mai così decisivi nel corso della storia. Basti pensare che momentaneamente corrispondono a quasi il doppio rispetto al numero di reti realizzate dal capocannoniere attuale del torneo, Harry Kane, fermo a quota 6. Una statistica impressionante, con le prime avvisaglie che si sono avute nel corso della sfida tra Marocco e Iran quando, un colpo di testa nella porta sbagliata di Bouhaddouz in pieno recupero, ha regalato il primo e unico successo alla Nazionale di Queiroz. In quella prima giornata della fase a gironi è toccato poi a Behich, Etebo e Cionek rendersi spiacevoli attori di un'azione che è finita col beffare il proprio portiere. E quando si parla di errori decisivi non è un caso. Tutti questi autogol sono costati infatti la sconfitta alla Nazionale chiamata in causa, così come pesante in ottica qualificazione è stata l'autorete dell'egiziano Fathi contro la Russia nella seconda giornata. I padroni di casa curiosamente sono gli unici ad aver inserito due nomi nella classifica degli autogol, ma il tocco verso la propria porta di Cheryshev contro l'Uruguay, sul tiro di Laxalt, non ha fatto altre che rassicurare la Celeste sul primo posto finale nel girone. In pratica lo stesso di quanto successo nel gruppo D nella partita conclusiva tra Messico e Svezia, dove l'autorete di Alvarez ha arrotondato nel punteggio il successo degli scandinavi. La carambola incredibile del portiere Sommer ha invece negato alla Svizzera il trionfo sulla Costa Rica, senza mutare però il destino della classifica e del passaggio del turno. Aver segnato nella propria porta non ha cambiato per nulla le sorti della Tunisia, già fuori anticipatamente e in grado comunque di vincere lo scontro finale con Panama.

La sindrome da autogol non ha esaurito il suo effetto nella fase a gironi. La Russia di Cherchesov ha raddoppiato la sua quota negli ottavi contro la Spagna, dove Ignashevich per anticipare Sergio Ramos ha trafitto il suo estremo difensore. È stato però l'errore dal sapore più dolce, visto che alla fine i padroni di casa son riusciti comunque a staccare il pass per i quarti ai calci di rigore. Ed è proprio ai quarti che è arrivata - almeno finora - l'autorete più importante di questa Coppa del Mondo. Il colpo di testa nella direzione sbagliata di Fernandinho ha infatti spalancato le porte al trionfo del Belgio e all'eliminazione della Seleçao. Un errore pagato a caro prezzo non solo per il punteggio finale, ma soprattutto perché ha cambiato la trama dell'incontro e favorito così il gioco dei ragazzi di Martinez. In totale fanno 11, un numero nettamente superiore rispetto al precedente primato, 6, stabilito in Francia nel corso del Mondiale 1998. Tra le Nazionali invece fortifica la sua non invidiabile leadership il Messico, salito a quota 4, mentre la Nigeria è riuscita nell'impresa di segnare autogol per la seconda edizione di fila. Nel 2014 era toccato a Yobo condannare i suoi all'eliminazione contro la Francia. Tutti i record sembrano dunque esser stati battuti, tranne uno: Portogallo-Stati Uniti, disputatasi nel Mondiale nippocoreano del 2002, rimane ad oggi l'unica sfida dove entrambe le squadre hanno commesso un autogol. Riusciranno a fare peggio in questa fase finale?