Islanda, dagli schemi alle otturazioni: il ct Hallgrimsson lascia la panchina e torna a fare il dentista

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Il commissario tecnico della nazionale islandese Heimir Hallgrímsson ha comunicato ufficialmente il suo addio alla squadra dopo sette anni di enorme successo. Per il momento tornerà al suo lavoro quotidiano, quello di dentista

La notizia era nell’aria, ora è diventata anche ufficiale: il commissario tecnico della nazionale islandese Heimir Hallgrímsson non continuerà ad allenare la squadra. Il CT lascia dopo sette anni di grandissimo successo prima come assistente e poi come allenatore, periodo durante il quale la sua squadra è passata dal 104° al 22° posto nella classifica FIFA diventando la nazione più piccola di sempre a raggiungere gli Europei 2016 (durante i quali raggiunse i quarti eliminando l’Inghilterra, in panchina insieme a Lars Lagerbäck) e i Mondiali 2018 (costringendo l’Argentina al pareggio all’esordio prima di essere eliminati dalla Croazia, poi finalista). Il tecnico 51enne ha deciso unilateralmente di lasciare il suo posto e tornerà – almeno per il momento, se non arriverà qualche altra offerta– al suo lavoro quotidiano, ovverosia il dentista. “Ho ancora la mia clinica, mi piace tenermi occupato” aveva detto in un’intervista con il Sun prima dell’inizio dei Mondiali. “Alcuni allenatori vanno a giocare a golf, io faccio il dentista. Nel mondo del calcio non sai mai quanto possa durare un lavoro, perciò è buona cosa avere un’altra professione come piano B. Ai clienti piace e anche a me, tranne quando troppo parlano di calcio e mi annoiano: a quel punto li anestetizzo!”. L’Islanda negli ultimi anni è diventata una squadra iconica non solo grazie al suo lavoro e ai suoi risultati, ma anche al celebre geyser sound dei suoi tifosi. Al CT, però, quel momento aveva cominciato a stancare: “In questo momento lo odio, è stato sovra-utilizzato: è stato un bel momento, ma adesso ogni volta che cammini per strada dall’altro lato cominciano a battere le mani, specialmente gli stranieri”. Da oggi non sarà più un suo problema, a meno che i suoi clienti non comincino a farlo tra un’otturazione e l’altra…