Nazionale, Florenzi: "Giorni duri, ma ci attende un futuro migliore"

Mondiali

Il terzino azzurro, che ha lasciato il ritiro per un leggero fastidio al ginocchio, torna sulla beffarda notte del Barbera: "Sono stati giorni duri, ma nel calcio si cade, ci si rialza e si combatte. Voglia pensare che la vita ci abbia dato un segnale e sono sicuro che ci porterà a un futuro migliore"

TURCHIA-ITALIA LIVE

L’amarezza per la sconfitta contro la Macedonia del Nord che ha interrotto il cammino dell’Italia verso i Mondiali del Qatar è ancora tanta, tantissima. Nonostante la sfida di domani sera contro la Turchia, nella mente degli azzurri c’è sempre la beffarda notte del Barbera: "Quando indossi la maglia della Nazionale e canti l’inno di Mameli assieme a tutto lo stadio non c’è alternativa: vuoi solo vincere", ha scritto sui social Alessandro Florenzi, titolare nella semifinale playoff persa lo scorso giovedì. "Quelle note ti entrano dentro, e sei pronto davvero a tutto. Per la tua squadra e per la tua nazione. Così come abbiamo fatto a Wembley, così volevamo fare a Palermo. Sono stati giorni duri ma la qualità degli uomini si vede nelle difficoltà. Si dice che nel calcio come nella vita si cade, ci si rialza e si combatte, io voglio pensare che la vita ci abbia dato un segnale e sono sicuro che ci porterà ad un futuro migliore…sempre insieme nella buona e nella cattiva sorte. FORZA AZZURRI", il messaggio su Instagram del terzino del Milan.

Florenzi lascia il ritiro per un leggero fastidio fisico

Titolare nella gara contro la Macedonia del Nord, Florenzi non sarà invece a disposizione del Commissario tecnico Roberto Mancini per la gara contro la Turchia in programma martedì sera a Konya. Il terzino destro del Milan ha infatti lasciato il ritiro di Coverciano per un leggero problema fisico: un gonfiore al ginocchio dovuto a un sovraccarico. Nulla di preoccupante, ma per il calciatore rossonero sarà necessario solo un po’ di riposo.

berardi_florenzi_politano_italia_getty

leggi anche

Via anche Florenzi e Politano: 9 gli assenti