Buffon eterno Azzurro: quante leggende in Nazionale

Calcio
A caccia del primato assoluto con la Nazionale, Buffon è lontano 14 presenze da Ahmed Hassan (Foto Getty)
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Al 5° posto tra i nazionali più presenti di sempre, Gigi supererà le 170 gare ufficiali con l'Italia in serata contro Israele. Un record europeo ma non mondiale per il nostro portiere e capitano, preceduto da icone senza tempo. Ecco la top 10 delle bandiere in Nazionale

Dalla neve di Mosca all’inseguimento del Mondiale Russia. Vent’anni di Nazionale per l’infinito Gianluigi Buffon, bandiera e recordman in Azzurro con 170 presenze raggiunte nella notte amara del Bernabeu. L’ennesimo traguardo in carriera per il miglior portiere della scorsa Champions League, ultimo riconoscimento per un numero '1' leggendario non solo in Italia. Senza toccare i primati individuali in Serie A, infatti, Gigi è il calciatore con più presenze in una Nazionale UEFA nonché colui che totalizzato più partite (58) agli Europei tra qualificazioni e fasi finali. Insieme a Carbajal e Matthäus, inoltre, ha partecipato a cinque edizioni dei Mondiali e pretende la sesta in Russia. Impresa quest’ultima che avrebbe dell’incredibile, lui che nel gelo dello Stadio Dinamo esordiva in maglia Azzurra a 19 anni sostituendo Pagliuca in un playoff per accedere al Mondiale. Se il destino ha il senso dell’umorismo, verosimilmente a novembre Buffon sfiderà nuovamente la sorte a 39 anni suonati. Prima, però, vanno aggiornate le statistiche che lo celebrano come primatista europeo con la maglia di una Nazionale. Poco importa se il leader mondiale lo precede di 14 caps, d’altronde il capitano dell’Italia appartiene alla storia tra i 10 highlanders più longevi di sempre.

10) MOHAMMED AL-KHILAIWI (163, ARABIA SAUDITA)

A precedere tra gli altri campioni come Matthäus (150 caps) e Donovan (157) figura l’ex difensore centrale saudita, scomparso nel 2013 a 41 anni a causa di un arresto cardiaco. Bandiera in patria nell’Al-Ittihad e pedina fissa in Nazionale per oltre un decennio, prese parte a due Mondiali (1994 e 1998) realizzando l’unico gol nel 1997 in Confederations Cup (quattro le edizioni disputate) contro l’Australia. Storico numero '3' dell’Arabia Saudia, Al-Khilaiwi resta uno degli sportivi più amati nel Paese.

9) COBI JONES (164, STATI UNITI)

Qualcuno lo ricorda per le treccine e le sgroppate sulla fascia destra, lui che è stato uno degli interpreti più influenti del soccer a stelle e strisce. Leader assoluto per presenze in Nazionale con 15 gol all’attivo, ne accumulò addirittura 70 con la maglia dei Los Angeles Galaxy a partire dal 1996. In precedenza iniziò la carriera tra Coventry e Vasco da Gama, club attratti dalle sue prestazioni al Mondiale casalingo. Ritiratosi nel 2007 come il suo numero '13' da parte dei Galaxy, omaggio fino ad allora inedito nella MLS, si è poi impegnato come assistente tecnico e volto televisivo naturalmente in materia calcistica.

8) IKER CASILLAS (167, SPAGNA)

Decisamente più noto dei suoi predecessori l’ex portiere della Roja, maglia indossata dal 2000 al 2016 a renderlo lo spagnolo più presente di sempre davanti a Sergio Ramos (144). Se il bilancio parla di 94 gol incassati, Casillas è stato il capitano e numero '1' titolare nel ciclo dorato con Del Bosque tra Mondiali (2010) ed Europei (2008 e 2012). Classe 1981 ed ex bandiera del Real Madrid con 18 titoli complessivi, da tre stagioni difende i pali del Porto. Bilancio in Nazionale archiviato definitivamente dopo la rassegna continentale in Francia, tuttavia compare tra i Millennials della storia del calcio al 12° posto (1.046 presenze in carriera ad oggi).

7) VITALIJS ASTAFJEVS (167, LETTONIA)

Poco fortunata in ambito internazionale, quantomeno decorata nella top 10 mondiale grazie all’ex storico capitano. È lui la leggenda della Lettonia, selezione che l’ha premiato come centrocampista dal 1992 al 2010 con 16 gol personali. Oggi 46enne e assistente tecnico della Nazionale, da calciatore si è imposto sia in patria sia all’estero con le maglie di Bristol Rovers, Admira Wacker e Rubin Kazan. Era naturalmente il leader lettone nell’inedito Europeo disputato nel 2004 in Portogallo.

6) IVAN HURTADO (168, ECUADOR)

Considerato il miglior centrale difensivo mai schierato dalla Tricolor, El Bam Bam (chiaro omaggio ai "Flinstones") figura addirittura come il calciatore sudamericano più presente di sempre in Nazionale. Un primato gratificato dalla lunga parentesi nell’Ecuador tra il 1992 e il 2014, maglia vestita per la prima volta a 17 anni segnando al Guatemala. Ritiratosi nel 2013, detiene ad oggi il record per partite disputate (73) nelle qualificazioni ai Mondiali. Un’icona in patria, avvistato pure tra Messico e Qatar a livello di club, mentre in Nazionale ha preso parte a due edizioni dei Mondiali (2002 e 2006) e per sei volte alla Copa America.

5) GIANLUIGI BUFFON (170, ITALIA)

Traguardo tagliato al Bernabeu e presto ritoccato contro Israele, d’altronde i numeri parlano chiaro: 14.801’ in Azzurro, 61 clean sheet e 114 reti al passivo per il recordman di presenze con la Nazionale italiana. Gioie e dolori nella storia di Gigi, vedi il trionfo mondiale del 2006 oppure le recenti delusioni in Francia e in Brasile. Già varcate le 1.000 presenze complessive in carriera (saranno 1.040 stasera a Reggio Emilia in 23 stagioni complessive), Buffon ha indossato per 74 volte la fascia da capitano dell’Italia come Paolo Maldini: entrambi distano 5 gare da Fabio Cannavaro, colui che nel 2011 passò il testimone all’infinito portierone. Vent’anni in maglia Azzurra così ripartiti: 55 presenze in incontri ufficiali, 59 tra Europei e qualificazioni, 48 tra Mondiali e fase precedente fino alle 8 gare disputate in Confederations Cup.

4) MOHAMED AL-DEAYEA (172, ARABIA SAUDITA)

A precedere Buffon a distanza ridotta, sebbene la FIFA gli riconosca 178 caps ufficiali, troviamo un altro portiere dall’infinita militanza in Nazionale: ecco il monumento saudita per 16 anni (1990-2006) intoccabile tra i pali tanto da incidere un bilancio invidiabile. Due soli club nella sua carriera (Al-Tai e Al-Hilal), tuttavia Alex Ferguson pensò a lui nel 2001 prima di virare su Barthez complice un permesso di lavoro negato. In compenso sfidò la Juventus a Riyad nel 2012 in occasione del suo addio al calcio, vetrina che l’ha premiato in quattro rassegne mondiali naturalmente con gli immancabili pantaloni lunghi, vezzo di vecchia data.

3) CLAUDIO SUÁREZ (177, MESSICO)

Inaugura il podio della top 10 l’ex difensore del Tricolor ribattezzato El Emperador, l’unico capitano messicano a sollevare la Confederations Cup (1999) ai danni del Brasile. Un’esperienza ventennale con i club (Pumas, Chivas e Tigres prima di chiudere nella MLS), 14 gli anni con la maglia della Nazionale seppure con qualche riserva: fino ad inizio 2002 vantava già 170 caps, lievitate solo nel 2006 dopo qualche anno ai margini. Certo è che la sua maglia numero '2' è stata un punto fermo per tre edizioni dei Mondiali (sempre eliminato agli ottavi di finale), cinque di Copa America e quattro tra Confederations Cup e Gold Cup.

2) HOSSAM HASSAN (178, EGITTO)

Scavalcato solo nel 2012 in vetta alle bandiere delle Nazionali, il "Maradona del Nilo" difende ancora il record di gol (68) in forza ai Faraoni. Attuale allenatore dell’Al-Masry e prolifico attaccante a livello agonistico, Hassan tentò solo due volte la carriera estera (Paok e Neuchatel Xamax) dopo aver segnato a grappoli in patria soprattutto con l’Al-Ahly. Abbandonato il calcio giocato a 42 anni, in bacheca ha accumulato ben 25 titoli mentre in Nazionale ha partecipato ai Mondiali del 1990 e festeggiato tre volte la Coppa d’Africa. Buon sangue non mente: anche il fratello gemello Ibrahim è uno dei centenari egiziani (125 caps totali).

1) AHMED HASSAN (184, EGITTO)

Il record mondiale in termini di presenze in Nazionale spetta piuttosto ad un altro egiziano, ovvero l’ex centrocampista di scena tra i Faraoni dal 1994 al 2012. Addirittura 184 partite con 33 gol recita il suo bilancio complessivo, impreziosito dalla Coppa d’Africa vinta in quattro occasioni con il premio di miglior giocatore nel 2006 e nel 2010. Sono invece 13 i titoli conquistati in carriera nei club dall’Egitto alla Turchia fino al fortunato biennio all’Anderlecht. Classe 1975, archiviata la breve esperienza da allenatore in patria al Petrojet, mantiene da cinque anni un incredibile primato assoluto. Buffon permettendo, Ahmed Hassan occuperà ancora il trono delle leggende senza tempo.