Caressa: "Serve una tregua fino ai playoff, dobbiamo restare uniti per andare ai Mondiali"

Calcio

Fabio Caressa

Fabio Caressa ha analizzato il momento della Nazionale Italiana sottolineando come sia fondamentale, nel periodo che porta ai playoff mondiali, rimanere tutti uniti e compatti per raggiungere un obiettivo che non si può fallire

La vittoria in Albania ha permesso all’Italia di presentarsi ai playoff per i Mondiali di Russia 2018 da testa di serie, un mini obiettivo che gli azzurri sono riusciti a centrare grazie al gol di Antonio Candreva. La prestazione non è certamente stata tra le migliori, ma il risultato ha permesso a Ventura di attenuare le critiche piovute su di lui nelle ultime settimane. Una situazione che, secondo Fabio Caressa, non fa il bene della Nazionale che, al contrario, dovrebbe ricevere sostegno e fiducia in vista di un periodo difficile come quello di novembre. "Questo è il momento dell’unità, bisogna essere tutti uniti fino al Mondiale. Non credo che adesso faccia bene criticare, sarebbe una tragedia per tutto il movimento non andare al Mondiale. Non dico che da Ventura vorrei un silenzio stampa, ma una certa attenzione nelle risposte e negli atteggiamenti sì. Le mani in tasca durante l’inno non mi sono piaciute, denuncia un disagio che si porta dentro. Ventura deve capire che l’Italia deve andare al Mondiale. Ieri ha fatto una cosa giusta, se crede in un modulo deve andare avanti con quello. Più avanti si potrà cambiare ma ieri ha fatto bene. Capisco che viva con ansia questa situazione, però Ventura è un allenatore serissimo. Io penso che qualcosa abbia sbagliato, non ha mai allenato a certi livelli però bisogna avere rispetto dell’uomo e del professionista. Oggi dobbiamo essere tutti uniti, Ventura ha dimostrato di essere capace e merita appoggio. Non dimentichiamoci che sono arrivati allenatori insultati ai Mondiali, come Bearzot, e poi hanno vinto i Mondiali. Facciamo fatica con due centrocampisti, questa squadra non può giocare con il 4-2-4 i playoff. Bisogna tornare al 4-4-2 che, fino alla Spagna, ci aveva dato delle certezze. Le altre seconde mi sembrano tutte squadre alla portata. Chiedo una tregua playoff, è un momento difficile per il calcio italiano, dunque ci vuole unità e compattezza. Da qua ai playoff ci vogliono fiducia, impegno e rispetto. Andiamo ai Mondiali e poi vedremo".

Islanda e Argentina

Fabio Caressa si sofferma poi sulla sorpresa Islanda e sulle difficoltà dell'Argentina: "Ci sono generazioni che nascono forti, l'Islanda è una Nazione piccola ma ricca. Non dimentichiamo che sono paesi fisici. C’è stata una generazione di giocatori che sono andati a giocare all’estero e hanno fatto crescere e realizzare questo sogno. Argentina? Nel calcio si creano fenomeni mediatici come Sampaoli. Peggio di così difficilmente poteva andare. La scelta demenziale di non far giocare Icardi con Higuain non la capisco. Se non vado ai Mondiali con quell’attacco è colpa mia. Sto fenomeno Sampaoli finora non l’ho visto, se viene considerato un allenatore bravo non puoi lasciare fuori quei giocatori. E’ una squadra lentissima a centrocampo, e qui l’allenatore un po’ conta. Se fossi l’Inter spererei che Icardi non giocasse, andare in campo in quelle condizioni in Ecuador non sarebbe l’ideale in vista del derby".

Serie A

Infine, Caressa analizza i tre big match che caratterizzeranno il prossimo turno di serie A: "Credo che la Juventus non sbaglierà contro la Lazio, Roma e Napoli potrebbero equivalersi e il derby sarà aperto a qualsiasi risultato. Vedo però leggermente favorita l’Inter, nonostante questo non mi sorprenderei di vedere due pareggi su tre partite".

Vero o Falso

Per concludere, Caressa non si esime dal solito Vero o Falso: "L'Italia è certamente da Mondiale, mentre non sono d'accordo che vada convocato solo chi gioca nei club. Italia favorita con tutte le avversarie? Secondo me è vero, così come sarebbe stato impossibile pronosticare l'Islanda ai Mondiali cinque anni fa. Messi e Dybala possono giocare insieme, Cr7 infine vincerà il Pallone d'Oro".