Marani: "La solitudine di Ventura. Il Ct non ha trovato l'uomo su cui costruire il suo ciclo. Buffon merita il Mondiale"

Calcio

Matteo Marani

Il direttore di Sky Sport24 analizza la crisi azzurra a poche ore dalla gara che deciderà il destino mondiale dell'Italia. Partendo dalle certezze della difesa, Buffon dei record su tutti, fino alle incertezze dell'attacco (leggi Gabbiadini). E un monito: "Vietato scendere dalla scialuppa quando sta per affondare"

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Dentro o fuori. Dipenderà molto dall’approccio alla gara. Bisogna resettare quanto fatto dalla Spagna in poi e non sfuggire, perché l’Italia è superiore alla Svezia. Attaccandoci in primis ai guantoni di Buffon, leader di questa Nazionale, che contro la Svezia indosserà per l’ottantesima volta (!!) la fascia di capitano.

L’Italia deve dimenticare l’approccio terribile avuto in Svezia

Credo nella superiorità del calcio italiano rispetto a quello svedese e stasera questo deve contare: bisogna liberarsi dei fantasmi, delle paure e di tutti i freni che abbiamo avuto nella gara d’andata e fare il nostro calcio, quel calcio che ha portato molti di questi giocatori ad essere i più importanti del nostro campionato, ed alcuni anche a livello europeo. Continuo a pensare che abbiamo una qualità nettamente superiore a quella della Svezia, quindi non possiamo soffrire una squadra come quella svedese. L’Italia deve scacciare quell’approccio terribile che ha avuto in Svezia, quando è scesa in campo bloccata e terrorizzata. E’ necessario affidarsi alla difesa, che rimane una delle migliori in giro per l’Europa. Ed è importante cercare di non sfuggire: in questo momento è vietato scendere dalla scialuppa, quando questa sta per affondare.
 

Ventura non ha trovato l’uomo su cui costruire il suo ciclo

La Svezia ha usato sempre lo stesso modulo e questo è stato un vantaggio per loro, il loro allenatore ha dato così un messaggio di tranquillità alla sua squadra. Ventura, invece, non ha trovato l’uomo su cui costruire il suo ciclo. Poteva essere Insigne, ma non lo è stato; oppure poteva essere Belotti se solo avesse avuto più continuità. Credo che Ventura sia andato in grande crisi dopo la partita con la Spagna, da quando sono sfuggite tutte le certezze. Non mi è piaciuto il “sentimento” di questa Nazionale, in questo Ventura ha cercato delle soluzioni, alcune discutibili; in attacco ora si affida a Gabbiadini: di certo non è stato fortunato, ma l’attaccante del Southampton deve essere quello dell’Under 21 e non quello degli ultimi tempi, visto che oltretutto ha giocato solo una partita partendo da titolare. Sulla scelta di Jorginho, che a me piace molto, in mezzo con due interni che lo possono sostenere, credo  possa portare razionalità in mezzo al campo. Ma è chiaro che vederlo debuttare in maniera ufficiale proprio stasera sia abbastanza insolito…
 

La solitudine di Ventura

Mi colpisce molto la solitudine di Ventura: quando lo vedo e quando parla – a parte qualche rara immagine in cui scherza con i giocatori- in generale, abbiamo la percezione di un allenatore e di un uomo solo contro una sfida enorme perché sa anche lui cosa rappresenta tutto questo per lui: una macchia troppo grande per la sua carriera. Penso cha da qualche tempo il Ct non abbia più un dialogo con la Federazione, che la sua parte l’ha fatta. Ora Ventura mi sembra molto chiuso in se stesso: vuole portare avanti le sue scelte e quelle contro la Svezia saranno le sue idee. Per cui se la giocherà come vuole lui, con gli uomini che ha voluto lui.
 

Buffon per i record: merita di giocarsi questo Mondiale

Questo sarebbe il sesto Mondiale di Buffon: un record unico al mondo. E l’Italia si aggrappa molto al portiere juventino, alla sua capacità di essere leader, di trascinare il gruppo, al suo carisma. Anche lo stesso Buffon, parlando in questi giorni, ha fatto sentire il suo peso. Buffon ha vinto tutto quello che poteva vincere, da campione del Mondo è anche andato in serie B. Inoltre stasera Buffon raggiungerà Cannavaro nel numero di fasce di capitano, che sono 79, ma Buffon contro la Svezia potrà sorpassare l’ex difensore napoletano. Il numero uno della Nazionale non deve chiudere qui la sua avventura azzurra, merita di giocarsi questo Mondiale, lui più di tutti.