La Corazzata Potemkin durante Italia-Svezia: Nanni Moretti alla Fantozzi...

Calcio

"Scusi, chi ha fatto palo?", la Corazzata Potemkin è tornata a rivivere in contemporanea con una partita della Nazionale al Nuovo Sacher di Nanni Moretti. Il 21-0 dell'Italia contro l'Inghilterra del "Secondo tragico Fantozzi" però non è esattamente quanto accaduto a San Siro contro la Svezia...

TUTTO SULLA NAZIONALE

"SCUSI CHI HA FATTO PALO?" LE SCENE MEMORABILI DEI FILM DI FANTOZZI

La scena dal "Secondo tragico Fantozzi" è entrata nella storia del cinema italiano, nell’immaginario e nel linguaggio comune. La storia nasce da una concomitanza: la partita Inghilterra-Italia, "valevole per le qualificazioni alla Coppa del Mondo", e il cineforum aziendale del ragionier Ugo Fantozzi, pronto con frittatona di cipolla, birra gelata e rutto libero a godersi lo spettacolo, ma interrotto dalla convocazione del "megadirettore". Nella serata che ha sancito l'eliminazione degli Azzurri dal prossimo mondiale in Russia, c’è stata un’altra concomitanza. Al Nuovo Cinema Sacher di Nanni Moretti a Roma, in contemporanea con Svezia-Italia, è andato in scena lo stesso film reso noto dal ragionier Fantozzi con il suo famoso urlo liberatorio dal palco al termine della "lunga" proiezione: "La corazzata Potëmkin". La pellicola "in cecoslovacco con sottotitoli in tedesco" diventato nell’immaginario collettivo lunghissimo (in realtà dura 68 minuti ndr) e "una cagata pazzesca". A differenza del risultato di quella partita: 21 gol segnati dall’Italia all’Inghilterra con una rete persino di Dino Zoff di testa, su calcio d’angolo, la Nazionale non è riuscita a segnarne uno a San Siro, nonostante la spinta del pubblico di casa. A quattro mesi dalla scomparsa di Paolo Villaggio, vien da chiedersi come avrebbe commentato il ragionier Fantozzi la partita contro la Svezia. O se, questa volta, avrebbe preferito gustarsi il film, rigorosamente con birretta gelata e frittatona di cipolle.

Altro che Italia-Svezia. #corazzatapotemkin #corazzatapotëmkin #nuovosacher

Un post condiviso da Annalisa Camilli (@annalysacamilli) in data: