Nazionale, Caressa: "Ventura deve dimettersi, ora serve un Ct part-time. E vi faccio un nome"

Calcio

Fabio Caressa

Ventura, Buffon (Getty)

Fabio Caressa sul futuro della panchina azzurra: "Sento di continui rimandi: dopo questo fallimento il primo responsabile deve dimittersi. Per il futuro l'Italia deve aprirsi alla modernità, bisogna prendere un Ct che alleni già un club. Vi faccio un nome..."

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Stamattina appena sveglio ho acceso Sky Sport 24 ed ero certo di trovare una notizia: dopo una notte insonne e di pensieri il nostro Ct ha rassegnato le dimissioni, mi sembrava l’atto minimo dopo ieri sera. Invece no. Sento di continui rimandi, sento di parole non dette, sento parlare addirittura di trattative su eventuali buone uscite. Ma di cosa stiamo parlando? Non è in gioco la dignità dell’allenatore, è in gioco la dignità della persona e, dignitosamente, dopo un fallimento come quello di ieri chi è il primo responsabile deve andare a casa e non deve discutere di soldi. In caso siamo noi a dover discutere dei soldi che gli sono stati dati fino ad ora.

Mi pongo una domanda: è ancora credibile pagare 1, 2, 3 o 4 milioni di Euro una persona che lavora 15-20 giorni ogni anno? Non è credibile e non è nemmeno economicamente sopportabile. Sappiamo che i migliori allenatori vengono pagati tantissimo per un lavoro continuativo che dura una stagione o anni. Ecco, io credo che il nuovo pensiero sia questo: per arrivare agli allenatori migliori bisogna non avere un allenatore specifico della nazionale. Bisogna avere dei commissari tecnici part time che abbiano il loro lavoro in una squadra di club e poi anche in nazionale, si pagherebbero di meno e ci sarebbe modo di arrivare ai migliori possibili sul mercato. Questo è un passo necessario, ce lo insegnano gli altri sport: basta pensare a Messina che con l’Italbasket ha fatto bene. Si può dire “eh ma così non hanno tempo di vedere i giocatori”, però siamo nel 2018, ci sono gli osservatori e in televisione si possono vedere tutti i campionati del mondo.

Vi faccio un nome: Jose Mourinho. Già in passato aveva espresso il desiderio di allenare una nazionale, si era arrabbiato perché non gli avevano fatto allenare il Portogallo part time. Mourinho, o chi per lui, Conte per esempio, avrebbe modo di lavorare con calma e nel 2018 un Ct a tempo pieno è una cosa fuori dal tempo. Ce lo insegnano gli altri sport di squadra: Messina ha fatto bene e lavora tutto l’anno in NBA. Questa deve essere la nuova strada, cominciamo a pensare moderno. Prendiamo un allenatore part time che abbia l’esperienza internazionale per fare quello che deve fare e che soprattutto ci costerebbe meno. Nel calcio italiano prima di tutto bisogna cambiare modo di pensare, bisogna aprirsi alla modernità.