Nazionale, Di Biagio: "Mi gioco il futuro, ma non è la priorità. No a Balotelli? Non è una chiusura"

Calcio
digiabio

Il commissario tecnico Luigi Di Biagio ha sottolineato in conferenza stampa di voler rilanciare la Nazionale, svelando poi di mettercela tutta per strappare una conferma: "In cuor mio spero di mettere in difficoltà i vertici federali"

Campionati fermi, serie A in pausa, è arrivato il momento della sosta per le nazionali durante la quale l'Italia affronterà in amichevole l'Argentina e l'Inghilterra. Appuntamenti importanti per il ct Gigi Di Biagio, deciso a giocarsi al meglio le sue chance per strappare una conferma sulla panchina azzurra. La marcia di avvicinamento al match con la Seleccion è già iniziato, il commissario tecnico è intervenuto in conferenza stampa per esprimere le proprie idee e per spiegare alcune scelte relative alla lista dei convocati: "Buffon è qui con noi per giocare, rappresenta un valore aggiunto per questa squadra sia in campo che fuori. E' qui per aggregare, giocherà una o entrambe le partite, devo valutare bene nel corso di questi giorni. Ci sono comunque anche Perin e Donnarumma su cui ho estrema fiducia, toccherà a loro rubare il posto a Buffon quando invecchierà un pochino".

Caso Balotelli

Il ct azzurro si è soffermato poi anche sulla mancata convocazione di Mario Balotelli: "Ho già detto a chiare lettere che i numeri sono importanti per gli attaccanti, ma contano anche le prestazioni. Ho guardato, valutato e preso la mia decisione. Secondo il mio punto di vista queste sono le scelte migliori, ma non esiste nessuna chiusura nei confronti di nessuno. Verratti? Per me ha tutto per diventare un giocatore importantissimo, è uno dei pochi di questo gruppo che gioca in Champions da anni e a volte viene giudicato con troppa severità".

"Mi gioco tanto"

Obiettivo riconferma, Di Biagio non si nasconde: "So che mi sto giocando qualcosa, voglio mettere in difficoltà i vertici federali quando dovranno prendere una decisione ma adesso non è questa la priorità. Nelle prossime due partite sarà importantissimo giocare bene, vogliamo imporre il nostro gioco e occupare la metà campo avversaria, a prescindere dal valore delle squadre che affronteremo". 

L'assenza di Astori

E' il primo raduno senza Davide Astori, sul viso del ct appare un filo di tristezza: "Manca qualcosa, lo avverto anche io che non ho conosciuto a fondo Davide. So che persona squisita era, c'è qualcosa di strano nell'aria ma dobbiamo provare a normalizzare, altrimenti diventa tutto devastante".