Nazionale, Fabbricini: "Nuovo ct? Non escludiamo nessuno, la scelta entro l'inizio della prossima stagione"

Calcio

Il commissario straordinario della FIGC ha parlato della scelta del nuovo ct: "I nomi che stiamo monitorando hanno impegni contrattuali. Ct straniero? Non ci abbiamo pensato, ma ritengo che la panchina azzurra debba essere di un italiano"

SEGUI ARGENTINA-ITALIA LIVE

In occasione dell'amichevole di Manchester tra Argentina e Italia (segui QUI il live), ha parlato il commissario straordinario della FIGC Roberto Fabbricini. L'argomento principale trattato è stato quello relativo alla scelta del nuovo ct: "Non escludiamo nessuno - ha detto ai microfoni di Sky Sport 24 - ma ricordiamoci che i profili che stiamo monitorando hanno tutti impegni contrattuali. Ci vogliono calma e serenità, dobbiamo saper aspettare un po'. Sono e resto convinto che alla fine la scelta sarà buona, anche perché all'estero abbiamo più tecnici apprezzati, che giocatori. Quindi qualsiasi scelta faremo, pescheremo bene". Sull'eventualità di un ct straniero, Fabbricini non sembra molto convinto: "Non ci abbiamo mai pensato. Io credo, ma è un'idea personale, che la panchina azzurra debba essere di un italiano. Ma non decido da solo, quindi il discorso non è questo".

"Deadline? L'inizio della prossima stagione"

Il commissario straordinario della FIGC si è espresso anche su una deadline per la nomina della nuova guida tecnica azzurra: "Certamente prima dell'inizio della prossima stagione - ha ammesso - non so se già a Nizza contro la Francia o nell'incontro successivo, questo non so ancora dirvelo. Dipende molto dalla disponibilità delle persone e anche un po' da queste due partite che facciamo qui in Inghilterra. Senza togliere nulla a chi sta lavorando adesso, la Nazionale è un patrimonio dello sport italiano, quindi dobbiamo cercare il meglio. Se il meglio sarà quanto emergerà da queste partite saremo contenti, se invece dovremo fare altri pensieri li faremo, ma con grande serenità. Voglio che alla fine ci sia una soddisfazione e un senso di appartenenza alla squadra che sia generale" - ha concluso Fabbricini.